Stelle

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Lo portai in cucina.

"Charlotte non mi dire che hai ancora fame?"

"No, cretino. Aspetta"

Mi diressi verso le mensole e iniziai a cercare.

"Cosa stai facendo?" Mi chiese Malfoy perplesso.

"Se mi dai un attimo vedrai"

"Ecco: meglio di niente" dissi non appena trovai una bottiglia di vino.

"Ci saranno sicuramente super alcolici da qualche parte ma ci accontenteremo di questa" esclamai mentre aprivo la bottiglia.

Presi un paio di calici e versai il vino.
Poi guardai Draco negli occhi, gli allungai il bicchiere e dissi "Buon natale Malfoy"

Lui avvicinò il suo bicchiere al mio e facemmo un timido brindisi.

"Ora è più facile parlare di quello di cui stavamo parlando prima" continuai.

Draco abbassò lo sguardo "Non dobbiamo parlare per forza" aggiunse.

"Bhe credo che sia importante, per te" gli risposi.

"No Charlotte non ne voglio parlare, soprattutto con te"

"Soprattutto con me? Perché ogni volta fai così? Perché ogni volta che credo di averti raggiunto fai sempre un passo indietro e mi allontani dalla tua vita, da te?"

"Perché non lo meriti! Questi sono problemi miei, non posso addossarli a te"

"Bhe è questo che fanno gli amici: si aiutano, si confortano, si sostengono, si confidano"

"Quindi siamo amici" mi chiese, quasi dispiaciuto.

"Non lo so cosa siamo Draco. Non l'ho mai capito e stavolta è peggio"

"Tu non capisci Charlotte"

"Allora prova a spiegarmelo!" Gli dissi incazzata

Draco aveva lo sguardo basso, d'improvviso lo alzò e mi guardò dritto negli occhi.
" Non ho mai voluto nessuno, nessuno tanto quanto ho voluto te.
Ti penso ogni fottutissimo momento.
Penso a quanto vorrei poterti toccare, stringere, baciare."

"Allora fallo, perché se non lo fai lo farò io. E se mi respingerai impazzirò, anzi impazziremo" gli risposi piangendo.

Lui si avvicinò a me, mi accarezzò il viso e io lo baciai.
Non farlo mi avrebbe fatto ancora più male.
Provavamo le stesse cose ma avevamo paura.
Io avevo paura che Draco potesse ferirmi, lui aveva paura di se stesso.

Quel bacio lo aspettavamo da tempo, ma non avevamo mai trovato il coraggio di darcelo.
Ora invece qualcosa era cambiato.
Ora entrambi eravamo consapevoli di volerci, di desiderarci, di non poter fare a meno l'uno dell'altro.

Lui mi prese e mi appoggiò sulla penisola della cucina.
La sua bocca baciava le mie labbra, il mio collo e le mie scapole scoperte.
Io avevo le mie mani intorno al suo collo. Lo abbracciavo, lo stringevo e lo avvicinavo a me. Le mie gambe semiaperte lo tiravano sempre più verso di me.
Le sue mani correvano veloci sotto la mia gonna. Accarezzava la mia schiena e palpava il mio sedere.
Mi sfilo il vestito.
Si allontanò leggermente e guardandomi negli occhi disse: " non dobbiamo farlo per forza...se vuoi mi fermo"

Io ero in intimo davanti a lui in silenzio.
Non parlavo, non ero in grado di rispondergli.
Gli presi la mano e lo portai a me.
Continuammo a baciarci.
I baci divennero sempre più intensi e le nostre mani sempre più veloci.
Iniziavo ad ansimare per la voglia che avevo di lui.
Ogni tanto abbandonavo la mia testa all'indietro e socchiudevo gli occhi.
Draco, invece, continuava a baciarmi.
Sapeva perfettamente dove farlo.

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