Capitolo 7 - L'incontro

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Sirius non pensava che James facesse sul serio.

Quanto meno non in quel modo.

Non aveva creduto fino in fondo alle parole del suo amico, anche se ogni volta che aveva dubitato della risoluzione di James, questi lo aveva stupito.

Aprile era arrivato con un clima inaspettatamente mite, rispetto alle consuete gelate di Hogwarts.

Metà della scolaresca si era riversata nel parco, chi a godersi gli inaspettati raggi di sole, chi a fare i compiti, chi a passeggiare e chiacchierare. ll verde c'era, ma era ancora freddo e pieno di umidità, perciò molti ragazzi indossavano i loro mantelli neri sopra l'uniforme.

Il mantello di Lucius Malfoy urlava la sua differenza sugli altri. Nero come da regolamento, era però sagomato all'altezza delle spalle e leggermente stretto in vita, in modo da poter essere abbottonato contro gli spifferi. Il collo era chiuso da piccoli alamari d'argento. I suoi capelli e la carnagione rilucevano come neve, contro quel nero così austero.

Lucius Malfoy sembrava un apprendista mago appena ammesso al concilio ristretto di qualche stregone, solo uno stregone innegabilmente Oscuro.

Quando passò loro accanto per rientrare nella scuola, James sollevò gli occhi dal boccino e glieli incollò addosso. Il profilo altero di Malfoy sfilò imperturbabile e poi scomparve.

Poi colse lo sguardo di Sirius, gratificandolo di un piccolo sorriso tagliente.

"Quanto avrà addosso, lo stipendio di un professore normale?"

Sirius Black, le mani affondate nelle tasche dell'uniforme, si voltò a guardare Lucius con un'alzata di spalle.

Nessuna meraviglia che il ragazzo non lo avesse nemmeno guardato. Sirius aveva notato che Malfoy faceva spesso così. Inoltre, gli studenti di Grifondoro e Serpeverde si detestavano per principio.

* *

Non era Luna Piena, perciò Sirius avrebbe dovuto evitare guai e restarsene in Sala Grande a recuperare tutto quello che gli mancava per gli esami.

Tuttavia, James era una fonte di distrazione, oltre a non aiutarlo a ripassare.

"Tanto hai tutti 'Eccezionale'" lo liquidò anche quella sera, lo sguardo febbrile dietro le lenti.

Era intento a scrutare la Mappa che avevano disegnato.

Sirius Black sperò con tutto il cuore di sbagliarsi, ma una seconda occhiata alla mappa confermò invece che era nel giusto.

Era la seconda volta che James si metteva a vedere dove si trovava 'Lucius Malfoy' nel Castello.

* *

Giovedì sera, per Lucius, era una specie di lasciapassare per tutto.

Il direttore della sua Casa, il professor Lumacorno, li avrebbe incitati mollemente a raggiungere i rispettivi dormitori, ma molti studenti non gli avrebbero dato retta.

Alcuni si sarebbero attardati più del necessario nei corridoi, soprattutto ora che il clima era insolitamente mite.

Lucius Malfoy era tra questi. Una lunga conversazione con uno studente di Corovonero più anziano lo aveva fagocitato. Lo studente in questione non era impazzito, ma lo fissava affascinato ed era ovvio che avrebbe finito col dargli ragione qualsiasi cosa Lucius potesse dire.

Anche con lui, Lucius aveva sentito le piccole dita entrare in azione, ma in modo diverso.

Pilotare la conversazione dopo un po' si era rivelato molto noioso, soprattuto perché il ragazzo Corvonero non aveva più molte cose interessanti da dirgli.

L'erede d'autunno - Lucius Malfoy, una storia diversaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora