Captolo 8 - Giochi

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Pensare ai modi in cui avrebbe potuto punire Adrian Prince non dava a Lucius nessuna soddisfazione, solo perché il ragazzo non era a portata di mano. Lucius se lo ricordava da Lumacorno, un tipo alto, taciturno, con le guance incavate dal colorito malsano.

Prince - sapevano i Fondatori come si chiamava di nome, quello scemo - era lì solo perché nipote del segretario del Ministro.

Lucius non riusciva a prendere sonno, dopo il faccia a faccia con Potter. Si guardava da un quarto d'ora nello specchio del bagno, ravviandosi nervosamente i capelli chiari.

Dovette imporsi di smettere ed andare a letto. Aveva bisogno di concentrarsi sullo studio, e poi Abraxas gli aveva scritto una lettera lunghissima per dirgli che era riuscito a presentare la domanda per il suo progetto al Ministero.

Presto, Silente avrebbe avuto filo da torcere.

Però il giorno dopo fu Macnair a sistemare Prince.

Il ragazzo volò di schiena contro il tronco dell'enorme salice al centro del cortile. Un piccolo capannello di studenti si era già formato intorno alla scena. Lucius si fece largo lentamente.

Macnair fumava, aveva un tatuaggio nascosto sotto il colletto della camicia ed al momento faceva scrocchiare minacciosamente le nocche. La personalità del ragazzo si era lentamente modellata con il suo ambientarsi ad Hogwarts. In Macnair anche gli accessori facoltativamente colorati erano neri, il ragazzo prediligeva quel colore oppure il cuoio.

"Ripetilo, adesso."

Lucius vide una vena pulsare pericolosamente sotto il colletto della sua camicia e pensò al suo, di collo.

Ancora Lucius lo portava coperto, per via dei segni che Black vi aveva lasciato. Quando aveva fatto ritorno al suo dormitorio, era stata la prima cosa che lo aveva colpito dritto come un pugno nello stomaco, dal suo riflesso. Il suo collo era disseminato di lividi violacei.

Dal prato, ancora mezzo ansimante, l'atterrato Prince ammiccò nella sua direzione.

"Ecco il tuo amichetto, la puttanella Malfoy..."

Parecchi ragazzi urlarono quando Macnair balzò in avanti, una mano che aveva afferrato la divisa di Prince, l'altro pugno pronto a calare. Lucius però captò un movimento fulmineo di Prince ed estrasse la bacchetta, anticipando il sortilegio che altrimenti avrebbe colpito in pieno Macnair.

Ormai il caos era pressoché totale ed in tutto quel marasma, Lucius non sentì arrivare il professor Dippet.

"Oh cielo, ragazzi, che cosa é successo qui?"

Lo sguardo mite del mago scivolò da Lucius a Prince a Macnair, mentre Grifondoro e Serpeverde facevano a gara per smentire le reciproche e contrastanti versioni dei fatti.

Lucius vide il volto sprezzante e segaligno di Prince, identico a come era affiorato dalla mente di James. Il Prefetto di Tassorosso - perché questo era Prince - digrignò i denti.

In quel momento Dippet alzò una mano, ponendo fine al baccano.

"Va bene, d'accordo. Prince, Malfoy e Macnair, punizione."

* *

L'unica cosa buona era che la punizione in questione avrebbero dovuto scontarla separatamente.

Lucius, adesso che tutto era finito, si sentiva lo stomaco alquanto sottosopra. Era la prima volta che prendeva una punizione.

Ed aveva paura a guardare Macnair, che camminava di malumore al suo fianco.

Erano diretti a Pozioni, ma mancavano ancora cinque minuti all'inizio della lezione.

L'erede d'autunno - Lucius Malfoy, una storia diversaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora