Capitolo 10 - La spilla

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La spilla rotolò fuori dalla busta e rimbalzò sul tappeto, perché Lucius non si aspettava che fosse nella busta.

La raccolse e vide che era una spilla da 'Prefetto'.

"Congratulazioni."

Abraxas gli mise una mano sulla spalla e gli sorrise con orgoglio. Lucius ricambiò con un sorriso ancora più largo.

Lucius si precipitò a scrivere a tutti i suoi amici. Mandò lettere principalmente a Macnair, anzi, poi informò della notizia quasi tutti i suoi compagni Serpeverde. Mentre il suo Gufo partiva, Abraxas ne riceveva uno a sua volta. Un allocco che non apparteneva ai Malfoy.

Di recente le rughe intorno agli occhi e sulla fronte del Malfoy più anziano si erano intensificate, solcando la sua pelle come mute spie di tensione.

Da quando Lucius era tornato a casa aveva fatto i conti con due cose: la noia ed i silenzi di Abraxas.

In merito a questi ultimi, forse Lucius era il solo a rendersi conto della novità. A volte dopo cena Abraxas fissava il vuoto per lunghi momenti, apparentemente rincorrendo pensieri che non esprimeva ad alta voce. Altre volte, invece, un fitto andirivieni di Gufi dalla finestra dello studio faceva pensare a Lucius che fosse in atto uno scambio epistolare molto fitto, ma del tipo botta e risposta. Questa per Abraxas era una novità assoluta, perché doveva trattarsi di comunicazioni abbastanza brevi e di solito le comunicazioni per lavoro od affari di Abraxas non erano biglietti.

Lucius non chiedeva niente. Non sapeva bene come approcciare quegli improvvisi silenzi, quell'attività febbrile della mente di suo padre.

Ogni tanto era felice, però, che i momenti per guardarsi negli occhi fossero diminuiti.

Abraxas Malfoy non sapeva - e non avrebbe mai dovuto sapere - che suo figlio aveva preso lezioni di Occlumanzia da Albus Silente in persona.

Tanto meno avrebbe dovuto sapere che Lucius era a conoscenza della verità su  sua madre.

Il ragazzo poteva capire perché Abraxas lo aveva fatto.

Poteva capire la volontà di proteggerlo.

Ma in un punto freddo, nascosto e molto remoto della sua anima non lo aveva accettato.

A volte si sorprendeva a pensare che suo padre scrivesse proprio ad Albus Silente.

Specialmente ci pensava a tarda notte.

Già.

E se in realtà i due maghi adulti si stessero scrivendo proprio ciò che riguardava lui, Lucius?

Anche se ormai erano apertamente nemici - il Ministero stava valutando la proposta di Abraxas Malfoy su Hogwarts - magari si erano detti tutto.

E se Abraxas si fosse pentito di aver preso in casa una creatura come lui, il frutto maschio di una Veela?

Dopo tutto, una cosa accomunava Albus Silente ad Abraxas Malfoy. Erano entrambi umani.

Quei pensieri Lucius li respingeva con astio, assieme alla voglia di spiare nella mente di suo padre per scoperchiare quei suoi silenzi,

Prendeva a pugni il cuscino e scacciava quella sensazione, rigirandosi nel letto finché il sonno non lo trovava.

* *

Abraxas Malfoy sigillò e spedì la lettera sperando che fosse l'ultima, che con quella Orion Black e sua moglie si rassegnassero. Quanto meno avrebbero dovuto accettare la sua ultima. Ne avrebbero riparlato al diciassettesimo compleanno di Lucius.

L'erede d'autunno - Lucius Malfoy, una storia diversaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora