Capitolo 42 - driving a nightmare I can't escape from

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Ginevra

Sussulto fra le sue braccia quando Kyle apre l'acqua e il getto forte e freddo della doccia ci colpisce in pieno.

Mi sfugge un'altra risata mentre lui mi spinge contro il muro di marmo, anch'esso gelato, e il mio corpo reagisce ricoprendosi di tanti e piccolissimi brividi.

Le sue labbra sorridono contro le mie e le sue mani mi tengono ben salda per le cosce, ricoperte ancora dai jeans ormai bagnati fradici. Le stringo di più intorno al suo bacino per non scivolare.

«Potevi almeno mettere l'acqua calda, Kyle» sussurro.

Il suo naso accarezza piano il mio prima di baciarmi. Afferro i bordi della sua maglia con le dita e la alzo lungo il suo corpo, con la voglia irrefrenabile di voler toccare la sua pelle nuda.

Kyle interrompe il bacio per permettermi di sfilargliela del tutto.

L'acqua gli bagna il petto e gli addominali, definiti nonostante l'assenza dei suoi allenamenti sfiancanti, mentre la mia mano accarezza ogni curva delicatamente, come se stesse sfiorando una scultura.

Vedere che i lividi di quella sera stanno finalmente sparendo è un sollievo per me.

Ritorno con lo sguardo ai suoi occhi quando mi alza il viso con una mano, facendo sfiorare di nuovo le nostre labbra, e il mio stomaco si ripiega su se stesso.

«Se vuoi fare l'amore con me sotto la doccia devi solo dirlo, e allora metterò l'acqua calda. Ma se vuoi andare ad allenarti allora dobbiamo limitarci solo a lavare via questo milkshake che non sei riuscita a mangiare, e in questo caso ho bisogno di molta acqua fredda, amore» sussurra lentamente, con gli occhi sulle mie labbra.

«Tu non avresti dovuto comprarne altri due».

Kyle sorride ancora, divertito dalla situazione, e io lo avvicino di più a me.

«Vuoi l'acqua calda, non è vero, piccola peste?»

Risalgo con la mano sul suo petto, poi le spalle larghe, e arrivo al suo viso, facendo spostare il suo sguardo dalle mie labbra ai miei occhi.

«Potresti anche uscire dal bagno, se pensi di non poter resistere a un po' d'acqua calda» lo provoco, sperando di trattenere il sorriso che preme per uscire sulle mie labbra.

Kyle mi sposta i capelli bagnati dal viso, con lo sguardo pieno di sfida e malizia. «Scommettiamo?»

No, credo di non riuscire più a trattenere il mio sorriso.

Allungo la mano dietro di me, alla mia destra, e sposto la leva della doccia, girandola immediatamente verso la temperatura più calda, e dando silenziosamente la mia risposta a Kyle.

Non smette di guardarmi mentre l'acqua comincia finalmente a riscaldarsi e i brividi cessano di ricoprire la mia pelle fredda.

«Se vinco io e non riuscirai a resistermi allora farai tutto ciò che voglio per due giorni» sussurro.

Kyle inarca un sopracciglio, «ci vai giù pesante, piccola peste. E se vinco io?»

«Vuoi seriamente contemplare questa ipotesi?» chiedo, socchiudendo gli occhi mentre gli sfioro ancora le labbra.

Mi spingo appena con il bacino contro il suo e il suo sguardo si accende mentre sento la sua erezione anche attraverso i pantaloni.

Il fumo del calore dell'acqua ormai ci circonda.

Non riesco a fare a meno di lui e dei suoi occhi, che ogni volta che sono colpiti dall'eccitazione sembrano sempre dilatarsi per poi rilassarsi.

«Se vinco io, dovrai dormire qui con me ogni sabato».

𝑺𝒍𝒆𝒆𝒑𝒊𝒏𝒈 𝑩𝒆𝒂𝒖𝒕𝒚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora