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"Todo?!"

Todo stava di nuovo lacrimando. La sua compagna di scuola, Mai, che era accanto a lui li stava fissando disgustata.

"Ah, che ricordi! Uscivamo così anche alle medie, ricordate? Quella gara di hamburger in cui siamo andati. Itadori, hai avuto indigestione per settimane di fila, solo per poter vincere quel bracciale con ciondolo a forma di hamburger per our sister. Ah, che nostalgia."

"Ma che stai dicendo! Eravamo in scuole completamente diverse in due poli opposti del Giappone!" Gridò Itadori, pronto a scappare.

"Mentre io ero a scuola con Fushiguro alle medie." Commentò Nanami.

Todo continuò a parlare di vicende mai accadute. "Ah, Fushiguro? Quel tipo noioso? Mi ricordo di lui, lo hai scaricato malamente, quel giorno di Natale. Troppo noioso per tipi come noi."

"Ehi, Nanami. Ce la fai a correre?" Chiese Yuji sottovoce.

"Ehm.. ci provo." Rispose lei in difficoltà, non poteva sicuramente scappare da uno come Todo.

"Okay." Itadori prese Nanami per le ascelle e la sollevò da terra caricandola sulle sue spalle e sferzò via.

"Wait! My siblings! Dove andate?" Todo cominciò a inseguirli urlando, i passanti si fermarono a guardare quella scena interdetti. "Brother! Fermati! Andiamo a prenderci qualcosa e rimembrare il passato!"

Nanami si ritrovò con la visuale verso Todo, che li inseguiva con un espressione sconvolta. Il vento, prodotto dalla velocità con cui Itadori stava andando, scompigliava i suoi capelli castani. La presa di Itadori era totalmente differente da quella di Megumi, non si sentiva a disagio, non le faceva arrossire o battere il cuore, ma sentiva comunque una sensazione di gioia mitigare il suo petto. Inevitabilmente pensava a lui e si immaginava come sarebbe stato se fosse stato lui al posto di Itadori.

"A questo punto possiamo anche tornare così all'istituto!" Ridacchiò Nanami. "Sei velocissimo!"

"E non è neanche il massimo." Rispose lui, con la mano libera si strofinò imbarazzato la punta del naso. Il tutto senza rallentare. "La fame mi sta rallentando."

"Ah, sì?" Nanami guardò Todo, sorrise dilettata. "Andiamo a mangiare con lui?"

"C'era il fan meeting con Takada-chan, Takada-chan! Non lo sapevi, my brother? Dopo quella, stavamo per tornare a Kyoto ma vi abbiamo incontrati."

"Takada-chan?" Chiese Nanami versando un po' d'acqua nel suo bicchiere. "La idol?"

Todo sorrise. "Sapevo che la conoscevi, dopo tutto sei la mia sister."

"No, non lo sono..." Nanami portò alla bocca il bicchiere. Erano in uno street food, seduti ai tavoli esterni.

"No! Aspetta!" All'improvviso Todo alzò una mano verso di lei, spaventato. "È sakè quello."

Ma era troppo tardi, per via della sete, Nanami mandò giù tutto il bicchiere in un colpo e si accorse solo dopo di ciò che aveva bevuto, per via del bruciore al gola. Cominciò a tossire e a lacrimare violentemente. Accanto a lei, Itadori cercò in qualche modo di aiutarla. Le porse un bicchiere di vera acqua.

"Perché c'è del sakè su questo tavolo?" Il ragazzo dai capelli rosa fissò Todo. "Siamo tutti minorenni qui."

"Ahah... certo che l'alcol è perfetto per questi tipi di incontri, per ricordare i nostri anni alle medie."

"A lui non chiedono nemmeno il documento." Disse Nanami senza voce. "Mostra molti più anni di quanti ne ha."

"L'ho preso io." Disse Mai con l'aria altezzosa di sempre.

Island In The Sun ‖ Jujutsu KaisenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora