Capitolo 53 - L'Alba del nuovo giorno

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All'alba il mondo magico seppe.

Fu davvero come se una coltre d'orrore che aveva reso tutti ciechi si fosse infine dissolta.

La gente barcollava per le strade, chi non aveva avuto il coraggio di mettere il naso fuori di casa per anni rivedeva il volto del vicino sopravvissuto e lo abbracciava, lo copriva di baci.

Un gran numero di feste improvvisate esplose in tutto il paese, le bottiglie di vino e whisky spuntavano dalle cantine, il cibo veniva raccolto e consumato.

Si vedevano anche moltissimi maghi ed altrettanto streghe correre tra la gente in lacrime, gli occhi sgranati e pieni di lucido terrore di chi si é appena svegliato da un incubo.

Erano tutti coloro che avevano servito l'Oratore grazie alla maledizione Imperio e finalmente adesso erano di nuovo padroni di se' stessi.

Molti di loro venivano rincuorati e si tentava di informare più delicatamente possibile quelle persone di ciò che avevano fatto mentre erano vittime della maledizione. Spesso si trattava di crimini orribili.

Ci furono anche coloro che finsero di risvegliarsi dalla maledizione Imperio nel tentativo di sfuggire al linciaggio... e poi ci furono quelli che, semplicemente, si resero irreperibili.

La prima settimana dopo la tragedia di Godric's Hollow passò così, fu come se il sangue prendesse di nuovo a scorrere in un arto intorpidito.

Il sangue corse nello studio del Ministro, che sarebbe stato ricordato come 'il Ministro', semplicemente, senza nome.

La più grande onta che il Ministero dei maghi avesse mai subito, d'ora in poi era così che sarebbe stato considerato il suo governo.

Alstor Moody gli teneva la Bacchetta puntata addosso, l'uomo era bianco come il ventre di un pesce e madido di sudore.

Fissava l'Auror che lo stava arrestando come se fosse un capolinea che in qualche modo aveva invocato.

Tutto intorno allo studio, fuori dalle finestre della coorte interna e persino in strada la folla urlava di rabbia.

Decine, centinaia di migliaia di maghi e streghe sembravano aver assalito il Ministero della Magia, quella mattina. Il loro boato di morte saturava il mondo. Il principale problema era che molte guardie avevano preso parte alla rivolta, quindi questa era fuori controllo. Il Ministro Senza Nome non aveva smesso di pensare al suo denaro, che con un po' di fortuna avrebbe potuto prelevare, dopo il processo.

Il processo ci sarebbe stato, ma sempre con un po' do Fortuna... Certamente, Alstor Moody non gli credeva. L'uomo aveva anche cercato di farsi passare come risveglio dall'Imperio, ma senza successo.

"Spicciati!"

Alastor Moody voleva davvero salvare la pelle di quell'imbecille rimasto prigioniero nel suo studio, ma non ebbe alcun potere contro la cascata di vetri che lo investì.

Uno dei manifestanti, una donna, aveva mandato in frantumi la vetrata.

Era una strega di mezza età, una madre di famiglia avresti detto. Alastor Moody la vide balzare come una bestia al collo del Ministro Senza Nome, afferrargli il mento con le mani segnate. Il Ministro prese a strillare e la sedia si rovesciò addosso alla donna.

"No!"

Il suo Incantesimo bloccò la strega, congelandola a terra... ma troppo tardi.

Alastor Moody girò intorno alla scrivania solo per trovare il Ministro Senza Nome morto in una pozza di sangue.

L'erede d'autunno - Lucius Malfoy, una storia diversaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora