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"Tecnica della manipolazione degli cinque elementi: Esplosione."

Uno scoppio, la pietra sopra si ruppe in mille pezzi. Nanami riuscì quindi ad irrompere fuori dalla bara. Era stata la soluzione che le era venuta in mente ma l'esplosione aveva colpito anche lei, per quanto si era protetta con le radici.

Appena uscì, venne ricatturata in una bara. Si liberò allo stesso modo, il suo braccio destro fu quasi staccato dall'esplosione.

C'erano tre passaggi. Uno, contenimento in una bara. Due, sepoltura sotto una pietra. Tre, inizio conto alla rovescia. Cosa succedeva dopo la fine del conto? Era una malattia di livello speciale. Sarebbe stata colpita dalla malattia del vaiolo e morta.

Non poteva continuare così, doveva avvicinarsi a quella maledizione ma nel dominio la probabilità di centrare il bersaglio è certa, al cento per cento. Rimase nuovamente contenuta in una bara.

"Tre..."

Doveva pensare, pensare! Cosa poteva fare in quel momento? Un'altra esplosione e il suo braccio sarebbe volamente andato via. Terra mobile era inutilizzabile, il terreno era troppo umido.

"Due..."

Che si doveva fare quando si era nel dominio di un altro? Lo sapeva, lo sapeva. Le facce di Gojo e Fushiguro comparvero nella sua mente. Si doveva concentrare, immaginare la vittoria.

"Uno..."

"Tecnica della manipolazione degli cinque elementi: Esplosione."

La pietra tombale scoppiò nuovamente, i frammenti volarono ad alta velocità da tutte le direzioni creando un polverone gigante. Insieme a quelli, volò via anche il suo braccio destro.

Nanami si strinse la spalla, il sangue cadeva copioso e nero. Si sarebbe occupata della ferita successivamente, adesso la sua mente era concentrata sul realizzare una unica cosa. Sul viso aveva un ghigno spaventoso. Non si era mai sentita in quel modo, aveva perso un braccio, la sensazione del liquido caldo che sgorgava fuori da lei la eccitava. Immaginare la vittoria. I volti di Gojo e Fushiguro riapparvero nella sua testa.

Venne intrappolata in un'altra bara ma questa volta non c'era più tensione sulla sua faccia. Con il braccio sinistro toccò terra.

"Espansione del dominio: Cosmo eterno."

Un'altra dimensione lacerò quel cimitero, partì a spirale con nucleo quella ragazza e vinse su quella della maledizione.

Si trovarono immersi in un nuovo dominio, un dominio completo. Era un campo estesissimo di girasoli di cui non si vedeva la fine. Il sole e la luna dividevano la terra in due zone, una luminosa e una buia, giravano e giravano. Il confine tra luce e buio viaggiava lentamente. Una dimensione pacifica dove tirava un vento piacevole che portava il profumo con esso.

La maledizione si guardò attorno, spaesato. I suoi occhi caddero sulle sue mani, raggrinzite. Si spaventò, prima di accorgersene tutto il suo corpo cominciò a invecchiare. Gli spiriti maledetti potevano forse invecchiare? Non capiva ma in un batter di ciglia, il tempo per lui di pensare e accorgersi del cambiamento del suo corpo, era già diventato polvere.

Intanto Jogo era riuscito ad arrivare tra gli umani, uccidendo chi toccava o spingendolo indietro verso l'inseguitore. Cominciò una rincorsa tra lui e Satoru. Quest'ultimo era scocciato. Le persone che non erano in grado di vedere le maledizioni avevano iniziato ad allontanarsi da lui, quindi man mano che si creerà spazio intorno, sarà in grado di individuare testa a vulcano.

Gli dispiaceva, non poteva salvare tutti. "Ma in cambio state sicuri che lo esorcizzerò."

Una metro arrivò senza preavviso, Gojo sgranò gli occhi. Era pieno di umani trasfigurati. Le persone corsero verso il trasporto pubblico ma quando le porte si aprirono, quelle creature si lanciarono su di loro, iniziò una carneficina efferata.

"Cosa hanno in mente?" Per la prima volta sul volto di lui comparve preoccupazione, i lineamenti giovanili si contrassero in una smorfia tesa.

Mahito si ricongiunse a Jogo e subito cercò di attaccare lo stregone.

"Ah! Ah! Non posso toccarti davvero!" Gojo lo riconobbe, era il rattoppato di cui parlavano Yuji e Nanami. "Ti rivelerò una cosa che trovo davvero disgustoso degli umani. Sono troppi."

Al finire della frase, l'iniziale barriera di legno creata dalle maledizioni in alto si ritirò e centinaia di senza poteri caddero giù, a cascata.

Gli due spiriti osservarono lo stregone, Jogo finalmente con un ghigno in viso.

Al contrario di Itadori Yuji, Gojo Satoru sapeva essere spietato. Aveva già messo in conto un certo numero di sacrifici per poterli esorcizzare. Tuttavia, il numero di morti e vivi stanno continuando ad aumentare, quindi il numero di morti che aveva preventivato ad un certo punto verrà superato, qualunque fosse. L'unica mossa sarebbe attivare il dominio: espandendo 'Vuoto incommensurabile' li ucciderebbe, insieme ovviamente a tutti gli umani presenti. Così potrebbe salvare le persone al di fuori del dominio e quelle che non sono state ancora buttate sotto...

...ma NON lo farà. Perchè gli sacrifici che aveva imposto erano gli umani uccisi dagli spiriti maledetti, non quelli uccisi da Gojo Satoru!

"Pensa! Perdi tempo a stringerti le meningi! Concentrati!"

Lo stregone rimase immobile nella sua posizione, i capelli argentei che gli coprivano il viso. Le grida delle persone erano laceranti. Il ghigno di Jogo crebbe sempre di più.

Ma neanche ebbero il tempo di gustarsi quell'immagine che toccò a loro immobilizzarsi: accompagnato da un crack, Gojo Satoru ruotò il suo viso nella loro direzione, gli occhi che brillavano quasi di rosso. Il pollice e il medio della mano destra si unirono nel gesto distintivo.

"Non può fare sul serio..."

"Espansione del dominio. Vuoto incommensurabile."

Gojo Satoru giocò il tutto per tutto con un espansione del dominio di 0,2 secondi. Il tempo imposto era stato dato dall'istinto. Era il lasso di tempo in cui i senza poteri potevano rimanere all'interno del dominio senza essere invalidati o subire gravi conseguenze. La quantità di informazioni che inondò il loro cervello, incluso quello degli umani trasfigurati, corrisponde a circa sei mesi di vita. I sopravvisuti al piano -5 sarebbero rientrati in società nel giro di due mesi.

Le maledizioni di livello speciale potrebbero riprendere i sensi da un momento all'altro e attaccare, l'obbiettivo è solo diminuire il numero di umani trasfigurati. Appena il dominio fu disattivato, Gojo si lanciò su di esse. Erano circa mille, ci mise 299 secondi.

Lanciò via le ultime due teste trasfigurate, consumato.

Improvvisamente notò una scatola cubica sul pavimento. Si allertò istintivamente.

"Soglia della porta dei condannati. Apertura."

Island In The Sun ‖ Jujutsu KaisenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora