Capitolo 15 - Desire

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Ross

Ginevra e Adam entrano in salotto subito dopo mamma, poi ci raggiungono a tavola.

Gin mi si siede accanto, ma non dice nulla e io non so che fare.

Non so come comportarmi.

Come al solito? Come se non mi avesse spezzato il cuore?

Vorrei dirle di ieri e capire se intendeva davvero ciò che ha detto o se lo ha detto così tanto per, ma sarebbe un rischio troppo grande.

Lei verrebbe a sapere che io avrei voluto baciarla e poi che accadrebbe? Rovinerei tutto quello che abbiamo.

Prendo un boccone della pasta preparata da mamma, e mangio senza voglia.

Non riesco nemmeno a fare una delle mie battute. Niente. Ho la mente bloccata.

«Avete dormito un bel po' voi tre», è Janette a parlare, sotto lo sguardo attento di mamma. Spero che non abbia la brillante idea di dire a tavola di aver corretto il cocktail con dell'erba.

«Ci siamo addormentati tardi» alza le spalle Mike, per poi scambiarsi uno sguardo complice con Ginevra e Adam.

Questi ultimi però non si guardano, anzi, lei abbassa lo sguardo.

«Possiamo parlare?» la domanda di Ginevra mi fa alzare gli occhi verso Janette.

Lei recepisce il mio sguardo e mi fa un cenno di assenso.

Sì, giusto, perché tanto a parlarci non deve essere lei, ma io.

Di cosa vuole parlare? Si ricorda di ieri? Del non bacio? Di come si muoveva su di me?

«Dopo mangiato» rispondo a bassa voce, sperando di non far trasparire troppo del mio umore.

«Possiamo farlo ora? Non riesco a mangiare» poggia la testa sulla mia spalla in un gesto totalmente naturale mentre gli altri continuano a parlare della festa di ieri sera.

Sente che c'è qualcosa che non va o ricorda?

«Va bene» sussurro, per poi alzare la voce e farmi sentire da mamma, «noi ci alziamo un attimo, torniamo subito».

«Certo, tranquilli ragazzi, i piatti sono termici» mamma ci sorride tagliente mentre ci alziamo.

Che simpatica.

Andiamo in cucina e Gin chiude la porta, voltandosi verso di me. Si tiene un braccio con una mano.

Sembra nervosa.

«Perché ero con Mike e Adam?»

O non ricorda oppure non gli dà importanza.

«Perché no? Sono anche loro tuoi amici» cerco di sorriderle.

Gin fa qualche passo verso di me e io non sono sicuro di volere che si avvicini.

«Perché mi hai lasciata con loro? E perché mi stai trattando in modo così freddo? Ho fatto qualcosa di sbagliato?» la sua voce è un sussurro.

Non ricorda.

«Non hai fatto niente» dico, per poi darle le spalle.

Non riesco nemmeno a guardarla, sto cercando soltanto di capire cosa fare.

La sento abbracciarmi da dietro e il mio corpo, inevitabilmente, si rilassa vicino al suo.

«Mi odi, Ross?»

E come potrei?

Mi volto di scatto verso di lei, facendola allontanare da me di qualche centimetro per i miei modi bruschi. «Non ti odio, Gin. Non è successo niente, davvero. Va tutto bene».

𝑺𝒍𝒆𝒆𝒑𝒊𝒏𝒈 𝑩𝒆𝒂𝒖𝒕𝒚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora