I love you

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Quella mattina sapevo che sarebbe stata una giornata difficile.
Come potevo mai guardare negli occhi Draco dopo il sogno fatto la notte precedente?!
Sapevo che, se anche per sbaglio avessi incrociato il suo sguardo, avrei immaginato le scene sognate. Avrei immaginato Draco sopra di me mentre mi baciava e ansimava.
No!
Dovevo controllarmi in qualche modo!

Così decisi di essere sfuggente e soprattutto di impegnare l'intera giornata con qualcosa da fare.

"Charlotte, tutto bene? Sei strana!" Mi domandò Malfoy neanche a metà mattinata!

Era evidente che il mio piano non stava funzionando!

" Si sì tutto bene, anzi vado a farmi una passeggiata in giardino" mi apprestai a rispondere

"Posso venire con te?" Mi chiese gentilmente.

Draco sembrava rilassato, tranquillo, era totalmente diverso rispetto a quando stava ad Hogwarts.
Forse mia madre aveva ragione, Draco aveva bisogno di staccare un attimo, di allontanarsi dalla scuola e forse anche da casa sua!

"No preferisco stare un po' da sola" lo bloccai immediatamente.
L'ultima cosa che volevo era passare del tempo con lui dopo averlo sognato nel mio letto.

Nel pomeriggio andai in salone.
Era una bella giornata, il sole entrava dalle vetrate enormi che circondavano la stanza.
Sedute sul divano a prendere un the c'erano mia madre e Narcissa. Draco non so dove fosse e non mi interessava.
Mi avvicinai al pianoforte che era posizionato al centro della sala.
Iniziai ad accarezzarlo.
Quanto mi era mancato.
Amavo suonare il piano e da piccola prendevo lezioni quasi ogni giorno ma poi con l'inizio della scuola quella mia passione andò pian piano scemando.
Mi sedetti e iniziai a toccare i tasti bianchi e neri del piano.
Chiusi gli occhi e incominciai a suonare.
Non suonavo da molto e mi sentivo un po' arrugginita ma le mie mani correvano veloci su quella tastiera, come se non fosse passato troppo tempo dall'ultima volta.

Ad un certo punto sentii una mano sulla mia spalla.
Mi girai e trovai Draco dietro di me.

"Sei sempre stata bravissima Charlotte"

Io accennai un piccolo sorriso e continuai a suonare.

Draco, invece, si sedette di fianco a me.

"Ti ricordi quando da piccoli suonavamo insieme?" Mi chiese divertito

"Eri tu che ogni volta volevi suonare con me, per di più senza saperlo fare"

"Non è vero, ero un grande musicista"

"No eri solo invidioso di me e della mia bravura" gli risposi

Draco mi guardò, appoggiò le mani sulla tastiera e iniziò a "suonare".
Mentre suonava, per così dire, aveva il volto girato verso di me.
Io invece guardavo attentamente le sue mani affusolate sui tasti. Quelle stesse mani che, nel mio sogno, la sera prima mi avevano sfiorato, toccato, procurato piacere.

Iniziammo a suonare insieme.

"Non ero invidioso di te"

"Ah no? Non essere bugiardo Malfoy"

"Credimi, non lo ero affatto. Più che invidioso ero geloso!"

"Della mia bravura?" Gli domandai un po' sorpresa

"No. Ero geloso del fatto che gli altri potessero mirare e ammirare il tuo talento, la tua bellezza e quanto fossi splendida.
Perciò ogni volta venivo a disturbarti.
Volevo essere l'unico e il solo.
Avrei voluto che solo io potessi vedere quanto fossi meravigliosa, brillante, straordinaria e sorprendente.
Gli altri non potevano innamorarsi di te perché già l'avevo fatto io"

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