Capitolo 43

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Nevaeh Rose

Sollevo la testa e mi volto verso i sedili posteriori quando sento sghignazzare. Maddie è seduta al centro con le gambe accavallate, le braccia incrociate sotto il seno e la sua solita espressione da furba, che sta per dirne una delle sue.

«Cosa hai combinato ora?» Sospiro e la guardo ma lei scuote la testa, passando lo sguardo prima da me a Nate. Nate le lancia un'occhiata veloce attraverso lo specchietto retrovisore.

«Mi fa ridere che Nate abbia perso la scommessa.» Alza un sopracciglio divertita. «Io fossi in lui avrei vinto con l'inganno. Invece l'orso tatuato è lento.» Si beffeggia di Nate, che si cerca di scaricare la sua rabbia sul volante, stringendolo con forza.

«Maddie.» La riprende il tatuato al mio fianco ed io le lancio uno sguardo d'intesa. «Maddie ha ragione Nate. Hai perso un'opportunità per scopare e tra poco quando vedrai i costumi che si è portata, perderai anche il senno della ragione.» Si sporge in avanti, posizionandosi con il busto tra i sedili anteriori.

«Ha perso perché ha deciso di far scoppiare la vena.» Do il rincaro a mia sorella e Nate assottiglia gli occhi, fulminandolo con lo sguardo. Se gli avessero detto che avrebbe affrontato un lungo viaggio su strada con due ragazze, che si prendono gioco di lui, sarebbe rimasto a casa.

«Giuro che se non chiudete quelle bocche, vi lascio a piedi.» Abbasso il finestrino ridendo e Maddie alza il pugno verso di me, così che faccio scontrare il mio contro il suo. «Ti stai seriamente mettendo contro due donne?» Gli domando e inclino la testa di lato.

«Siete voi che state cercando di farmi perdere la pazienza.» Commenta lui e prende l'interstatale. «La tua pazienza inesistente?» Ribatto io, sollevando l'angolo della bocca.

«Nev.» Il suo tono duro mi fa sorridere, nonostante tutto si sta divertendo. È stato fin troppo paziente a fermarsi due volte alla stazione di servizio, la prima volta avevo fame io e la seconda Maddie. Inoltre è stato clemente con mia sorella che si era persa all'angolo caffè per flirtare con uno.

«Nate fermati alla prima stazione di servizio libera, devo fare pipì.» Maddie si intromette nuovamente ed indica il cartello, che segna l'area di sosta. Nate la ignora superando l'insegna.

«Ma perché?» Si volta verso di lui. «Perché non mi fermerò una terza volta. Trattienila.» Si volta velocemente per guardarla. Maddie serra le labbra in una linea.

«Bene. Vorrà dire che te la farò sui sedili in pelle della tua bellissima macchina.» Lo provoca ed io mi mordo il labbro per trattenere una risata. «Tu provaci e ti lascio qui. Ti ho avvisata Madeline.» La minaccia il tatuato al mio fianco. Mia sorella sparisce dal suo raggio visivo e si nasconde dietro al suo sedile.

«Okay orso tatuato lo hai voluto tu.» Giro la testa per vedere le sue intenzioni, ma sta con le braccia conserte in attesa che Nate ceda. «Non sono quel coglione di mio fratello. Conosco il giochino che stai facendo, e te lo dico, non funziona con me.»

«Se invece è Nev a dirtelo?» Accenno un sorriso aspettando la sua risposta. «È no anche per lei, perché sono stato abbastanza chiaro quando mi sono fermato la seconda volta.» Mette la freccia e resta sulla 273 in direzione Daytona Beach.

«Maddie siamo quasi arrivati.» Le indico il cartello e lei si mette tra di noi per vedere. «Nev visto che siamo qui, dovremo andare a trovare il nonno e la nonna.» Mi guarda, dimenticandosi del battibecco con Nate.

L'ultima volta che ho visto i miei nonni frequentavo il secondo anno di liceo. Si godono il loro pensiero nella loro casa al mare. Per Natale mandano sempre bigliettini d'auguri e bei regali a me e ai miei fratelli, ma non ricordo averne passato uno con loro da quando ne ho memoria.

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