O forse sei tu?

Ritrovarsi

La seconda prova fu una passeggiata per tutti.
Avevamo collaborato, senza alcun intoppo, stranamente.
Ovviamente ora dovevamo pensare alla terza e io ed Hermione eravamo convinte che la verifica di astrologia nascondesse un messaggio criptico per la risoluzione di quella di erbologia.
La cosa rincuorante è che avevamo ancora un po' di tempo quindi le mie ansie e paranoie potevano mettersi in pausa almeno per un altro po'.
Quando non studiavamo per le prove, seguivamo le classiche lezioni come tutti quanti e le giornate sembravano passare anche più velocemente.

Io e Draco da quella sera nella Sala comune dei Corvonero, ci eravamo di nuovo avvicinati ma con cautela. Avevamo ripreso a parlarci, a trascorrere del tempo insieme e cercavamo di celare quell'imbarazzo che avvertivamo ogni volta che i nostri sguardi si incrociavano o le nostre mani si sfioravano.

Eravamo appena entrati in aula per seguire la lezione di difesa contro le arti oscure che sentii una mano afferrare la mia.

"Terminata la lezione resti con me?"
La voce di Malfoy era calda e profonda. Le sue iridi mi fissavano con desiderio ma anche con tanta apprensione.
Mi mancava.
Ci mancavamo e non potevamo nasconderlo ancora per molto.
Gli sorrisi e mi sedetti al mio posto prima che iniziasse la spiegazione del professore.
Quando l'ora finì, Draco mi stava aspettando fuori dall'aula in silenzio.
Era appoggiato al muro con lo sguardo basso.
Mi avvicinai lentamente e il suo profumo di menta mischiato a quello della sua colonia mi iniziò a inebriare la mente.
Arrivai davanti a lui, chiusi gli occhi e feci un respiro profondo quasi a voler trovare le parole che mi stavano morendo in gola.
Non potevo.
Non ancora.

"Draco." Gli sussurrai.
Lui alzò il viso e punto le sue iridi dritte nelle mie. I suoi occhi mi guardavano mentre il mio cuore vacillava un po' di più.
Mi prese la mano e con i polpastrelli iniziò a disegnare piccoli cerchi immaginari.
Il contatto con il suo calore e con la freddezza dei suoi anelli mi fece sussultare.
Lunghi brividi iniziarono a percorrermi lungo la schiena e io sembravo stregata da un incantesimo potentissimo. Non riuscivo a distogliere il mio sguardo dai suoi occhi azzurri che in quel momento mi sembravano un mare in tempesta.
Lo vidi avvicinarsi un po' di più. Spingere la sua testa contro il mio collo e quando sentii le sue labbra premere sul mio orecchio mi sentii mancare.
Indietreggiai leggermente.

"Charli.." Bisbiglió, anche lui, sicuramente, provato da quel fugace ma intenso contatto.

"Non posso, ora. Non ancora." Dissi con un filo di voce roca.
Forse non ero sicura neanche io di voler pronunciare quelle parole, ma dovevo farlo.
Così gli diedi le spalle e mi incamminai.
Il suo sguardo rivolto alla mia schiena mi bruciava. Sentivo i suoi occhi pieni di dolore penetrarmi dentro.
Mi girai.
"Draco."
Lo vidi alzare lo sguardo, nella speranza che riuscissi a dirgli qualcosa, qualcosa che voleva sentirsi dire da troppo tempo.

"Sei la mia persona speciale." Pronunciai con un sorriso nostalgico.
Le sue labbra si curvarono all'insù leggermente.
Forse voleva sentirsi dire altro, qualcosa in più. Qualcosa che mi riportasse da lui per sempre. Ma in quel momento dovevo capire se quel <<per sempre>> di cui si parla tanto nei libri esisteva anche per me e lui. È così con il cuore in gola mi allontanai.
Giravo per i corridoi del castello nella speranza di trovarla.
Avevo bisogno di parlare con lei. Era l'unica che poteva darmi delle spiegazioni, era l'unica in grado di rispondere alle mie domande.
La trovai.
Vidi il suo grande mantello sventolare da una parte all'altra del castello, così accelerai il passo e la raggiunsi.
Sapevo che l'avrei trovata in giro per le aule.
Detestava stare nell'ufficio di Silente da quando lui non c'era più. In fondo, lei non si sentiva realmente la preside di questa scuola.

"Professore McGranitt, mi scusi.." Dissi a corto di fiato per la corsa appena fatta.

"Signorina Black posso aiutarla?" Mi chiese incuriosita.