Doveva esistere un nome per quella sensazione.
Varcare le porte della propria casa come se si calcasse il patibolo.
Lucius non lo conosceva quel nome, ma la sensazione era orribile.
Addosso non aveva più la camicia col nome strano che gli aveva dato Black, l'aveva piegata e nascosta sotto il sedile della moto quando erano arrivati a destinazione.
Sembravano passati cent'anni da quando erano partiti da Londra, la polizia Babbana alle calcagna.
Era il volto di Black. Lo guardò come se lo vedesse per la prima volta - con quell'aggeggio rumoroso tra le cosce che illuminava la strada di campagna e i pochi cespugli con i fari spettrali nella notte.
Per lo meno erano in orario.
Già, Lucius aveva detto che sarebbe rientrato per cena dopo un giro di studio da Magie Sinister.
A quel punto corrompere i suoi compagni perché lo coprissero era stato inutile.
Lucius non nutriva la minima speranza sul fatto che la notizia non fosse arrivata a casa.
Sapeva che lì dentro, nella villa enorme sulla collina, lo si aspettava.
Avevano discusso la sua versione, con Black, l'unica che contava. Sirius non aveva comunque nessuna intenzione di tornare a casa sua, come gli ricordò.
Qualsiasi cosa gli era parsa inutile e labile, inadatta a camuffare la realtà.
Si ma - si erano addirittura detti, Lucius più che altro - non hanno visto nulla, mica hanno visto che ti baciavo, o...
E mettici anche questo - aveva chiosato Black, sardonico, i capelli scuri sulla fronte ancora più cupa - il vecchio bastardo sapeva già troppo. Io sono dichiaratamente omosessuale e come avrai notato a mio padre non piace. Che novità, una cosa di me che non gli piace.
"Mi teneva d'occhio da un po'. Anche ad Hogwarts... ci sono persone che gli riferiscono i miei movimenti. Ascolta, che cosa é successo prima? Ha fatto un volo di sei metri appena l'hai guardato, Malfoy."
"Non... non te lo posso dire, non adesso."
Sirius non aveva insistito. Aveva lasciato parlare Lucius, che tremava.
"Son andato tra i Babbani."
"Eh, già."
"Ed ho indossato abiti Babbani. E..."
Nessuno dei due ebbe il coraggio per continuare.
Fu Sirius a dirlo, come se fosse animato da quell'affare che ronfava, metallico, tra le sue cosce.
"Perché non risali?"
Lucius sentì le visceri scivolargli via.
"N-non posso..."
"Non lo puoi fare, così come non me lo puoi dire, immagino. Quindi io che cosa dovrei fare? Farmi gli affari miei, immagino. Andarmene e lasciarti tornare a casa."
Sirius Black giocherellò un po' con il freno della moto, poi tornò a guardarlo.
I suoi occhi erano di nuovo un fondo di brace bollente, un calderone che non si raffreddava mai.
"Se torni là dentro, ti massacra."
Lucius strisce i denti e non pensò alla maledizione Crucitus, quanto meno ci provò.
"Mio padre non é così. Lui... lui non mi ha mai toccato. Ne' con la Bacchetta ne' con altro."
Sirius Black annuì amaramente, crollando il capo.
"Nemmeno il mio sai. Finché sono stato obbediente, almeno."
* *
Il sangue aveva un sapore metallico contro il suo palato e Lucius Malfoy arretrò dolorosamente contro la grande poltrona di fronte al grande camino del salotto, finendoci dentro.
Non accettò di restarsene lì e si rialzò, la testa che gli girava, Abraxas che torreggiava su di lui.
Non c'erano state parole, urla, niente silenzio ad accoglierlo, nessuna udienza.
Suo padre aveva fatto irruzione in salotto e gli aveva dato il primo vero schiaffo di tutta la sua vita.
Solo, probabilmente, non si aspettava di vedere quelle piccole gocce rosse sul pavimento e nemmeno il resto, tra le dita pallide di Lucius.
Precipitarsi di nuovo su suo figlio con l'Incantesimo guaritore pronto ed il rimorso sul fondo dei calzoni non bastò. Non avanzò neppure di tre passi. La Bacchetta gli volò di mano come se Lucius l'avesse colpito al braccio. Lucius ormai era alto quasi quanto lui e - grato che non ci fosse uno specchio - Abraxas poteva vedere, nella penombra del salotto, l'ombra rossa che lo avvolgeva.
L'uomo arretrò, senza staccargli gli occhi di dosso, cercando a tentoni la Bacchetta.
E Lucius di fronte a quel silenzio e con quel sapore in gola, sputò. Rosso su quel marmo bianco screziato d'oro calpestato da tutte le generazioni di Malfoy note alla costa dai tempi di Guglielmo.
"Non ti preoccupare troppo per il mio sangue, padre. Dopo tutto sarà tuo al trenta per cento, non di più."
"In nome di Salazar, che cosa stai..."
"Non prendermi in giro! Non osare farlo! Io so tutto!" - Lucius sputò ancora, si sentiva incandescente. In quello stato non vide gli occhi di Abraxas farsi lucidi, le parole morirgli in gola e la sua ira spegnersi, ma il peggio era che forse anche in caso contrario non gli sarebbe importato.
"Dov'è finita mia madre? In uno dei tuoi laboratori Oscuri? Hai sezionato il suo corpo e fatto pozioni dei suoi capelli? O ne hai fatto Bacchette? Lo hai fatto appena mi ha partorito?"
"Lucius Malfoy, qualsiasi cosa ti abbiano detto, tu..."
"Qualsiasi cosa mi abbiano detto é la verità, ed é più di quanto tu mi abbia offerto in vita tua! Come se non lo sapessi! Come se non potessi arrivarci da solo! Non fare quella faccia!"
Abraxas Malfoy era ricaduto sulla poltrona, la testa tra le mani, ciocche di capelli biondi tra le dita. Un segnale di debolezza che a Lucius avrebbe spezzato il cuore, ma non dopo quel pomeriggio. Non dopo quello schiaffo.
Non con la guancia che gli bruciava e con il residuo di sangue che si stava facendo orribile e schifoso nella sua bocca.
Si sentiva male, malissimo, ed al tempo stesso potente come non mai, tanto che la sua voce non tremò, mentre dava le spalle a suo padre.
"Se fossi andato da Magie Sinister, sai che cosa avrei visto? Pelle di Veela catalogata per età, poi unghie, belle e lucenti come scaglie di madreperla. Più o meno le cose che si trovano nel nostro sotterraneo, padre. O no?"
Abraxas soffocò un singhiozzo, per non turbare quel silenzio, per non togliere spazio a quella condanna.
"Invece sono andato fin nella sporca Londra Babbana e mi sono scopato Sirius Black, ed é stato meglio, mille volte meglio."
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L'erede d'autunno - Lucius Malfoy, una storia diversa
FanfictionLucius Malfoy é un Mago Purosangue ma non un umano Purosangue. Sua madre é una Veela. Partorire un Maschio é concesso, ma non allevarlo, i Maschi per tradizione sono considerati impuri e pericolosi. Lucius non può scegliere. Il suo sangue Veela ripu...