Capitolo 41 - Unione

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"Deve sposare per forza la fanciulla umana?"

"Temo di si, Aradia."

La donna era talmente troppo che la cucina della casa di Godric's Hollow sembrava congelata.

Per di più, Aradia aveva sostituito l'abito bianco leggero che portava nei boschi e nel villaggio con un abbigliamento da strega. Si trattava di una semplice tunica con capotto abbinato, eppure in qualche modo aveva peggiorato la situazione.

James Potter non riusciva a smettere di fissarla, Peter Minus aveva rovesciato già tre volte la sua tazza da thé. Sirius Black fumava di fronte al camino e la fissava senza nemmeno provare a dissimulare.

Gli unici due tranquilli erano Silente e Remus Lupin.

Remus si era accoccolato sull'unica poltrona rinforzata della stanza - approntata per quando Lily aveva le gambe appesantite per via del peso del bambino - e dormiva, in pace per la prima volta dopo settimane dall'ultima luna piena.

In tutto questo il matrimonio di Lucius Malfoy e Narcissa Black era fissato per l'indomani.

Albus Silente non reputava quello un evento cardine per l'Ordine, Aradia lo capiva e non insisteva, ma Silente la vedeva dibattersi. La lasciava parlare di Lucius perché riteneva che per ambientarsi, quella fase fosse fondamentale. Anche per guadagnare la fiducia del gruppo, era un passo essenziale. Non che Aradia parlasse molto e non che non prestasse attenzione al resto, anzi.

Ma era solo questione di tempo prima che gli occhi pallidi di lei raggiungessero Sirius Black.

Fu come essere investiti da un fascio di luce.

Sirius stava provando la sensazione più assurda di tutta la sua esistenza. Si sentiva teso, come sotto esame. Da quando aveva capito chi sarebbe entrato nell'Ordine, aveva fatto di tutto per parlare pulito e si sedeva addirittura diversamente.

Le indagini su Sirius erano ad un punto morto, era ancora ricercato. Il Ministero stava impazzendo.

Sirius cercò di mantenersi più calmo e naturale possibile.

Nulla sfuggiva a quegli occhi antichi come la più arcaica delle foreste.

"Tu sei quel ragazzo che Lucius ama. No?"

Sirius Black crollò il capo e dissimulò, con la scusa di versarsi ancora del the. James ora fissava lui, Lily invece fissava James come in attesa che suo marito dicesse qualcosa.

Ma nessuno interruppe quella specie di confronto.

"Sono Sirius Black."

"Ti ho visto insegnargli l'Incanto Patronus, sei bravo. Nessuno ci era mai riuscito prima."

"Lucius doveva solo trovare il ricordo giusto."

"Secondo te lui sarà felice?"

Senza poter mentire, Sirius Black prese posto al lungo tavolo. Si strinse nelle spalle. "No, felice non é la parola che userei. Forse avrà un matrimonio tranquillo."

"Tranquillo."

Aradia sembrava rigirarsi dentro il significato di quella parola, assaporarlo. Era pensierosa.

"Per quale motivo non entrate in clandestinità?"

Intorno al tavolo si susseguirono reazioni diverse a quelle parole, Silente si sciolse in un largo sorriso, James scosse la testa - Lily mollò una gomitata a James, Peter Minus prese a guardarli tutti a turno, come bevendo ogni parola.

"In un certo senso - rispose Sirius alla fine - lo abbiamo già fatto. Vedi, ho nominato Lucius mio Custode Segreto."

"Che cosa?"

L'erede d'autunno - Lucius Malfoy, una storia diversaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora