Nevaeh Rose
Sussulto allo scoppiettare dei pop corn e faccio un passo indietro istintivamente. Sbatto le palpebre più volte cercando di realizzare che mi sono fissata ad osservare un punto specifico sul bancone.
«Nev.» Mi schiarisco la voce e mi giro verso quella di Matt, che mi ha appena chiamato. Alzo un sopracciglio facendo parlare e lui punta il dito verso di me, ma non nella mia direzione, bensì dietro di me.
«Mi passi quel fumetto?» Schiudo le labbra alla sua domanda e guardo le due ragazze spazientite dietro alla cassa, in attesa di pagare i loro biglietti. Serro la mascella e mi giro, afferro quello stupido fumetto e lo lancio a terra. Lui si alza di scatto dalla sedia per prendere il fumetto che finisce dritto a terra.
Mi avvicino alla cassa e faccio i biglietti alle ragazze, facendole pagare e augurandogli poi una buona visione. Fortunatamente a lavoro utilizzo più la destra, così non devo sforzare quella ingessata, anche se toglierò l'ingessatura la prossima settimana.
«Sei impazzita per caso? Sai quanto costa questo fumetto? Viene diret-» Non gli faccio finire la frase che afferro il suo fumetto e lo butto nel cestino. Quando fa per raccoglierlo, lo sposto e ci verso sopra il restante del mio caffè ormai freddo.
Il suo sguardo sconvolto so trasforma in glaciale quando incontra il mio serio. Mi sono rotta di questa situazione. Sto facendo il doppio del lavoro e lui viene pagato per non fare un bel niente. Marc mi rifila sempre la stessa cosa, ovvero che ci parlerà. Ma a me non sembra che sia cambiato qualcosa.
«Questa me la pagherai cara!» Alza la voce e mi punta il dito contro che afferro prontamente. «Smettila di blaterare e fai il dannato lavoro! Mi hai stufato tu e quei stupidi fumetti!» Ribatto io con il suo stesso tono. Sono ancora indolenzita, infatti ora il mio corpo è pervaso dal dolore solo per avergli afferrato il dito così velocemente.
Gli stringo il dito per poi lasciarlo brutalmente e mi siedo sullo sgabello. Faccio un respiro profondo e poso i gomiti sul bancone in vetro mentre osservo o vari snack lì sotto. Sono tentata di prendere qualcosa di dolce, anche perché non mangio da pranzo, ma ho fame di qualcosa di sostanzioso.
Poso la guancia sul palmo della mano e ispiro profondamente. Ho voluto riprendere quasi subito l mia routine, ma non pensavo che fosse così difficile dato lo stato di convalescenza del mio corpo.
Con la coda dell'occhio vedo Matt che sta facendo su e giù lungo il piccolo corridoio. Alzo gli occhi al cielo e spero veramente che Marc venga al più presto, così che si renda conto lui stesso.
«Sai quanto mi sono costati quei fumetti?» Mi urla contro. Lentamente giro la testa verso di lui. «Non mi interessa.» Gli dico. «Sai cosa interessa a me? Che tu cambi lavoro se sei qui solo a riscaldare la sedia perché non ti sopporto più.» Aggiungo ringhiando. La rabbia è dovuta anche al dolore che non riesco a far smettere.
Volto la testa quando sento la porta del bagno aprirsi e mi acciglio quando vedo Harry uscire dopo una ragazza mora. La stessa ragazza che dovrebbe essere a vedere il film.
Lei si gira verso di lui e gli porge un bigliettino, più che sicuro con il suo numero. Harry lo afferra e le dice qualcosa, che io non riesco a sentire per poi infilarglielo nella scollatura. Lei ridacchia e gli accarezza il braccio, per poi tornare il sala.
«Quelli sono i bagni delle signore e tu non puoi entrare.» Dice Matt, guardando Harry che si avvicina verso di noi. «Allora vai a pulirli visto che tu puoi, signorina.» Harry gli risponde passandosi una mano tra i capelli.
Matt stringe le mani a pugni e fulmina Harry con lo sguardo, che lo guarda con strafottenza. «Ora spiegami fumetto senza palle, perché Nev è ad un passo da darti un pugno in faccia.» Piega i gomiti sul bancone e lo guarda.

STAI LEGGENDO
ONEIRATAXIA
Mystery / ThrillerONEIRATAXIA SEQUEL DI DECEITFUL L'incapacità di distinguere l'immaginazione dalla realtà. «Baciami e capirò che è reale.» Seconda Parte 🥇in #oscuro (19/10/22) 🥇in #hermantommeraas (12/12/22) 🥇in #charlyjordan (13/06/23) 🥇in #madelyncline (11/1...