Capitolo 43 - Terribile bolla di felicità

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"Non sei andato al matrimonio, Severus?"

"Certo che sono andato, Mio Signore."

Quel segno di devozione, Severus era grato di porgerlo. Avrebbe preso il Marchio Nero, sotto solenne cerimonia, la settimana prossima.

Dormiva ancora al secondo piano di una pulciosa pensione di Nocturne Alley, ma si sentiva il cuore colmo di orgoglio quando pensava che anche lui viveva lì, a pochi tetti di distanza.

E gli occhi della gente, poi. Gli occhi della gente dicevano che non era più il ragazzino in coda a Macnair e Goyle. Adesso lui era a pieno titolo parte di quella compagnia, poteva camminare loro a fianco a testa alta.

Quella mattina, il suo pigionante aveva abbassato gli occhi con rispetto al suo passaggio. Non guardava più in cagnesco quello studentello appena uscito da Hogwarts che viveva di consulenze a pagamento, non lo vedeva più come un piantagrane non pagante.

Si era sparsa la voce, Severus Snape era uno di quelli che contavano. Grazie alla sua abilità in Pozioni ed agli incantesimi che sapeva fare - rari anche tra i più oscuri dei maghi - la sua fama era destinata a crescere.

Anche i soldi, prima o poi sarebbero arrivati in modo più costante, anche se per Severus la gloria e gli occhi della gente erano la gratificazione più grande, al momento.

Era stato scacciato con sassi e bastoni da bambino.

Non aveva avuto altro che vestiti di suo padre o sua madre, di almeno dieci taglie in più.

I pochi vestiti che aveva ora erano dignitosi, ma appena bastevoli a non farlo sembrare un mendicante a prima vista. Certo, Lucius aveva insistito per prendergli della roba, nell'ultimo periodo. Niente da fare, Severus Snape era troppo orgoglioso.

La sua esistenza aveva rischiato di proseguire per quella via miserabile e concludersi nello stesso modo squallido, ma lui aveva avuto il potere di ribaltarla proprio grazie a Lucius. Riteneva che l'amico avesse fatto per lui l'essenziale, ciò che nessuno aveva potuto. In fondo era tutto merito di Lucius se poteva camminare fianco a fianco con i suoi amici, se aveva degli amici.

Il suo fiore all'occhiello, poi era quanto Severus stava per confidare all'Oscuro Signore.

Oh si, era precisamente per quello che aveva atteso, invece di correre subito a riferirglielo. Per assaporare appieno il momento. Beh, non solo.

Il suo primo istinto sarebbe stato quello di correre a rivelare tutto all'Oscuro Signore.

Poi si ere reso conto di cosa stava per fare. Arrivare trafelato, sudato di corsa dalla strada e mettersi a bussare alla sua porta non era un buon biglietto da visita.

Anzi, rischiava di essere un ottimo viatico per la tomba.

Così, Severus aveva atteso, coltivando quella bolla di piacere, rigirandosela segretamente dentro.

Aveva capito che si era trovato di fronte ad una vera e propria profezia. Per di più, di natura estremamente importante.

Quel tempo che l'Oscuro Signore gli aveva concesso senza sapere di averlo fatto, Severus voleva usarlo per aprire in bellezza la settimana del Marchio Nero.

"L'evento é stato sfarzoso, elegante, come si conviene al rango delle famiglie." Riprese con voce pacata dal matrimonio di Lucius.

"Tuttavia, mio Signore, ritengo di dovervi parlare di una cosa che ho saputo."

"Al matrimonio?"

"No, Mio Signore."

Severus sapeva di trovarsi in bilico. Mentire non si doveva mai all'Oscuro Signore. Anche i dettagli erano importanti. Non si doveva mentire ne' per le cose grandi, ne' tanto meno per le piccole.

"Ho scoperto questa cosa spiando Albus Silente qualche settimana fa."

Silenzio. L'Oscuro Signore lo fissava dalla sua poltrona, il volto pallido acceso da un guizzo soddisfatto. Severus si fece coraggio.

Dentro di se' era felce, molto felice, ma quello era il momento di cercare le parole giuste.

"Albus Silente, come saprete di certo, vuole mantenere la cattedra di Divinazione ad Hogwarts..."

"Vai avanti." La voce dell'Oscuro Signore lo colse di sorpresa. Non si era aspettato esattamente quell'accoglienza. Tuttavia obbedì.

"Sibilla Cooman era alla Testa di Porco per il suo colloquio. Albus Silente... l'ha ascoltata per quindici minuti. Stavo per andarmene, ma poi..."

Severus riportò le parole di quella che era evidentemente una Profezia filo per segno. D'altronde le ricordava proprio così come erano uscite dalla squallida stanzetta alla Testa di Porco.

L'Oscuro Signore sospirò, allungando i piedi sul tappeto di fronte alla sua poltrona.

Severus iniziò a lottare contro una nuova, brutta strisciante sensazione di errore che non voleva saperne di andarsene.

Non si era aspettato certo che lui gli buttasse le braccia al collo. Ovviamente no. Ma un lampo di ammirazione, quello Severus pensava di meritarselo.

Di certo non era preparato a ciò che venne.

"Si, sembra che Sibilla Cooman abbia sparato fuori una vera profezia, no? Io l'ho ritenuta illuminante, soprattutto il finale."

"Ecco, mio signore, sul finale proprio... avete idea di quando potrebbe verificarsi una nascita come quella?"

"Quando? Ma Severus, a me sembra chiaro."

La sensazione di errore si intensificò fino a che la bolla di felicità che Severus aveva coltivato in silenzio per tutti quei giorni esplose in una bordata di veleno.

"Perdonatemi, mio signore... temo di non riuscire a capirvi."

Una risatina fredda.

"Ecco giungere il solo col potere di sconfiggere l'Oscuro Signore... nato da chi lo ha tre volte sfidato, nato sull'estinguersi del settimo mese... l'Oscuro Signore lo designerà come suo eguale, ma egli avrà un potere a lui sconosciuto... e l'uno dovrà morire per mano dell'altro, perché nessuno dei due può vivere se l'altro sopravvive... il solo col potere di sconfiggere l'Oscuro Signore nascerà all'estinguersi del settimo mese..."

Severus Snape possedeva una grande abilità come Occlumante.

Usarla in quel momento gli salvò praticamente la vita.

L'Oscuro Signore non poté intuire nulla di quello che accadeva dentro di lui, continuava a guardarlo soddisfatto. C'era un sorriso calmo e terrificante su quel volto pallido e segnato da strane cicatrici.

"Ci siamo quasi, Severus. Sulla fine del settimo mese. Agirò a tempo debito, senza nessuna fretta.

A meno che certo, Lily Evans non partorisca prima."

L'erede d'autunno - Lucius Malfoy, una storia diversaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora