Capitolo 42 - La signora Malfoy

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Se n'era andato davvero.

Narcissa Malfoy era immersa nel silenzio di quella stanza enorme, sontuosa.

Si guardò a lungo intorno, come domandandosi se poteva arrischiarsi a muoversi o meno.

Di fronte a se' aveva la grande specchiera della toeletta, a destra la porta del bagno della stanza.

Il soffitto di quel posto era enorme, altissimo. Per la prima volta l'opulenza di quel luogo le si imprimeva negli occhi, seminando dettagli che la sovrastavano.

Alla fine Narcissa di alzò, si diresse alla specchiera.

La sua spazzola ed i suoi effetti personali erano stati già disposti in bell'ordine.

Automaticamente, Narcissa spostò a sinistra il pettine e prese la sua spazzola.

Lo specchio le rimandava l'immagine di una ragazza di diciassette anni con una camicia da notte a dir poco evanescente, un capo dallo scollo ricamato. Il suo seno era completamente in vista - l'inutilità di quel vestiario la colpì così forte che corse via dallo specchio, verso  l'armadio.

Anche quello era pieno dei suoi abiti.

Narcissa si infilò addosso una vestaglia - faceva anche più freddo, rispetto a casa Black.

Prese nuovamente posto alla specchiera ed iniziò a spazzolarsi i lunghissimi capelli biondi.

Quel gesto, che faceva sempre da sola ogni volta che andava a letto, ebbe il potere di calmarla del tutto.

Si sentiva ancora come se fosse in vacanza. Per di più il silenzio di quella casa era profondo, inviolabile.

Casa Black aveva avuto la pendola, Narcissa ci aveva fatto l'abitudine nel corso degli anni. Senza quella pendola il tempo era come sospeso, in attesa di riprendere a scorrere normalmente.

Poi c'erano stati i ticchettii e gli scricchiolii dei loro Elfi Domestici, che non erano mai stati silenziosi al pari degli altri Elfi Domestici.

Casa Black aveva un mucchio di rumori rassicuranti.

"Lucius Malfoy va a letto con il professor Lumacorno e con il suo amico segretario del Ministro, nello stesso momento."

"Una sera, ho visto Lucius Malfoy irretire una strega incontrata per strada e portarsela al piano di sopra della locanda principale di Hogsmeade."

"Lucius Malfoy si prostituisce per hobby. L'ho visto una sera in fondo a Nocturne Alley."

Narcissa non poteva fare a meno di pensare a tutte quelle cose che le avevano riempito le orecchie e la mente, voci di corridoio che le erano parse così reali. Voci che erano comprovate nello sguardo delle sue compagne. Narcissa aveva odiato la compassione dietro quegli occhi.

Lei, Narcissa Malfoy, andava sposa ad un mostro. Un... pervertito, come si era più o meno definito lui stesso qualche ora prima.

Quella parola, lei non si sarebbe sognata di dirla ad alta voce anche se la vedeva rimbalzata ovunque.

Poi era arrivata quell'udienza, la deposizione di lui in merito a Sirius Black e Narcissa lo aveva maledetto.

Era sembrata la ciliegina sulla pessima torta che era costretta a mangiare.

Aveva già smesso da tempo di supplicare suo padre e sua madre, sapeva che sarebbe stato inutile.

Una settimana prima delle nozze, suo padre le aveva ribadito e sottolineato il potere dei Malfoy, sua madre aveva sussurrato raccomandazioni ancor peggiori, di natura fisica.

Aveva dato inizio ad una serie di imbarazzanti discorsi, Druella, sui suoi 'doveri'. I suoi doveri dovevano essere svolti in modo appagante, era così che un uomo poteva gradire essere toccato, era così che la sua camicia da notte avrebbe dovuto essere quella notte.

Narcissa Malfoy aveva avuto davvero paura che lui le saltasse addosso.

A dirla tutta in quel momento non sapeva come sentirsi a riguardo.

Guardò il letto pressoché intonso e si ricordò delle parole del suo sposo.

Si tratta di sangue di drago. Spargine un po' sulle lenzuola. Non troppo, ma se capisci cosa intendo, abbastanza da risultare credibile.

E le lenzuola non doveva scordarsele, capiva perché Lucius le aveva consigliato di disfare il letto, sempre in modo credibile.

Così, Narcissa Malfoy era ancora vergine.

Quando tornò a letto si sentiva indispettita, un sentimento nuovo.

La Signora Malfoy sollevò con forza il copriletto e separò le lenzuola.

Poi si diresse verso il bagno.

C'era una monumentale vasca da bagno in marmo. Altro che i piccoli, antichi bagni annessi alle camere da letto di casa Black, se quello era un bagno di stanza non osava pensare ai bagni centrali.

Il marmo era lucido per magia, quelle superfici bordate d'oro spandevano nell'ambiente una luce tiepida e rilassante.

Quando arrivò all'armadietto del bagno, Narcissa cominciò ad avvertire nel petto proprio il morso dell'orgoglio ferito.

Trovò il sangue di drago esattamente dove Lucius aveva detto.

Per un istante pensò alla possibilità di rifiutarsi, di non seguire quel suggerimento, di mandare a monte tutto e chiamare sua madre perché venisse a prenderla.

Ma erano pensieri che non avevano il minimo senso e lei non poteva nemmeno permetterseli.

Sei una donna molto bella.

Oh si, e nemmeno aveva provato a sfiorarla.

Stanco.

Narcissa sapeva che l'indomani il letto sarebbe stato controllato, che la notizia, buona o cattiva che fosse, si sarebbe sparsa. Lei voleva che quelle notizie fossero buone, così come evidentemente era interesse di Lucius. Capiva il perché dell'avvertimento e non era stata Druella a parlargliene ma le sue cugine tanto tempo prima.

Ad una di loro avevano appeso quelle lenzuola gloriosamente sporche di rosso con orgoglio alla finestra, il giorno dopo. Poi Narcissa aveva sentito una versione solo leggermente diversa di quel racconto da altre ragazze - tanto che aveva avuto terrore della sua notte di nozze da bambina, le era parso un fatto cruento.

"Ma no, sciocchina!"

Le aveva sussurrato un giorno sua sorella Bellatrix, quando era ancora molto più piccola - "quello é semplicemente il segno della tua purezza. Si espone per far vedere che il matrimonio é stato consumato."

Narcissa Malfoy non pensava che il Manor fosse posto dalle cui finestre era uso appendere lenzuola insanguinate, ma non le andava di rischiare.

Sistemò il letto e poi si distese dalla sua parte.

Non pensava che sarebbe riuscita a dormire.

Scivolò nel sonno senza accorgersene.


L'erede d'autunno - Lucius Malfoy, una storia diversaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora