Capitolo 44.0 - this is not a movie

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Janette

«Vado a controllare che fine ha fatto Ross. Tu resta qui dentro e non uscire. Capito, Ja?»

Mike mi guarda puntandomi contro il suo indice proprio come fa una mamma quando sta parlando con il figlio per minacciarlo di stare buono, e io mi sistemo meglio la maschera cominciando a sentire troppo caldo.

Vorrei spogliarmi.

«Tu portami un bicchiere d'acqua fredda.»

«Sì, ma non uscire. Mi hai capito?»

Alzo gli occhi al cielo, per poi sorridergli con le mie forze rimaste.

«Capito, capo. Sta tranquillooo.»

Mike sbuffa prima di uscire e richiudersi la porta alle spalle, lasciandomi finalmente sola e senza la sua voce intenta a riempirmi di ramanzine.

Aspetto qualche momento mordendomi il labbro inferiore, sentendo l'eccitazione pervadermi.

Mi dondolo sul pavimento in attesa che si allontani abbastanza, poi prendo subito il mio telefono.

Non vedo l'ora di sentirlo.

Mi fa male la testa.

Clicco sulla rubrica e cerco il mio principe azzurro, sedendomi su una delle poltrone nella stanza per mettermi comoda.

Utente bloccato.

Sorrido. Che cattiva che sono.

Sblocco il contatto di Julian e ci clicco su senza pensarci più di due volte, ammirando la sua foto profilo per qualche secondo.

Quanto diavolo è bello. È normale che io abbia perso la testa per lui.

Quegli occhi verdi sono la mia rovina.

Mi manca. Voglio sentire la sua voce, voglio che venga a prendermi e che mi scopi.

Mio Dio, sì, voglio che mi scopi.

E che mi baci.

Che mi accarezzi.

Che mi dica che va tutto bene e che lui è con me, anche se lo odio.

«Janette?»

Sorrido ancora, muovendo leggermente i piedi vicini a penzoloni, felice come una pasqua.

La sua voce.

Rilascio un lieve sospiro, sentendomi già meglio, e mi domando perché io non l'abbia fatto prima.

«Ciao» rispondo, bagnandomi poi le labbra secche, «mi manchi.»

«Janette, stai bene?»

Il modo in cui si allarma subito per me, mi fa sciogliere il cuore.

«No, non sto bene. Mi manchi», ripeto.

«Janette... hai detto che mi odi e che-»

«Sono arrabbiata con te, Julian. È normale che ti dica che ti odio», sussurro, trattenendo una risata. «Tu mi odi, Julian?»

«Non potrei mai», il suo sussurro immediato mi fa sorridere.

Anche se ho baciato un altro davanti a te?

«Non ho mai provato per nessuna quello che provo per te, Janette. Puoi credermi o no, ma io so che sei la donna della mia vita e che se non avrò te non ci sarà mai nessun'altra.»

Il suo tono caldo e basso e le sue parole, mi provocano sensazioni strane allo stomaco.

Quelle farfalline fastidiose.

𝑺𝒍𝒆𝒆𝒑𝒊𝒏𝒈 𝑩𝒆𝒂𝒖𝒕𝒚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora