È una serpeverde particolare

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"Momenti bui e difficili ci attendono. Presto dovremo affrontare la scelta fra ciò che è giusto e ciò che è facile."
Questa frase l'aveva detta Silente ad Harry alla fine del quarto anno, ed Harry era solito ripetercela al quartier generale dell'Ordine della Fenice.
Vi starete chiedendo cosa ci fa una serpeverde al quartier generale di " Grimmauld Place"?! Bhe, non ero mica l'unica serpeverde!
Piton era già andato via quando aprii la porta di quella casa.
La mia prima esclamazione fu " in questa casa manca il buon gusto, non c'è un minimo di eleganza e raffinatezza. Dove diavolo sono finita?!"
Mentre percorrevo l'ingresso lamentandomi della polvere, della moquette e dell' intonaco di quella casa vidi, alla fine del corridoio, una stanza . Sembrava un salottino, al suo interno, seduti uno su un divano, l'altro su una poltrona bordeaux Harry e Sirius. Non so di cosa stessero parlando ma i toni erano senz altro pacati, amorevoli, paterni (almeno quelli di Sirius).
Harry appena mi vide sorrise, Sirius invece esclamò "Amelie".
Harry lo interruppe " no Sirius lei è Charlotte, una mia amica. È una serpeverde, ma una serpeverde particolare".
Sirius mi aveva appena chiamato con il nome di mia madre, Amelie, e mi aveva fatto strano. È vero io e mia madre ci somigliamo molto: stessi occhi azzurri, stessa carnagione chiara e stessi capelli biondi, lunghi. Ma lei è più bella, più raffinata e più elegante. Dio quanto avrei voluto avere solo un po' del suo charme!

Corsi da Harry per abbracciarlo, poi mi presentai a Sirius " piacere, sono Charlotte, la serpeverde particolare (per utilizzare le stesse parole di Harry).
In effetti ero una serpeverde strana: sicuramente una purosangue, proveniente da una famiglia ricca e potente (i miei nonni lo erano eccome), però per me questo non era motivo di vanto. Certo ogni tanto guardavo dall'alto verso il basso le persone, criticavo il loro modo di vestirsi ma tutto sommato mi trovavo bene un po' con tutti! Ero amica di Harry dal primo anno. Lo ammetto, mi avvicinai a lui perché "famoso" ma poi capii che lui si sentiva tutto tranne che una "star".
Hermione l'ammiravo tantissimo, ma questo non gle lo davo a vedere. Lei era brava, intelligente, era la secchiona della scuola e io non sopportavo che qualcuno potesse essere bravo quanto me o addirittura superiore, così ogni volta che faceva la saputella in classe, con aria di sufficienza la guardavo e le dicevo " Granger è ovvio che tu sappia rispondere a queste domande, passi tutta la giornata sui libri, dormi con i libri. La tua non è intelligenza ma studio. Il tuo è semplicemente studio, non sei brillante come me!"
Hermione però era intelligente realmente e lo sapeva che queste parole non le pensavo, erano il mio scudo, erano la mia corazza:ero cresciuta con il peso di dover sempre eccellere in tutto e di certo non potevo essere superata da una mezzo sangue! Per i miei nonni sarei stata una delusione!
Allo stesso tempo però ero la prima a difenderla dalle offese gratuite e infantili di Malfoy; ero sempre pronta a consolarla.
Ricordo ancora al Ballo del Ceppo il suo pianto: mi disse che piangeva perché le facevano male le scarpe ( cazxo quanto è orgogliosa la Granger) ma io sapevo che non era per quello. Così la presi e le dissi " ognuno di noi ha la propria croce in amore, la tua si chiama Weasley, e lo capisco perché piangi..Innamorarsi di Ron Weasley?! Io sarei disperata!"
Scoppiammo a ridere.

Ron lo conoscevo da molti anni. Conoscevo molte famiglie nel mondo dei maghi e la famiglia Weasley era una di queste. Da piccola mi capitava spesso di frequentare la "tana" e di giocare con i 7 Weasley! Sono una famiglia splendida: sono affettuosi, simpatici, straordinariamente ospitali non come i Malfoy.
Si, frequentavo anche la famiglia Malfoy, forse questo fa di me una serpeverde particolare!
Sono stata circondata sempre da persone diverse tra loro e l'esempio erano queste due famiglie. I miei nonni ci tenevano tanto che passassi tempo con persone affini a me, tipo Draco, mia madre, invece, preferiva portarmi da Molly, non so se perché volesse capire come essere una buona madre (la Signora Weasley su questo era la numero uno) o se perché voleva farmi capire che al mondo non esistono maghi di serie A o di serie B. Fatto sta che io mi divertivo con i 7 fratelli Weasley (in particolare con i gemelli: amavamo fare scherzi a Ron) e non disdegnavo la compagnia di Draco...Lui quando era con me, era diverso!

