Era passata una settimana da quando Horace Lumacorno - il professor Lumacorno - l'aveva incluso nel suo club.
La prima lezione di Pozioni della settimana era andata benone. Nel senso che non c'era nulla di troppo diverso dal solito. Sembrava che non fosse accaduto nulla dopo la cena del club.
Lumacorno non evitava il suo sguardo, non lo ignorava, non faceva nulla di tutto ciò che Lucius aveva immaginato potesse fare da quel giovedì notte.
Lui, Lucius, era intento all'esame di se' stesso.
Non che ne avesse avuta intenzione, si era semplicemente infilato di nascosto nel bagno dei prefetti del quarto piano. Una volta usato tutto il bagnoschiuma e le essenze che voleva, dopo aver nuotato con piacere nell'acqua così deliziosamente profumata, era nudo di fronte agli enormi specchi dello spogliatoio.
Dopo quello che era successo aveva iniziato a pensare.
E a pensare, moltissimo.
Non era uno sciocco ne' un immaturo per la sua età. Ad esempio gli ci era voluto poco per rendersi conto che le 'amiche' che Abraxas portava al Castello, quelle che gli facevano i complimenti e lo ammiravano a cena, non erano 'amiche'. Aveva capito cosa succedeva tra quelle nobili signore e suo padre già due anni prima, all'incirca almeno.
Insomma non era proprio tonto come Goyle.
Per esempio si era reso conto che il modo in cui quelle donne guardavano Abraxas era lo stesso in cui Lumacorno aveva guardato lui. Sempre all'incirca, almeno.
Sul fatto che il professore fosse un uomo, Lucius non pensava. Non al momento.
Lui studiava il suo volto, il suo lungo corpo pallido ed asciutto, e pensava a suo padre. Abraxas aveva muscoli forti e sviluppati, una struttura più solida rispetto alla sua, che pure non era minuta.
Ma suo padre aveva muscoli forti ed avambracci ben più gonfi dei suoi. Era un uomo fatto, Abraxas, d'accordo. Il suo volto era più squadrato, meno sottile rispetto a quello di suo figlio. Ma a Lucius pareva che non avrebbe mai avuto quella stuttura fisica nemmeno se si fosse ucciso di volo ed allenamenti, o se avesse consacrato la sua vita al lancio del Martello come il suo antenato Brutus.
Pur essendo padre e figlio e molto somiglianti - le persone glielo ripetevano di continuo - Lucius sentiva in se' qualcosa di delicato, quasi femminile, che in Abraxas mancava completamente.
E poi naturalmente c'era il discorso Sirius Black, che era stato unanimemente definito il ragazzo più bello di Hogwarts. Dopo tutto, Lucius Malfoy aveva pur sempre quattordici anni e di fronte a quello specchio si stava giudicando.
A Black, ragazze che lo fissavano inebetite capitano eccome, anche a lezione. Certo, anche qualche ragazzo lo fissava allo stesso modo. Tutti. Non era difficile sorprendere gente ad assumere la stessa espressione idiota di Lumacorno, o quasi. Black era di qualche anno più grande di lui. Forse il suo corpo non sarebbe mai diventato così ampio e virile sul torace.
Dall'alto dei suoi quattordici anni, Lucius Malfoy trovava che il suo pallido volto affilato non fosse esattamente simmetrico, che i suoi occhi avessero qualcosa di troppo freddo e che le sue labbra fossero troppo sottili. Il mento di Black era squadrato e virile, mentre il suo era fin troppo appuntito.
E Black aveva una corporatura più simile a quella di suo padre Abraxas, decisamente.
In un posticino molto riposto del suo animo, Lucius Malfoy giudicava se' stesso non il tipo di ragazzo per cui la gente poteva rimanere imbambolata.
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L'erede d'autunno - Lucius Malfoy, una storia diversa
ФанфикLucius Malfoy é un Mago Purosangue ma non un umano Purosangue. Sua madre é una Veela. Partorire un Maschio é concesso, ma non allevarlo, i Maschi per tradizione sono considerati impuri e pericolosi. Lucius non può scegliere. Il suo sangue Veela ripu...