Capitolo 4 - Black

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La situazione lo metteva a disagio, ma doveva ammettere che aveva i suoi vantaggi.

Albus Silente voleva istruirlo personalmente.

Non si trattava di informazioni che Lucius avrebbe potuto reperire altrove.

Silente gli spiegava tutto ciò che sapeva sulle Veela e sul 'Fascinum'.

Lucius Malfoy non si sentiva diverso rispetto a prima.

Si sentiva, però, come se uno sgradevole muro si fosse alzato dove un tempo esisteva la sua comunicazione con Abraxas.

Là dove le lettere che Lucius scriveva a casa erano piene di particolari, adesso erano piene di resoconti dettagliati, ma limitati.

Di quello che stava succedendo tra lui e il Preside di Hogwarts, Lucius non parlò a suo padre per lettera e qualcosa, durante quel suo anno ad Hogwarts, congelò in lui la certezza che non lo avrebbe fatto neppure dal vivo.

Se mai Abraxas gli avesse chiesto del ritratto, Lucius avrebbe detto che lo teneva sempre con se' e lo guardava ogni giorno, e basta.

Lucius non voleva sapere se era stato davvero Abraxas a modificarlo, anzi a camuffarlo come diceva Silente. Sapeva di aver avuto una mancanza straziante per quel volto, prima di conoscerne la riproduzione.

E poi suo padre aveva ben altro da fare.

Il consiglio scolastico, che si era tenuto il giorno prima, aveva bocciato la proposta del Comitato.

Questo significava guerra aperta, per Hogwarts, contro il sistema inutilmente rivoluzionario del Preside.

Significava anche che lui, Lucius, stava avendo dei contatti rischiosi con il principale nemico di suo padre e della sua famiglia.

Se solo non fosse stato necessario!

Non gli era mai più capitato di mandare a fuoco qualcosa, ma Silente lo aveva avvertito che, se non avesse imparato a controllare la rabbia, poteva succedergli di nuovo.

Quanto al Fascinum, il Preside faceva discorsi che lo irritavano ma lo ammaliavano.

Lo irritavano perché gli sembrava che Silente fosse a conoscenza delle sue armi, lo ammaliavano perché pensava di averne, di armi. Grandi, anche.

Quando vorrai una persona, Lucius, probabilmente non dovrai faticare per ottenere la sua attenzione. Bada, però, che il fascinum non può superare la volontà personale. Non puoi, fisicamente, costringere nessuno tramite esso, a volerti.

E come la mettiamo con quando invece non voglio e la gente ci casca? Aveva chiesto il giovane Malfoy, senza poter nascondere la preoccupazione.

Quella si che era stata una risposta che lo aveva spaventato: "Purtroppo, per questo non c'è rimedio, ne' ancora una costanza. Dovrai imparare da te il modo di limitare gli incidenti..."

Era tutto un devi trovare il modo, con Silente, ma al momento l'unico modo che Lucius voleva trovare era quello di fare pace con quanto stava succedendo.

Di buono c'era che Silente lo aveva rassicurato sulla durata e la frequenza dei loro incontri: non sarebbero stati molti.

Non lo avrebbe privato dei suoi svaghi, del suo tempo.

Buono perché Lucius riteneva già abbastanza difficile sgattaiolare via dai suo dormitorio per quegli incontri serali. A Rowle e Macnair, Lucius non aveva detto nulla.

In poche parole era parte di un popolo braccato, la verità su sua madre non sarebbe stata la cosa più bella che il mondo avrebbe appreso di lui ed era meglio che  Lucius Malfoy si guardasse  bene dal regalargliela.

L'erede d'autunno - Lucius Malfoy, una storia diversaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora