11

211 10 0
                                    

Ta da ta da ta...

Era Nanami che picchiettava con le dita l'interno della portiera, l'auto era di Kiyotaka Ijichi, vicedirettore dell'Istituto di arti occulte.

In altri momenti avrebbe ammirato quel film che si proiettava attraverso il finestrino, ma adesso non riusciva, l'apprensione aveva occupato tutta la mente.

Gli altri ragazzi dietro stavano chiaccherando di qualcosa a cui non riusciva davvero a concentrarsi.

"Ci andiamo dopo questa missione? Canterò tutto quello che ho in gola!"

"Vero, vero. Allora sbrighiamoci con sta missione e poi andiamo al karaoke. Vieni pure te Kimura? Kimura?"

"Eh? sì..." non sapeva di che parlava la ragazza ma rispose comunque di sì. Il ticchettio continuò.

"Voi due..." Iniziò Megumi, Nanami potè scorgere la sua faccia dallo specchietto retrovisore, lo stesso visetto con il muso lungo. "Avete idea di che missione è questa? Ve la state prendendo troppo alla leggera."

"Entità malefica potenzialmente di livello speciale." Disse Itadori, dal tono ingenuo si capiva quanto non fosse informato sui livelli delle maledizioni. "Che è a proposito?"

"Sei proprio ignorante..." Era Nobara.

"Non è colpa mia se fino a due settimane fa ero ancora a fare sedute spiritiche in una classe sgabuzzino con un club ad un punto dall'essere sciolto!"

I due cominciarono a battibeccare dai due lati dell'auto con Megumi in mezzo.

"Va bene davvero così?" Nanami non ce la fece più, smise di picchiettare ma rimasse poggiata al finestrino e si girò verso Ijichi. Il suo tono era tagliente e non nascondeva la rabbia. "Approfittarsi di quando il maestro è lontano per mandare gli studenti del primo anno a una maledizione di livello speciale."

"Che stai dicendo? Non si sa se è un livello speciale..." Ijichi stava balbettando.

"Che viscidi, vogliono eliminare Itadori con l'aiuto di una maledizione. Tanto anche se noi morissimo ci guadagneranno, sanno che gli darà fastidio. Come reagirà Il maestro quando lo verrà a sapere? Altro che arancie marcie, sono dei puri vigliacchi che hanno il coraggio di muoversi soltanto quando Gojo Satoru non c'è."

"Hahaha..." Ijichi lanciò un'occhiata spaventata nella sua direzione, entrambe le mani strinsero il volante.

"Che c'è?" Il suo tono si ammorbidì. A quel punto vide il corpo dell'uomo rilassarsi.

"Per un momento mi sembravi Gojo hahah." In quei brevi minuti Ijichi aveva avuto l'impressione che al lato passeggero ci fosse seduto proprio Satoru Gojo, la loro immagine si era sovrapposta in un'allucinazione infernale. Tale professore, tale studente. Rallentò la macchina verso il parcheggio.

"Kimura." La voce profonda di Fushiguro risuonò vicinissima alle sue orecchie. Ruotò di poco la testa e si imbattè negli suoi occhi verdi ad una distanza ravvicinata. Si era piegato in avanti, una mano che reggeva il sedile su cui sedeva, sfiorava appena delle ciocche dei suoi capelli argentei. "Rilassati, non è accertato che sia di livello speciale."

Nanami annuì, sapeva che l'aveva detto solo per calmarla, (qualche momento prima stava ammonendo gli altri due), ma riuscì comunque a trovare della pace nel suo sguardo. Doveva rilassarsi e concentrarsi su un'unica cosa, evitare la morte di Yuji Itadori.

Scesero dall'auto e il riformatorio era proprio davanti a loro, stava addirittura piovigginando, ad aumentare la situazione grottesca.

"Scusatemi davvero," Ijichi si rivolse agli studenti, in particolare a Nanami, "Di solito queste missioni vengono assegnate a uno stregone con livello simile o uguale, nel caso di oggi al vostro professore, che è sfortunatamente in missione. Siamo sempre a corto di personale e spesso capitano missioni che vanno oltre le proprie capacità."

Island In The Sun ‖ Jujutsu KaisenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora