Credo in te

400 10 0
                                    

La mattina seguente non mi alzai dal letto.
Non avevo voglia di vedere Draco.
Lui poteva non c'entrarci direttamente con l'attacco alla famiglia Weasley ma indirettamente la sua famiglia si.
Lucius da Azkaban avrebbe potuto architettare qualsiasi cosa e Bellatrix era proprio lì a sfidarli.

La mia giornata fu letto/doccia.
Non so quante docce mi feci. Volevo togliermi l'odore di Malfoy da dosso.
Sfregavo ogni parte del mio corpo per non sentire più le mani di Draco che la sera prima mi avevano toccato ovunque.
I miei pensieri, però, andavano sempre lì e il suo odore lo sentivo ancora, purtroppo.

Dopo pranzo bussarono alla mia porta.
"Charlotte, cara, sono Narcissa come stai? Non sei scesa per pranzo e mi sono preoccupata"

"Signora Malfoy mi scusi ma non mi sento tanto, preferirei rimanere un altro po a letto"

"Vuoi che ti prepari qualcosa? Una tisana? Un the? Vuoi che entri per misurarti la febbre?"
La mamma di Draco era così premurosa anche con me e mi sentivo quasi in colpa a mentirle ma di certo non potevo dirle che il mio malessere dipendeva dal figlio.

"Non si preoccupi, davvero. Magari più tardi scendo a mangiare qualcosa" le risposi.

"Va bene. Per qualsiasi cosa non esitare a chiamarmi, sono qui se ti serve qualcosa, qualunque cosa."

"Grazie"

Il pomeriggio lo passai a leggere. Avevo tanti libri nella mia stanza ma ero solita leggere quasi sempre gli stessi: storie d'amore impossibili con un lieto fine commuovente.
Se avessi potuto restare dentro i miei libri sarebbe stato sicuramente meglio.
Sognavo anche io di avere un amore così e speravo un giorno di poterlo trovare.

Mentre ero assorta nella lettura, d'improvviso si materializzò nella mia camera il mio elfo domestico Thingol.
"Signorina mi perdoni..."
Thingol aveva in mano un vassoio con del cibo e mi guardava un po' preoccupato.
E faceva bene dato che nessuno gli aveva ordinato di piombare così nella mia stanza.

"Chi ti ha detto di entrare in camera mia?" Urlai adirata

"Mi scusi signorina, ma il signorino Malfoy..."

Non gli feci finire la frase che subito sbottai "cosa c'entra il signorino Malfoy? È lui il tuo padrone? No quindi devi obbedire a me e nessuno ti ha ordinato di materializzarti qui!"

L'elfo mi guardava mortificato "il signorino Malfoy era preoccupato..."

"Bhe digli di non preoccuparsi per me. Ora vattene. Non voglio vederti e portati anche questo cibo" gli rimproverai

"Le chiedo scusa, io non volevo disobbedirla. Sono mortificato"

Mi resi conto che avevo esagerato.
Avevo aggredito il mio elfo solo perché ero arrabbiata e nervosa con Draco.

"Non preoccuparti Thingol, anzi scusami. Lascia pure il vassoio, lo riporterò io dopo in cucina. Grazie"

L'elfo accennò un sorriso e scomparve.

Mangiai qualcosa, si era fatta ora di cena e avevo bisogno di mettere un po' di cibo nello stomaco.
Verso le 22 decisi di uscire dalla mia stanza. Era tardi, era improbabile che avrei incrociato Malfoy o Narcissa.
Mi sbagliavo.
Appena aprii la porta della mia stanza, Draco aprii la sua.
La aprii nel l'esatto momento in cui la aprii io, come se sapesse che io stessi uscendo, come se mi stesse spiando.

"Come stai Charlotte, mamma mi ha detto che non ti sentivi bene..."

"Ti importa?"

"Non farlo, Charlotte!"

O forse sei tu?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora