Capitolo 12 - Il Gran Finale

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La cosa che più Lily temeva al mondo era... il mondo.

La gente le faceva paura quando si trattava di suo figlio Harry. Avrebbe mai trovato dei veri amici?

Oppure tutti coloro che incontrava erano destinati a vedere in lui solo il Bambino Sopravvissuto?

Era destinato ad essere considerato sempre dopo la sua cicatrice, dopo la sua storia?

Quanti l'avrebbero adulato, magari sfruttato, odiato?

In quel momento, Lily Evans era felice.

Draco Malfoy ed Harry Potter volavano basso, senza nemmeno lambire il pesante, elaborato lampadario di cristallo.

Draco Malfoy aveva deciso di tornare alla scopa giocattolo, non potendo volare con la sua nuova Nimbus in casa.

Harry sembrava stregato dal nuovo amico, erano stati appiccicati per tutto il pomeriggio, la testa bionda e quella scura si rincorrevano e frugavano in ogni angolo del Manor.

Harry chiedeva se vivevano tutti soli in quella casa enorme, Draco Malfoy ribadiva che c'erano stanze in cui non aveva il permesso di andare - ed in quella non perdeva occasione per lanciare sguardi supplichevoli agli adulti intorno.

Dopo qualche istante, Draco Malfoy aveva smesso di guardare la fronte di Harry e di sgranare gli occhi.

Ed in quelle ore, per quanto strano, Lily Evans stava vivendo un momento normale, in cui Harry giocava con un coetaneo e si rapportava a lui in modo normale.

Quanta paura aveva avuto per questo e quanta ancora ne serbava per il futuro! Ma quel pomeriggio era così bello che non si stava pentendo di aver accettato l'invito.

Lily e Aradia sorvegliavano i piccoli. Narcissa Malfoy sedeva in disparte di fronte al caminetto. Le ci era voluto del bello e del buono per fingere di non conoscere Aradia, soprattutto sotto lo sguardo acuto di Abraxas Malfoy.

Lily Evans sapeva che andava in casa dei maggiori sostenitori dell'assassino di suo marito.

Per Abraxas Malfoy lei era indubbiamente 'Una Mezzosangue' prima ancora che una persona. Ma non era su invito di Abraxas Malfoy che si trovava lì.

Il salone da pranzo era così grande che ci sarebbe stata dentro più volte casa sua. La padrona di casa l'aveva salutata cordialmente, ma Narcissa Malfoy era una donna impenetrabile, il suo sguardo si animava di qualche vita solo quando si trattava di Draco.

Persino Lily, una perfetta estranea, capiva che quell'equilibrio non era basato sulla concordia e che c'era qualcosa di forzato in quella tranquillità. Bastava uno sguardo per rendersene conto.

"Non più in alto di così, bambini!"

"Mamma, Harry può volare ancora fuori?"

Lily Evans captò lo sguardo ardente di suo figlio.

Harry aveva già provato la nuova Nimbus di Draco Malfoy - con Sirius che volava a distanza di sicurezza ma pronto a soccorrerlo - e dire che gli era piaciuto era riduttivo.

Era stato a dir poco impressionante.

Le aveva dato anche una strana fitta al cuore, perché quando aveva smesso di giudicare James un pallone gonfiato, quella era stata la prima cosa che l'aveva colpita: l'espressione che aveva in volo.

"E va bene..."

Sirius si alzò in piedi.

I due bambini si affrettarono a scendere dalle scope giocattolo, attraversando il salone in un tripudio di gridolini.

L'erede d'autunno - Lucius Malfoy, una storia diversaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora