Come mio padre

306 5 0
                                    

DRACO

<<Non avrei dovuto baciarla>>
Mi ripetevo in mente questa frase mentre tornavo al mio dormitorio.
Charlotte non lo meritava, lei non merita uno come me.
A volte mi chiedo perché lei abbia scelto proprio me.
Non so cosa mai ci abbia visto, non so il motivo di tutta quella sua fiducia ingiustificata mei miei confronti.
Sono sempre stato uno stronzo, soprattutto con i suoi amici ma lei non mi ha mai lasciato.
Io non sono mai stato buono per lei: io ero e sono esattamente come mio padre! Forse sono più simile a lui di quanto pensassi: forse sono anche io un uomo malvagio ed egoista.
Ed è per questo che non merito nulla, soprattutto il suo amore.
Lei è esattamente il mio opposto. Charlotte è piena di luce e gentilezza e nonostante questo non mi ha mai abbandonato.
Anche ora è qui. Ancora una volta è venuta a cercarmi, è venuta da me per aiutarmi, mi ha teso la sua mano e io l'ho respinta come un coglione!

Perché l'ho baciata?
Perché la sto continuando a far soffrire?
La verità è che ho paura di lasciarla andare definitivamente.
Ho paura di restare solo. Io ho avuto sempre lei al mio fianco e ne ho bisogno ancora, soprattutto ora che mi sembra tutto così difficile. È l'unica cosa buona che ho nella mia vita. È l'unica che è riuscita a vedere del buono in me.
È l'unica che mi ama ed è l'unica che amerò per sempre, per questo non posso farle una cosa del genere.

Non voglio che diventi come mia madre.
Lei farebbe di tutto per mio padre, sopporterebbe e giustificherebbe ogni sua azione, anche quella più ignobile e vile. Sarebbe disposta a dare la sua vita per lui e soprattutto per me.
E sono sicuro che Charlotte farebbe lo stesso.
Non posso farla marcire come me.
Lei è una forza della natura, è brillante, intelligente, simpatica e bella...cazzo quanto è bella!
Credo che sia la ragazza più bella che io abbia mai conosciuto ed è l'unica che mi fa sentire speciale. Lei mi rende migliore ed è per questo che l'ho scelta.
Tra tutte le ragazze ho scelto lei.
Lei è la mia anima gemella, l'ho capito appena l'ho vista la prima volta.
Era lì con il suo sorriso e un libro in mano.
Aveva 5 anni ed era già in grado di rendermi migliore con la sua gentilezza e la sua bontà d'animo.

Non lo so se sarebbe mai potuta diventare "cattiva", se dentro di lei ci fosse un lato oscuro, ma non potevo di certo essere io la causa di un suo cambiamento.
Io dovevo adempiere ad un compito troppo grande per me ma sopratutto per lei.
Io dovevo uccidere Albus Silente e non potevo trascinarla con me in questo.
Non me lo sarei mai perdonato.
Lei doveva restarne fuori.
Non avrebbe potuto salvarmi in alcun modo e non avrei mai permesso che si ritrovasse in qualcosa di così terribile.
Dovevo starle lontano, dovevo arrivare a farmi odiare. Solo così l'avrei salvata da tutto e in particolar modo da me!

Era difficile evitarla, fare finta che non esistesse, che non appartenesse alla mia vita. Charlotte ha sempre fatto parte di me e ora che realmente avevo bisogno di lei più che mai, dovevo allontanarla.
Mi si stringeva il cuore ogni volta che la vedevo, ogni volta che i suoi occhi si annebbiavano di lacrime o che abbassava lo sguardo.
Stava soffrendo a causa mia e questo non me lo potrò mai perdonare.
Ero io il responsabile della sua infelicità e della sua tristezza.

Decisi di fare una cosa che non avrei mai immaginato di poter fare in tutta la mia vita: chiedere aiuto a Potter, non per me, ma per lei!

Era un sabato qualunque, e noi eravamo ad Hogsmade.
Charlotte l'avevo intravista con Luna e Cho ai Tre Manici di Scopa.
Potter, Weasley e la Granger erano invece in giro per le strade del villaggio.
Li incontrai e li fermai!
Feci un respiro profondo prima di iniziare a parlare.
Non sapevo da dove partire. Di solito con loro i miei "discorsi" erano solo una grande presa in giro! Li sminuivo, deridevo e beffeggiavo. Ora però dovevo essere serio, lo dovevo fare per Charlotte.

"Potter devo parlarti" gli dissi non appena incrociai il suo sguardo

"Malfoy vuoi dirmi qualcosa in merito a quello che è successo a Kate? Perché se vuoi parlare di altro puoi anche andare" Mi rispose mettendosi sulla difensiva.
E come dargli torto, ogni volta che aprivo bocca con lui era per umiliarlo o umiliare i suoi amici.

O forse sei tu?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora