Capitolo 27 - this is it, the apocalypse

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Ginevra

«Pronti per il test di trigonometria?» Mike ci raggiunge da dietro, posando le braccia sulle spalle mie e di Janette. Gli rivolgiamo un mezzo sorriso mentre continuiamo a camminare.

Adam sta cercando di spiegare a Ross gli ultimi concetti in aula, dato che ultimamente ha dato forfait alle nostre ripetizioni giornaliere.

«La mia risposta è scontata» dico, sospirando già sconfitta.

Non sono pronta. I numeri non mi piacciono.

«Anche la mia. Ovvio che sono pronta, Garroway».

Ammiro la forza di Janette.

«Dai che sono le ultime settimane e poi vacanze di Natale. Sbaglio o tra poco sarà il compleanno dei gemelli?»

Già. Adam e Ross compiranno diciassette anni e io non so assolutamente cosa regalare ad Adam. Un libro sarebbe troppo scontato.

«Gli organizzeremo la più grande festa mai vista. Festeggeranno insieme dopo anni, sarà emozionante!» Janette allarga il suo sorriso, sbattendo le mani elettrizzata. Adora i compleanni.

Dovrà essere un bel giorno anche per Kiara. Dopo così tanto tempo i suoi figli sono finalmente di nuovo insieme. Non ci avevo pensato.

Sorrido anch'io, poi lo sguardo mi cade distrattamente su una figura appoggiata agli armadietti. O meglio, due figure.

Kyle e la bionda della festa.

Si stanno baciando, o forse dire "mangiando la faccia a vicenda" potrebbe rendere di più l'idea. E le mani di Kyle sul suo corpo non sono ferme. Per niente. Sembra avere smania di spogliarla.

"Tu mi ucciderai".

Beh, se quel giorno stava male ora vedo che sta più che bene. Troppo bene.

Gli passiamo davanti e lui nemmeno mi nota.

Arriviamo finalmente in aula e vedo Ross particolarmente agitato.

«Andrà male» dice, sbuffando.

Due disperati, ecco cosa siamo.

«Invece di continuare a dire che andrà male, perché non guardi gli esercizi? Sicuramente metterà qualcuno di questi, mi ci gioco le palle» Adam gli mette davanti dei fogli, Ross alza gli occhi al cielo.

«Siediti accanto a me, ti passo le risposte» Janette lo tira su dalla sedia per un braccio, portandolo vicina a lei.

«Vuoi che mi sieda vicino a te? Così ti aiuto» Adam mi viene davanti e mi lascia un leggero bacio sulle labbra.

Do un'occhiata a Ross, per fortuna non sta facendo caso a noi.

Non sono sicura che quella rabbia provata dopo che Adam gli ha detto la verità sia completamente sopita, nonostante negli ultimi giorni sembra essere calmo.

«Ho studiato. Non mi piacciono i numeri, li odio, ma ho studiato. Credo di non farcela, ma a meno che non abbia un vuoto di memoria, dovrei ottenere un voto accettabile».

Sì. È soltanto un po' d'ansia quella che provo, ma le cose le so, quindi non devo avere paura. Non ce n'è bisogno.

«Sicura?»

«No. Siediti con me».

Adam ride mentre lo trascino al posto di fianco a me, ora vuoto.

Sarà soltanto per sicurezza. Ho studiato e andrà bene.

𝑺𝒍𝒆𝒆𝒑𝒊𝒏𝒈 𝑩𝒆𝒂𝒖𝒕𝒚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora