Capitolo 37

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Nevaeh Rose

Flashback

Ore prima dell'arresto di Nate

«Nate distrugge tutto quello che ha intorno a se.» Nate serra i pugni voltandosi verso Liam, che ha interrotto la nostra discussione. «Hai preso la serata buona in cui finalmente ti faccio fuori, testa di cazzo.» Ringhia furioso, avanzando pericolosamente verso di lui.

«Come tu hai fatto con tutti quelli che ti circondano?» Liam lo guarda divertito, scatenando la rabbia di Nate, che con una mossa repentina lo afferra per il colletto della maglia. «Mi hai rotto il cazzo Liam e non me ne frega chi cazzo è tuo padre.

Stringo le mani a pugno e faccio per avanzare, ma mi blocco con il piede a mezz'aria, restando nella stessa posizione.

«Ti ammazzo.» Lo minaccia il tatuato.

«Come tu hai fatto con la cosa più preziosa che avevo, Nathaniel?» Lo guardo di Nate resta immutato. «Mio figlio.»

Annaspo conficcando le unghie nel palmo della mano e passo lo sguardo da Nate a Liam più volte. Nate non sarebbe mai capace di fare ciò, Liam lo sta solo provocando. Con sua faccia indecifrabile scaccio via ogni minimo pensiero.

«Hai ucciso mio figlio.» Rimbecca Liam, tirando fuori dalla tasca una piccola foto. La apre delicatamente e perdo un battito quando piazza l'ecografia davanti a Nate.

Mi gira la testa perché più cerco di capire quello che sta succedendo, più non ci capisco niente.

Nate lo lascia bruscamente e serra i pugni lungo i fianchi. Liam imperterrito resta nella stessa posizione e il suo sguardo fulmineo brucia su quello del ragazzo davanti a lui.

Disprezzo. Odio. Vendetta.

È ciò che riesco a scorgere nei suoi occhi. Gli stessi occhi con cui Nate vede il mondo.

«Sto per metterti a tacere per sempre.» Nate lo spintona, ormai fuori controllo. «Di chi credevi fosse il bambino di Isabelle? Tuo?» Una risata amara abbandona la bocca di Liam.

Mi porto una mano all'altezza del cuore e strizzo gli occhi con forza. Niente di quello che sto sentendo è reale. Le ferite di Nate si sono rimarginate, ma questa le riapre permanentemente.

Infatti non ci vede più dalla rabbia quando sbatte a terra Liam spingendolo con la spalla. Il biondo cade a terra dolorante, contorcendosi dai dolori. Un pugno. Due pugni. Una serie di pugni. Scorre tutto troppo velocemente.

I miei occhi si spostano sull'ecografia, che Liam lascia cadere a terra, per prendere il sopravvento su Nate. Infatti riesce a buttarlo a terra, nonostante la rabbia accumulata di quest'ultimo.

Dovrei fare qualcosa. Devo fare qualcosa. Ma in questo momento sono paralizzata. Sono stata testimone di una dichiarazione, che non avrei mai voluto sapere in un contesto del genere.

La ex di Nate che lo tradiva con Liam.

È ripugnante per me e non oso immaginare quanto questo sta gravando su di lui. Mi mordo l'interno della guancia con forza per decidere sul da farsi. Vorrei fermali, ma allo stesso tempo voglio che Nate lo sistemi una volta per tutte.

«La vita ti porterà via tutto quello a cui tieni.» Liam spunta la saliva mista al sangue, bloccando Nate contro il terreno. Lo guardo del tatuato finisce su di me, intimandomi con un cenno di testa, di salire in auto.

Scuoto la testa in dissenso e mi avvicino a passo svelto di loro. Afferro il polso di Liam prima che entri in collisione con il corpo di Nate, ma con una mossa brusca mi rigira il braccio, spintonandomi lontano da lui.
Barcollo all'indietro e atterro sul sedere.

«Mi hai rotto il cazzo.» Nate piega il gomito sul petto di Liam e lo spinge con tutta la forza possibile, tornando di nuovo in vantaggio. È questione di un battito di ciglia prima che sfila un coltello dalla tasca dei jeans. Fa roteare l'impugnatura sulla sua mano e gli conficca la punta nello stomaco.

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