Capitolo 15

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Nathaniel

Flashback

Guardo le vaste vallati verdi davanti a me e faccio un respiro profondo spostando l'attenzione sui miei fratelli, che stanno litigando, non molto distanti.

«Ci vado io con papà sul cavallo. Tu ci sei stato la scorsa volta!» Harry spintona Jake e lo guarda, incrociando le braccia al petto.

«Perché io sono il più piccolo e posso andarci quanto voglio con papà.» Jake gli fa la linguaccia e si attacca alla gamba di papà guardando male suo fratello. Papà accenna un sorriso e scuote la testa scompigliando i capelli di Jake.

«Papà diglielo anche tu che io posso, perché sono il più piccolo.» Ha 10 anni, ma sembra averne compiuti 2 ieri. Mi alzo velocemente e li raggiungo.

«Gli accordi erano una volta per uno. E poi ormai siete grandi entrambi per andare da soli.» Papà sposta lo sguardo su di me e mi indica con un cenno di testa. Io sorrido e mi avvicino, accarezzando il suo cavallo, Aster.

«Perché hanno paura di andare a cavallo.» Li guardo entrambi e mi nascondo dietro il muso di Aster. Papà scoppia a ridere visto che ora sia Jake che Harry mi stanno guardando male.

«Non è vero.» Jake mi punta il dito contro. «Io sono il più piccolo e devo salire con papà.» Papà guarda Jake, che si arrampica sulla staffa. «Jake ti farai male scendi.» Lo prende in braccio facendolo volteggiare.

Ne approfitto della loro distrazione e metto il piede sulla staffa e con uno slancio, salgo in sella. Sorrido soddisfatto sotto lo sguardo attendo di Harry, che assottiglia gli occhi.

«Papà! papà!» Harry lo richiama, ma io nel frattempo afferro le redini. «Imparate da vostro fratello.» Papà sorride guardando e alza il pollice, facendomi cenno di andare.

Do dei colpetti sulla pancia di Aster e guardo davanti a me, concentrato sul percorrere la vallata. Non molto dopo vengo affiancato dalla mamma, che sta cavalcando al mio fianco. Rido e contagio anche lei con la mia risata.

«Se prendi per la valle siamo ancora in tempo per vedere i Mustang.» Alza la voce per farsi sentire e annuisce, spostando le redini verso destra. Mamma sorride quando dall'altra mia parte giunge papà in sella con Jake e Harry avanti a lui. Jake stringe forte il pomo e Harry si tiene a suo fratello.

«Nate guardaci. Io e Harry cavalchiamo da soli.» Ride Jake ondeggiando sulla sella. Harry imita il suo movimento e alza la mano come se stesse tirando il lazo. Papà alza gli occhi al cielo e si concentra sul percorso che stiamo facendo.

Per un attimo non penso al fatto che questi momenti non saranno più gli stessi e non li avremo, visto che dobbiamo andare a vivere a Philadelphia. Ma mamma e papà mi hanno promesso che verremo qui tutte le volte che vorrò.

Non mi piace la città. Non sarà mai casa mia. Casa mia è questa. Le mie valli che conoscono meglio dei miei fratelli e i cavalli che sono la mia seconda famiglia.

Fermo Aster quando arriviamo in cima alla vallata e scendo. Lui ne approfitta per brucare l'erba, così come i cavalli di mamma e papà. Jake corre lungo l'immensa distesa verde ridendo. Io mi sporgo e osservo l'orizzonte cercando con lo sguardo i cavalli selvaggi.

Harry mi affianca mentre tiene la mano di papà. La mamma si abbassa alla mia altezza ed io mi volto verso di lei. «Tu li vedi mamma? Io non li vedo.» Alzo gli occhi verso la ciocca di capelli, che mi compre l'occhio e ci soffio per spostarla.

«No, ma arriveranno. Basta pazientare.» Mi sposta la ciocca dal viso sorridendo e mi lascia un bacio tra i capelli. «Papà tu li hai visti?» Mi volto verso di lui. Non voglio pazientare. Voglio vedere i cavalli selvaggi.

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