I volti lo tormentavano.
Loro dicevano che si trattava di ratti, non persone. Animali stupidi e pericolosi, e che il suo compito era il più bello ed utile in assoluto. Regulus Black ci credeva.
Almeno, era stato così finché non era diventato giudice. Il giudice più giovane e zelante della storia magica.
Un boia in tunica verde bottiglia che non aveva mai versato personalmente una goccia di sangue, ma ne aveva le mani lorde.
Giorno dopo giorno avrebbe dovuto sentire crescere la fierezza per quel nobile compito.
Non era proprio lì che avrebbe sempre voluto essere?
Ma i volti tormentavano Regulus giorno e notte da due anni. La faccia dell'uomo biondo che urlava sotto la Cruciatus. La famiglia intera che sprofondava ad Azkaban.
Volti.
Solo Mezzosangue, Babbani e feccia.
Non doveva fare l'errore di pensare, di provare pietà per loro.
Nessuno capiva, nemmeno l'unica con cui avesse osato confidarsi, sua moglie Alexia. Lei aveva parlato di pietà. Ma non era pietà che Regulus aveva provato.
Erano stati gli occhi di quegli uomini e quelle donne a fotterlo.
Un solo sguardo e si era riconosciuto di una sostanza non diversa dalla loro carne torturata.
E non c'era rimedio a questo.
Regulus Black guardava l'Elfo.
L'Elfo guardava padron Regulus ed anche se sapeva che era una cosa inopportuna da fare, piangeva.
Era ancora bagnato fradicio e tremava da capo a piedi. Il prezioso tappeto si stava inzuppano sotto i suoi piedini nudi.
Plic plic plic.
Il fuoco del caminetto non valeva a scaldarlo.
Orion Black, nella stanza accanto, dormiva profondamente. Erano le quattro del mattino, non più notte, ma non ancora il momento dell'Auora. Il sole sembrava rifiutarsi di sorgere, come se fosse riluttante ad inondare il mondo di quella calura oppressiva.
Era il momento preferito della giornata di Regulus.
Quello in cui il suo cervello funzionava al meglio.
"Q-questo é quello che Kreacher ha visto, signore."
Gocce d'acqua salmastra e lacrime piovevano giù dal lungo naso dell'Elfo.
"E poi Kreacher ha sentito come se quella cosa volesse afferrarlo e spingerlo sotto'acqua assieme ai morti e Kreacher ha avuto tanta paura di non riuscire a tornare da padron Regulus."
Regulus Black assomigliava moltissimo a suo fratello Sirius, ma non era mai stato alto e slanciato come il maggiore. Gli occhi scuri avevano un taglio più obliquo. Le sue labbra erano più carnose di quelle di suo fratello, anche se la forma era identica.
A differenza di Sirius, Regulus portava i capelli scuri corti e tirati all'indietro, uno stile militaresco che denotava ordine e pulizia estremi, molto gradito ai maghi presso cui prestata servizio.
In quel momento il mago si sentiva tremare come e più dell'Elfo.
All'improvviso decise di muoversi e lo fece per evocare una coperta con un gesto muto della Bacchetta.
La coperta finì addosso a Kreacher.
L'elfo lo fissò come se Regulus lo avesse colpito, ma poi il suo volto si accartocciò in una smorfia di sollievo e riprese a piangere, sebbene silenziosamente.
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L'erede d'autunno - Lucius Malfoy, una storia diversa
FanficLucius Malfoy é un Mago Purosangue ma non un umano Purosangue. Sua madre é una Veela. Partorire un Maschio é concesso, ma non allevarlo, i Maschi per tradizione sono considerati impuri e pericolosi. Lucius non può scegliere. Il suo sangue Veela ripu...