Non feci in tempo a presentarmi al famoso Sirius Black che Ron, Hermione, Ginny, Fred e George vennero nella stanza per salutarmi...erano contenti di vedermi ed io ero contenta di vedere loro.
Presto arrivó anche la Signora Weasley che ci "ordinó" di andare in cucina...la cena era pronta ed io non me lo feci dire due volte: Molly è una cuoca eccezionale.
Da piccola amavo pranzare con loro e non solo perché si mangiava bene ma anche perché si respirava aria di festa ogni volta, non come a casa mia.
Vivevo in una grande Villa a nord di Londra con i miei nonni e mia madre. I miei nonni non sono inglesi ma di origine francese. Si trasferirono a Londra quando mia madre aveva 11 anni. Studió anche lei a Hogwarts e forse li conobbe Sirius, almeno è quello che ho pensato quando lui pronuncio il suo nome vedendomi.
Mio padre non l'ho conosciuto. Era morto per un brutto male quando mia madre era incinta, un male che neanche la magia era riuscita a fermare. Mia madre non parla spesso nè della malattia ne di mio padre. Non era inglese, non aveva frequentato Hogwarts ma la Durmstrang. Non so di preciso neanche come si fossero conosciuti: lei non ne parlava, io non facevo domande. Forse l'aveva amato così tanto che il solo pensiero della sua scomparsa le provocava tanto dolore o forse ero stata il frutto di un "amore" fugace, insignificante! Forse non facevo domande perché non volevo sapere se ero stata voluta o meno.
Così mi ritrovai ad avere i miei nonni come figura paterna ma anche materna. Mia madre era più come un amica: incasinata, poco attenta, ritardataria ma affettuosa. Il suo affetto non mi è mai mancato, così come i suoi regali! Abbiamo un rapporto speciale, non come quello che lei ha con mia nonna. Mia nonna è una donna tutta di un pezzo: rigida, non ama le smancerie, vive spesso di apparenze e credo che il rapporto con mia madre sia stato burrascoso durante i suoi anni ad Hogwarts (non che con me le cose fossero cambiate, ma ero sempre la nipote!). Di mia nonna, mia madre aveva ereditato l'eleganza, io di mia madre la sfacciataggine!

Durante la cena, parlammo di cose serie, di quello che era successo e di quello che stava accadendo nel mondo dei maghi. L'atmosfera, però, non diventò mai troppo pensante: ci pensavano Fred e George a farci tornare il sorriso con qualche burla o battutina!
Ad un certo punto le nostre risate furono interrotte dall arrivo di mia madre. L'avevo detto che era una donna ritardataria!
Appena arrivò corse da me per abbracciarmi, salutó gli altri e si blocco alla vista di Sirius. Non si dissero una parola, ma i loro sguardi esprimevano sentimenti contrastanti di affetto, dispiacere ma anche di tanta rabbia! Non so quale fosse il loro rapporto: sembravano due ex che avevano ancora tante cose da dirsi! La cosa però non mi riguardava, erano passati tanti anni: lei aveva una famiglia, lui...bhe...diciamo che l'aveva ritrovata in Harry.
C'era comunque qualcosa sotto perché Amelie, mia madre, appena lo vide mi disse "Charlotte, cara, è tardi dobbiamo tornare!"
Dobbiamo tornare dove, pensai! "Mamma stanotte rimaniamo qui, come avevamo deciso".
Anche il Sig Weasley le disse che era pericoloso tornare a casa a quell'ora della notte e così, dopo averla tranquillizzata (spesso toccava a me tranquillizzarla) decidemmo di trascorrere la notte li.
Noi ragazzi subito andammo al piano di sopra per impossessarci delle stanze, io cercai di trovare "la meno peggio". Passammo la notte a parlare e a raccontarci della nostra estate: del mio viaggio a Parigi (almeno una volta all anno tornavo dove mia madre era nata, nella sua casa d'infanzia) e di come Harry aveva trascorso quei mesi nel mondo babbano, poi ci addormentammo. O meglio loro si addormentarono, io no!
Senza svegliare nessuno scesi per fare una camomilla o comunque per cercare qualcosa che mi potesse rilassare.
Una luce accesa catturó la mia attenzione: mia madre e Sirius parlavano con toni non tanto placati. Credo di essere arrivata alla fine della loro conversazione, l'unica cosa che sentii fu "lei non lo deve sapere". Mia madre aveva pronunciato questa frase con un nodo alla gola, stava per piangere, credo, così decisi di entrare "chi non deve sapere?! E cosa non deve sapere?"
Mia madre e Sirius mi guardarono pietrificati e poi lei "niente cara, torna a dormire, discussioni tra grandi".
Odiavo quando mi liquidava così, che significa discussioni da grandi?! Quando aveva deciso di diventare grande e assumersi qualche responsabilità?!
Feci come mi dissi, dovevo dormire perché il giorno dopo si partiva per Hogwarts.

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