Etichetta

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Le vacanze erano terminate e noi dovevamo ritornare ad Hogwarts.

La mattina della partenza, dopo aver fatto colazione, mia madre e Narcissa ci vennero a salutare.

"Fate buon viaggio"
"Mi raccomando studiate"
Insomma le classiche raccomandazioni.

Prima di andare, la signora Malfoy mi venne incontro, mi abbracciò e mi sussurrò all'orecchio "Prenditi cura di lui".
Io la guardai impassibile.

Si accorse che non indossavo l'anello che mi aveva regalato a Natale così per non farla preoccupare e per non darle altro dispiacere, guardando la mia mano le dissi "Preferisco non metterlo ad Hogwarts, ho paura di perderlo"
Le stavo mentendo.
Ma dirle la verità le avrebbe procurato altro dolore.
Quella donna soffriva molto e avrebbe fatto qualsiasi cosa per il figlio e così decisi che forse era meglio se continuasse a pensare che non avrei lasciato solo Draco.

Durante il viaggio di ritorno io e Malfoy non ci rivolgemmo la parola neanche per sbaglio.
Lui guardava fuori al finestrino, io leggevo.

Appena arrivammo ad Hogwarts incontrai Harry, Ron ed Hermione, e credetemi erano le ultime persone che avrei voluto vedere.
Mi erano mancate tantissimo ma sapevo già cosa volevano sapere da me.
Ed infatti...

"Charlotte come stai? Scoperto qualcosa su Malfoy?" Mi domandò Harry non appena mi vide.
Io lo guardai con aria di sufficienza, poi mi girai verso Ron "Ho saputo della tua casa, mi dispiace Weasley".
Ron abbozzò un sorriso.
Li guardai irritata, stavo per andare via quando Hermione mi bloccò il polso "Charlotte com'è andata?

Io di tutta risposta " Grenger per piacere mi fa male la testa e tu sei l'ultima persona con cui voglio parlare!"
Mi faceva male trattarli così ma dovevo altrimenti avrei causato solo più dolore a me stessa.
Prima di andare mi rivolsi a Potter "Per tua informazione, Malfoy non nasconde uno scheletro nell'armadio e non ha un bigliettino sotto al cuscino con scritto SONO UN MANGIAMORTE!"

Mi guardarono basiti.
Quando volevo sapevo essere molto stronza, peccato che però lo facevo con le persone sbagliate.
Ron intervenne "La vicinanza con Malfoy ti ha fatto proprio male"
Non lo risposi,lo guardai semplicemente dall'alto verso il basso e andai via.

Sentii in lontananza le parole di Hermione "Deve essere successo sicuramente qualcosa"

Ed era vero.
Era successo di tutto. Avevo litigato con Draco, avevo fatto l'amore con lui e poi mi aveva distrutto il cuore.
Ma loro non dovevano saperlo, non potevano.

Ero consapevole che non avrei dovuto affezionarmi a lui, che non dovevo legarmi così, ma pensavo che fosse diverso.
Non lo so perché ci avevo creduto così tanto.
In fondo io e Draco non siamo mai stati un noi ma io sentivo che c'era qualcosa, che eravamo qualcosa.
Non c'era alcuna categoria, nessuna etichetta, nessuna definizione da attribuirci.
Eravamo ciò che eravamo.
È vero non eravamo una coppia ma non eravamo neanche un niente. Eravamo qualcosa che solo io e lui potevamo comprendere.

Durante la cena in Sala Grande mi misi distante da Malfoy.
Tra me e lui ci separavano Blaise, Pansy e Theodore.
Dovevo stargli lontano.
Ogni tanto alzavo lo sguardo e incrociavo quello di Harry, Ron ed Hermione, seduti al tavolo di fronte.
Quanto li avrei voluti vicino a me. Ma era meglio allontanarmi anche da loro.

Tornata in sala comune Pansy, seduta già sul divano, si rivolse a me e mi chiese " dove stai andando Chatlotte?"
La guardai in modo distratto e dissi " in camera!"

Lei di tutta risposta "Dai Charlotte resta un po' con noi, tu e Draco non volete raccontarci come avete trascorso le vacanze?"
Questa sua domanda e il suo ghigno successivo mi fecero sbottare.
Che interessava a lei di come io e Malfoy avessimo passato il Natale? Voleva spettegolare con tutti gli altri?
Ma io non gli diedi modo.
La guardai con aria di sufficienza e le risposi "Magnificamente" abbozzando un finto sorriso.

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