Capitolo 41- i can't help but love you

3.3K 98 145
                                    

Vivienne

«Non dirmelo» avviso già Chad, non appena vedo sul tavolo della cucina un altro sacchetto della pasticceria che si trova all'angolo della strada.

Mi guarda con un'espressione colpevole mentre mi viene una grande voglia di prendere a schiaffi anche lui.

«Si è fatto aprire con l'inganno. Mi ha bussato dicendo che gli si era rotta la macchina qua sotto, e quando ho aperto la porta si è infilato in cucina. Sono riuscito a cacciare lui, ma è un peccato buttare questa roba».

Alzo gli occhi al cielo.

Quel ragazzo è incorreggibile.

Prendo il mio telefono, sbloccando il suo contatto già incazzata di prima mattina.

Mi ha letteralmente rotto le ovaie. Deve smetterla.

"Smettila di portarmi la colazione se non vuoi che un giorno di questi venga a bucarti le ruote della macchina".

L'idiota mi risponde subito.

"Sarebbe un onore farmi bucare le ruote da te. Buongiorno bellezza"

Probabilmente gli bucherei anche la testa, magari prendendo aria il suo cervello recepisce meglio i messaggi.

Torno a bloccarlo sbuffando annoiata.

Non ho mai conosciuto una persona così insistente. Ma una dignità la possiede?

Vado a sedermi al tavolo e apro il sacchetto. Al solo odore mi viene la nausea. Stamattina non ho preso la pasticca e devo ancora rimediare. Ma ormai è fatta e la colazione è stata giocata. Ora mi toccherà mangiare direttamente a pranzo forse.

«Che c'è? Non ti senti bene?» alla domanda di Chad mi passa per la testa un'idea probabilmente stupida. Ma infondo è l'unica possibilità che ho, non ce ne sono altre a mia disposizione.

Stamattina ho chiamato quella clinica consigliata dal dottore dell'ospedale e sì, possono risolvere il mio problema, ma devo avere un maledetto accompagnatore.

E io... non ho nessuno.

Questa è la ragione principale per cui questa mattina ho l'istinto omicida al massimo.

«Ti chiedo questa cosa, ma se vuoi dirmi di no sei libero di farlo. Non so nemmeno perché infondo lo sto chiedendo a te, quindi non mi offenderò se rifiuterai, ma-»

«Calma, principessina. Spara» Chad mi interrompe, guardandomi accigliato mentre si poggia al tavolo con le mani.

Sospiro, raccogliendo tutto il coraggio che mi serve per fare una semplice domanda.

«Devo andare a risolvere il mio... problema e ho bisogno di un accompagnatore. Tu potresti venire o...» Dio, no. Non posso chiederlo veramente a lui. «Lascia perdere, fa niente» faccio per andarmene cambiando idea, ma Chad mi si piazza davanti.

I suoi occhi azzurri mi intrappolano. «Quando dobbiamo andare?»

Dobbiamo?

Quindi viene?

Deglutisco. «Ho appuntamento per oggi pomeriggio, si è liberato un posto all'ultimo» sussurro.

Chad mi accenna un sorriso che sembra quasi di conforto. «Okay. Verrò con te, principessina. Nessun problema. Tanto non ho niente da fare».

Davvero?

«Non mi dirai che me ne pentirò, vero?»

«Perché dovrei? La scelta è tua, devi fidarti solo di quello che pensi tu».

𝑺𝒍𝒆𝒆𝒑𝒊𝒏𝒈 𝑩𝒆𝒂𝒖𝒕𝒚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora