Kyle
Osservo il libro che mi ha regalato mio zio con attenzione.
"Ragioni per continuare a vivere" di Matt Haig.
Mi viene inevitabilmente da ridere rileggendo il titolo.
Io gli dico che voglio morire e lui mi regala questo libro.
Per aiutami? Oh no, lui è troppo intelligente per pensare che io abbia davvero il coraggio di ammazzarmi.
Lo stronzo me l'ha regalato per provocarmi proprio come io provoco lui.
Il fatto è che io non mi ammazzerei, ma sì, voglio morire.
Chi è che non lo ha mai pensato?
Vivo aspettando quel fatidico giorno in cui chiunque ci sia lassù, oppure di sotto, avrà così tanta pietà di me da dire "okay, per me va bene così".
Per ora ancora non succede.
Il telefono mi vibra sulla mia scrivania, di fianco al libro, e lo afferro subito.
Ginevra.
Sorrido. Lei è l'unica cosa che mi fa resistere ancora. Tutto fa schifo, ma ehi, posso guardare Ginevra.
Dopo pranzo mi ha sbloccato su Instagram e me ne sono accorto subito.
L'ho contattata chiedendole di vederci per continuare a parlare e lei mi ha detto di sì.
Certo, le ho detto che poi l'avrei lasciata stare, ma se non ha capito da sola che era soltanto un modo per farle dire di sì non è mica colpa mia.
"Sono qui".
Qui.
Mi inumidisco le labbra e mi fiondo fuori dalla mia stanza. Scendo le scale e scivolo fino alla porta d'ingresso. La apro con il fiatone.
«Questa sì che è una sorpresa».
Ginevra mi guarda a malapena. Le faccio spazio per entrare e poi chiudo la porta.
«Sicuro che tuo zio non verrà?»
Mi bagno di nuovo il labbro inferiore quando si sfila via il cappotto rivelandomi il suo culo perfettamente avvolto da quei jeans chiari e distolgo subito lo sguardo.
«No, non verrà fino a stasera. Vuoi bere qualcosa?»
Ginevra si volta a guardarmi, più che imbarazzata.
«No, grazie».
«Da mangiare? Deve essere rimasta qualche fetta di pizza».
«Non voglio niente. Vuoi dirmi quello che devi dirmi così me ne vado?»
Dritta al sodo. Strano, sembra incazzata.
Le faccio cenno di seguirmi, ma vedo che resta ferma all'entrata. «Non ti faccio niente».
Lo dico come se fosse ovvio, ma probabilmente per lei non lo è affatto dato quello che ha passato. E i miei soliti comportamenti non devono esserle molto d'aiuto in questo momento.
Lo so, faccio schifo, amore.
Ginevra mi segue tentennante dopo qualche secondo.
Scendo le scale che portano alla palestra dell'appartamento di zio Chris, ma lei si ferma di sopra costringendo anche me a farlo.
«D-dove stiamo andando?»
Ha davvero paura?
«Hai paura di me?»
STAI LEGGENDO
𝑺𝒍𝒆𝒆𝒑𝒊𝒏𝒈 𝑩𝒆𝒂𝒖𝒕𝒚
РомантикаAlla 𝑪𝒍𝒆𝒗𝒆𝒍𝒂𝒏𝒅 𝑯𝒊𝒈𝒉𝑺𝒄𝒉𝒐𝒐𝒍 il penultimo anno della 𝑡𝑟𝑖𝑎𝑑𝑒 𝑖𝑛𝑓𝑒𝑟𝑛𝑎𝑙𝑒 è cominciato. In una scuola in cui gli studenti provengono da buone famiglie e in cui il velo dell'apparenza nasconde i segreti e le vite di tutti...
