Capitolo 49 - dead man

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Janette

«Ciao, io sono Janette. Ti ricordi di me? Forse non ci siamo mai viste, in realtà non ricordo. Una bellissima ragazza come te però sicuramente me la sarei ricordata. Come stai?»

Attiro Vivienne a me per salutarla non appena arriva vicino all'ingresso e la sento irrigidirsi mentre il sorriso accennato che prima aveva sulle labbra scompare per lasciare spazio ad un'espressione disorientata.

Scusa, non so approcciare come una persona normale.

«B-bene? Io sono Vivienne, ma credo questo tu già lo sappia» sciolgo l'imbarazzante abbraccio e le sorrido nonostante lei non ricambi, mantenendo la sua espressione accigliata.

Andiamo, tesoro, andrà tutto bene. Prometto che ti divertirai!

«Sì, in effetti lo so già. Che bel vestito! Dove lo hai comprato? Vuoi venire a sederti-»

«Principessina, vieni con me?» Chad mi interrompe, comparendo all'improvviso al suo fianco.

Mi acciglio io, stavolta, notando la mano del ricciolino sulla vita di Vivienne, già pronta a tirarla a lui.

Non avevano detto che non voleva essere toccata?

Vivienne si volta a guardarlo, stringendo gli occhi in due fessure. «A fare?»

«A finire di apparecchiare la tavola. Ginevra ci ha affidato questo compito, lo hai dimenticato?» Le fa cenno con la testa di seguirlo e Vivienne alza gli occhi al cielo, sospirando annoiata.

«Vengo. Mi dispiace tantissimo, Janette, magari parleremo più tardi» mi dice alla fine, sfuggendo alla presa di Chad e andando verso il salone.

La sento sussurrare subito dopo un "o magari no", ma spero vivamente di essermi sbagliata, anche perché non ha molto scampo da me.

Mi giro a seguirli con lo sguardo mentre si allontanano e inarco un sopracciglio quando una volta davanti alla tavola Chase le si avvicina da dietro, sussurrandole qualcosa all'orecchio e facendole alzare di nuovo gli occhi al cielo.

Ma che succede?

Gin mi affianca, con lo sguardo rivolto nella mia stessa direzione. «Sta trattenendo un sorriso?»

. La cosiddetta stronza si sta facendo toccare da quei due e sembra anche che stia trattenendo un sorriso vero mentre sistema i piatti a tavola per ogni posto a sedere.

Sono sicura che sistemare i piatti a tavola non sia una cosa che faccia sorridere, quindi il motivo devono essere quei due.

«Chase?» Gin lo richiama, attirando i suoi occhi su di noi, ma lui la guarda inespressivo, per poi darci di nuovo le spalle, senza risponderle.

«Ma che gli hai fatto?» chiedo, quasi scioccata.

Sono arrivata da nemmeno dieci minuti e sono già confusa. Che diavolo mi sono persa?

«Niente?» Gin sembra più confusa di me.

«Ha scoperto di Vivienne, ma gli ho già parlato e spiegato perché non gli abbiamo detto nulla. Dagli dieci minuti e si dimentica» Kyle abbraccia Gin da dietro, attirando il mio sguardo su di lui.

«Interrssate. Non mi hai dato gli auguri, stronzo» incrocio le braccia al petto e lo guardo male.

Se deve avere la mia migliore amica deve rispettare anche me che sono la sua, oppure posso rovinargli la vita.

Dovrebbe saperlo che la sorpresina sotto la doccia di cui mi ha raccontato Gin è merito mio.

Dovrebbe ringraziarmi e invece mi tratta così. Questo ragazzo non ha educazione.

𝑺𝒍𝒆𝒆𝒑𝒊𝒏𝒈 𝑩𝒆𝒂𝒖𝒕𝒚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora