Nevaeh RoseChiudo gli occhi e stringo le braccia intorno alla vita di Nate. Le sue mani fredde ed esitanti si posano sulle mie. Il profumo di Patchouli mi invade le narici e la sensazione familiare di calore mi attraversa il corpo.
Le nostre mani non si intrecciano, ma sono abbastanza vicine per essere unite. Apro gli occhi quando Nate fa un respiro profondo, costringendomi a fare un passo indietro e di conseguenza a staccarmi da lui. Faccio mezzo giro, trovandomi faccia a faccia con lui.
«Se anche questa volta lasci vincere la testardaggine e mi ringrazi, te li scordi i fogli che hai appena firmato.» Mi mordo l'interno della guancia alle sue parole e accenno un sorriso. Unisco indice e pollice e li passo lungo linea che divide le labbra, per poi fare il gesto di gettare la chiave immaginaria.
«Getta la chiave più spesso e metti il lucchetto su quella bocca.» Schiocca la lingua sul palato e assottiglio gli occhi, guardandolo. «Come se la mia bocca ti dispiacesse.» Schiocco la lingua imitando il suo gesto.
«Quando la usi a sproposito si, quando me lo succhi no.» Le sue iridi color giada si puntano nelle mie. Mantengo il contatto visivo, limitandomi a guardarlo. «Non saresti qui se non fosse per il mio usarla a sproposito.» Ribatto io, tralasciando la seconda parte della sua frase.
Ispira profondamente e si passa una mano tra i capelli, per poi incrociare le braccia al petto mentre mi guarda da sopra. «Dipende dai punti di vista.»
Accenno un sorriso soddisfatto e proprio quando lui solleva la mano e l'avvicina al mio viso, faccio un passo all'indietro. È un gesto involontario, ma che Nate nota subito. Sbatto più volte le palpebre e mi schiarisco la voce.
Non ho paura di lui, ma il mio corpo ha reagito d'istinto alla sua mano. Quando l'immagine la mano enorme di Jeffrey si fa spazio nella mia testa.Chiudo gli occhi e massaggio le palpebre con pollice ed indice.
I miei occhi scattano in ogni angolo della stanza, ma non si fermano nei suoi. La sua mano è sempre protesa nella mia direzione. Non si muoverà finché non sarò io a farlo.
Abbasso la testa sui i miei piedi nudi, che si muovono lentamente verso le sue sneakers bianche. Il colore delle sue scarpe e del mio smalto sono uguali e si nota bene quando i miei piedi toccano la punta delle sue sneakers.
Mi alzo sulle punte e avvicino lentamente il mio viso verso le sue dita. I suoi occhi non abbandonano i miei e la sua mano resta nella stessa posizione. I polpastrelli delle sue dita si posano sulla mia carotide e il pollice vaga gradualmente sulla mia guancia.
Trasalisco e la saliva mi va di traverso quando con il polpastrello del pollice sfiora la ferita sullo zigomo. Trattengo il respiro, ma non batto ciglio e resto nella stella posizione.
«Sei bellissima, Nev.» Sussurra flebile e trascina il pollice lungo la mia guancia, arrivando fino al mento. «Nessuna cicatrice o livido può nascondere la tua forza.» Aggiunge poi, sfregando il dito sul livido presente sulla mascella.
I muscoli del mio corpo si rilassano alle sue parole insieme al suo tocco. Un sorriso sincero si fa spazio sul mio viso mentre nessuno dei due osa rompere il contatto visivo.
Per quanto possa ripetetemelo sempre che io sia forte, le sue parole hanno un impatto diverso. Il modo in cui le dice e il significato che gli da. Anche se per poco, nei suoi occhi ho visto la stessa luce, che ho visto quando stavamo in caffetteria.
Non lascio al cervello il tempo di rendersene conto, che mi sollevo ancora di più sulle punte e appoggio le mani sulle sue ampie spalle. Mi avvicino al suo viso e poso delicatamente le labbra sull'angolo della sua bocca.
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ONEIRATAXIA
Misterio / SuspensoONEIRATAXIA SEQUEL DI DECEITFUL L'incapacità di distinguere l'immaginazione dalla realtà. «Baciami e capirò che è reale.» Seconda Parte 🥇in #oscuro (19/10/22) 🥇in #hermantommeraas (12/12/22) 🥇in #charlyjordan (13/06/23) 🥇in #madelyncline (11/1...