"Tieni, congratulazioni per il titolo!"
Una corona di fiori selvatici. Se lo lasciò mettere in testa.
"Parlano solo di te, sia tra le donne che gli uomini."
Si era pulito al corso d'acqua, quel paio di occhi castani luminosi la guardavano curiosi.
Sentirono i rintocchi, doveva rientrare al distretto. Si alzò dal prato.
"Devi già andare? Va bene. Grazie per il pane! A presto, Nami."
-
"E invece era solo uno spaghetto di Konyaku!" La battuta fece rovesciare dalle risate la madre di Junpei, già ubriaca. Il ragazzo cercò di dirle di smetterla e che era ubriaca. Quest'ultima passò un vassoio a Itadori.
"Tieni Yuji, facci uno spettacolino!"
Yuji fu felice di riceverlo.
"WILSON!!!WILSON!" Si inginocchiò a terra e urlò al vassoio.
A tale scena Junpei sputò l'acqua che stava bevendo e cercò di non soffocare dalle risate.
"Era Cast away?"
"Ding dong!" Disse Nanami.
"Io non l'ho capita." Commentò la madre. La serata era sul finire e la madre si addormentò sul tavolo, Junpei mise una giacchetta sulle sue spalle.
"Tua madre è davvero una brava persona." Sorrise Yuji.
"Già. Invece tua madre che tipo è?"
"Ah... Be', io non l'ho mai conosciuta e ho un vago ricordo di mio padre. Kimura invece?"
"Non avevo un rapporto tanto bello con lei." Guardò Junpei. "Per questo sono tanto felice del rapporto che avete voi due. E' veramente da proteggere ad ogni costo. Qualunque cosa succeda, lo proteggerò."
Junpei rimase colpito da quelle parole, sorrise timidamente.
"Mi stanno chiamando..." Itadori avvertì la vibrazione nella tasca.
"E' Ijichi? Dammi a me, rispondo io. Voi cominciate pure a mettere il film." Nanami prese il cellulare e si allontanò dal salotto.
"Pronto Ijichi? Ascolta, puoi starmi ad ascolatare in silenzio? Siamo a casa di Junpei. No, non siamo in pericolo. Almeno per ora. Ieiri-san è impeganta? Mi dispiacerebbe chiamarla ma è una questione importante. Il responsabile di queste deformazioni apparirà qua tra qualche ora. Metterà un dito di Sukuna come esca. Mi credi? Non allertare il nemico però. Usciamo subito da qui e ci apposteremo."
Junpei credeva a Mahito e originariamente non si sarebbe accorto di niente fino all'ultimo, avevano appena preso confidenza con lui, non voleva romperla. Dovevano fermare la morte della madre e usare quel dito come prova. Il destino non si poteva cambiare? Voleva provarci comunque.
"Eccomi, sono tornata. Non avete messo il film?" C'era un atmosfera silenziosa.
"Kimura, se tu dovessi combattere contro uno stregone nero, lo uccideresti?" Chiese Itadori alla ragazza.
"Se si tratta di una persona cattiva." Aggiunse Junpei. Nanami capì la situazione, doveva essere stato lui a chiedere a Yuji se avesse mai ucciso qualcuno e il motivo per cui non lo volesse fare.
"Per me, eviterei di farlo. Come dire, una volta tolta la vita a qualcuno, l'opzione di uccidere entrerebbe a far parte della mia quotidianità. Il peso della vita diventerebbe poco chiaro. Ho paura che arriverei a non capire più nemmeno il valore delle persone importanti per me." Fu il pensiero di Itadori.
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Island In The Sun ‖ Jujutsu Kaisen
FanfictionOC/Fushiguro Megumi Accenni a SatoSugu & YutaMaki CONTIENE SPOILER MANGA JJK Cosa succede dopo la morte? E se non è altro che l'inizio di un nuovo viaggio? Storia di un viaggio nel mondo della stregoneria, delle arti occulte, degli spiriti maledetti...