Capitolo 16 - Accordi

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"Mi dispiace di aver cercato di azzannarti."

"Di aver ripetutamente cercato di azzannarti."

"Dai, Lunastorta... non é colpa tua."

Lucius Malfoy non aveva mai visto Remus Lupin da vicino.

Al momento il ragazzo era pallido come il gesso e tremava. Le occhiaie nascondevano completamente il suo sguardo castano. Sembrava un alcolizzato riemerso da una tragica crisi. Se il silenzio nello studio di Albus Silente non fosse stato così profondo la sua voce si sarebbe persa nel buio.

Erano le prime luci dell'alba.

Albus Silente era arrivato sul posto proprio perché Lucius Malfoy non aveva visto altro da fare se non chiamarlo.

Per fortuna ne' le ferite di Sirius ne' quelle di James erano state causate dai morsi di Remus Lupin.

A giudicare dalla sua espressione quando Lucius lo aveva informato di quanto stava succedendo oltre un orribile tunnel puzzolente di fango e muffa, Silente non era sorpreso del fatto che un Lupo Mannaro studiasse ad Hogwarts, ma terrorizzato dall'idea che potesse aver morso qualcuno.

Il suo sguardo penetrante infatti era fisso su Severus Snape.

Alle parole di Remus Lupin, lui opponeva un silenzio ostinato.

Sirius Black evitava di guardare nella sua direzione. Sirius era molto pallido, con il fianco fasciato ed una cicatrice che si intravedeva dal colletto della camicia pulita. Avrebbe dovuto trascorrere qualche giorno in Infermeria per precauzione e per prendere un Rimpolpa Sangue.

James Potter, il cui braccio era stato rimarginato, sembrava più presente a se' stesso ma solo i suoi occhi indicavano la consueta ostinazione. Tutti loro stavano per cedere alla stanchezza.

Evidentemente, però, Silente non intendeva congedarli per rimandare quell'incontro ad un momento più opportuno.

Lucius Malfoy si sentiva come se gli fosse stato appeso un cartello segnaletico alla schiena.

"Che cosa ne pensi, Severus?"

Remus Lupin fece un movimento impercettibile nella direzione del Primino.

Snape si strinse nelle spalle magre.

"Non é stata colpa sua. Ma lei..." Severus Snape alzò il volto pallido e segnato e fissò Silente con rabbia. "Lei non avrebbe mai dovuto permettergli di frequentare Hogwarts. Ci guardi. Potevamo finire ammazzati!"

James e Sirius iniziarono a parlare nello stesso istante, James Potter protendendosi a ricambiare lo sguardo d'odio di Severus.

"Per favore, ragazzi. Per favore!"

Scese un silenzio teso e malmostoso.

"Severus, il signor Lupin é un ragazzo come lei e come tutti gli altri. Ha diritto ad apprendere, stare insieme ai suoi coetanei e ricevere un'istruzione. Non può essere punito con l'isolamento per una condizione che non ha scelto."

Severus Snape divenne color mattone.

"Tuttavia, signor Potter, sono molto deluso dal suo comportamento."

Toccò a Potter abbassare la testa, ma era ovvio che se lo aspettava. Sapeva che Silente avrebbe iniziato con lui.

"Da quanto il signor Snape mi ha riferito, é stato lei ad invitarla a seguirlo, ieri notte. Questa é la verità?"

James Potter deglutì Puzzalinfa ed una bella boccata a giudicare dalla sua faccia, ma annuì. Negare non gli sarebbe servito a nulla.

"Spero che lei si renda conto di cosa avrebbe potuto causare questa rivalità."

L'erede d'autunno - Lucius Malfoy, una storia diversaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora