Capitolo 9 - Estate

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Nonostante tutto l'anno si concluse benissimo.

La ciliegina sulla torta per Lucius fu la clamorosa sconfitta di Grifondoro, che prese il boccino durante i primi dieci minuti di partita, ma così facendo regalò la vittoria a Serpeverde, che era in netto vantaggio.

In quel periodo il cercatore di Grifondoro, James Potter, non poteva mettere il naso fuori dal suo dormitorio senza incontrare le battute acide dei suoi stessi compagni di casa oppure il loro silenzio ostile.

Non capiva cosa l'avesse spinto a commettere quella follia. Era entrato in campo consapevole di cosa voleva fare e pronto per farlo, deciso a dare l'esempio alla squadra. Invece aveva mandato a monte tutto sotto mille sguardi stupidi, poi scioccati ed infine infuriati.

Ad informare Lucius dei dettagli fu Black, che aveva continuato a vedere con una certa regolarità.

Seppe che Potter aveva voluto conferme di non essere stato stregato, ed era risultato che nessuno l'aveva confuso.

Aveva preso a calci un comodino, mandandolo in pezzi.

Di più Black non voleva dire, ma a Lucius bastava quello che vedeva e sentiva nei corridoi, quei pochi spunti lucidavano soltanto la sua soddisfazione, la rendevano più ricca.


Lucius Malfoy se ne stava disteso accanto a lui nella stanza della necessità. Era più alto di qualche centimetro rispetto a qualche mese prima ma non per questo meno snello, anche se le sue spalle si stavano già modellando in una forma che Sirius stesso riteneva più virile.

Quel giorno Black non era felice, prevedibilmente.

Avevano appena finto di farlo e si stavano godendo la sensazione di poter passare la notte in quella stanza speciale che provvedeva a tutto. Anche se era taciturno, Black si era dedicato a lui con cura.

Un po'  Lucius si sentiva strano quando pensava a quel piccolo passatempo segreto.

Non si vergognava, non esattamente. Alcuni avrebbero detto che seguiva i dettami che tanto proclamava suo padre come preferiva, seguendo solo ed esclusivamente se' stesso.

Il che, curiosamente, era quanto facevano i Malfoy da generazioni, adattando il motto di famiglia alle loro personali esigenze.

Ma questo avrebbe potuto pensarlo Albus Silente, osservandolo. O maghi estremamente dotati di quello stesso spirito di osservazione.

Sirius Black pensava che era spaventosamente piacevole giocare con quella serpe pericolosa. Lucius Malfoy era innegabilmente pericoloso di per se', il frutto ideale di generazioni di Malfoy.

L'applicazione assai meno angosciante di quello che lui aveva vissuto all'interno della sua famiglia era Lucius Malfoy agli occhi di Sirius Black.

Non che gli piacesse Malfoy. Era vero che non avrebbero mai potuto essere amici. Ma nel corso di quei mesi tra di loro si era stabilita una sorta di strana complicità che non aveva bisogno di parole e per il momento non portava da nessuna parte.

Uno dei maggiori piaceri di Sirius, a dire il vero, era osservare discretamente Lucius nei corridoi quando si incrociavano. Faceva il raffronto tra il suo algido portamento quando era circondato dai suoi compari Serpeverde e quando invece era nudo sotto di lui oppure nudo e mezzo riverso su di lui, come in quel momento.

Sirius gli accarezzava meccanicamente il braccio. Lucius era ancora immerso nel torpore del recente amplesso.

C'era qualcosa in Lucius che Black non aveva trovato in nessuno dei ragazzi - o degli uomini - con cui era stato fino a quel momento.

L'erede d'autunno - Lucius Malfoy, una storia diversaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora