Capitolo 45 - 'cause i'm a mastermind

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Ginevra

Calore.

Sono completamente circondata dal calore e non c'è bisogno che io apra gli occhi per capire chi è la persona che mi sta sfiorando la guancia destra con delicatezza.

Il suo tocco lo sento appena, eppure è forte.

Le dita di Kyle risalgono sulla mia fronte e mi scostano alcuni capelli dal viso, portandomeli dietro l'orecchio.

Mi fa quasi il solletico e devo trattenermi per non sorridere.

Il mio respiro è calmo, così come il suo. Quello che vorrei in questo momento è non dovermi alzare mai, ma restare qui a letto con lui e godermi tutte le sue carezze così, senza pensare assolutamente a nulla.

Le sue dita scendono anche sul mio collo, poi risalgono di nuovo fino alle labbra, facendomi rabbrividire.

Sentire il cuore pieno quando ti guardo e quando tu guardi me.

È la sensazione che sto provando in questo preciso istante.

Kyle mi accarezza delicatamente, e con estrema lentezza, il labbro inferiore con il suo pollice, come se si stesse prendendo tempo a guardarmi.

Non riesco a non aprire gli occhi, stavolta.

La mia vista si abitua alla luce che proviene dalla finestra man mano che li apro, e Kyle mi accoglie subito con uno dei suoi soliti sorrisi e i suoi occhi che sembrano sempre brillare.

«Buongiorno, amore».

Mi è impossibile trattenere ancora il sorriso che mi provoca, soprattutto quando si fa più vicino a me, continuando ad accarezzarmi il viso.

«Buongiorno, Kyle».

«Sentirti pronunciare il mio nome, con questa tua dannata voce appena sveglia, dovrebbe essere illegale, porca troia», sussurra.

«E io cosa dovrei dire, allora?» chiedo, accennando al suo petto nudo.

Kyle appena sveglio è una tentazione troppo forte, per me. Per chiunque.

Kyle in ogni momento della giornata lo è.

Il suo sorriso prende una piega furba e una sua mano mi afferra per un fianco, attirandomi completamente contro di lui.

Riesco a vedere già dove sta volando la sua mente. Mi sta trascinando con sé. Lo fa sempre.

«Cosa vorresti dire?», sussurra provocatorio.

Questo.

«Non lo so, non sono io quello che ha il viso di un angelo, il corpo di un Dio, la voce sexy e il bisogno continuo del contatto fisico» dico, sfiorando per un attimo il mio naso con il suo.

Kyle scoppia in una fragorosa risata che mi scalda il cuore e mi do subito una spinta sul letto per alzarmi e mettermi a cavalcioni su di lui, sentendo il bisogno di averlo ancora più vicino.

«Il corpo di un Dio? La voce sexy? E come sarebbe una voce sexy?»

Lo stronzo continua a ridere, prendendomi ovviamente in giro, e io lo ammonisco subito con il mio sguardo, dandogli un leggero schiaffo sul petto.

Le sue mani mi agguantano i glutei, sistemandomi meglio su di lui. Riesco già a sentire la sua erezione.

«Ritiro tutto».

La sua lingua passa sulle sue labbra, bagnandole. Gli occhi restano fermi nei miei mentre continua a sorridermi e io credo che il mio stomaco abbia appena fatto delle capriole.

𝑺𝒍𝒆𝒆𝒑𝒊𝒏𝒈 𝑩𝒆𝒂𝒖𝒕𝒚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora