Ruoli

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<<Avete combattuto con valore, ma invano! Io non desidero questo: ogni goccia di sangue magico versata è un terribile spreco. Pertanto ordino alle mie forze di ritirarsi. In loro assenza disponete dei vostri morti con dignità>>

Queste parole rimbombavano nelle nostre menti.
Entravano dentro di noi in modo pungente e terrificante.
Dilaniavano i nostri pensieri e ci rendevano così impotenti e frastornati da accettare il nostro destino.
I morti intorno a noi erano numerosi.
Io vagavo per il castello, volevo rendermi utile ma la verità è che non servivo a nulla.
Cosa avevo fatto io durante questa battaglia?
Nulla di particolare.
Disarmare qualche mangiamorte faceva di me un'eroina?
No, ovviamente.

Ero stata utile ma non essenziale.
Ed era esattamente così che mi sentivo.
Ma in fondo come potevo aiutare gli altri se non avevo idea di come aiutare me stessa?

Camminavo per i corridoi e non sapevo neanche io se ero alla ricerca di mia madre, di Harry, Ron o Hermione. Se speravo di incontrare Luna o Pansy. Se mi auguravo di vedere ancora il viso di Blaise e Theodore.
Vedevo sangue, detriti, vestiti, macerie ovunque.
Ma non trovavo il coraggio di entrare in Sala Grande.
Avevo paura li di trovare tutti loro, sdraiati sul pavimento privi di vita.
Avevo paura di averli persi per sempre.
Avevo paura di vedere il corpo di Draco rigido, immobile e freddo lì tra gli altri.
Non avevo il coraggio di affrontare la realtà.

"Charlotte"
Mi sentii chiamare e il mio corpo ebbe una palpitazione.
Ma non era quella la voce che volevo sentire.
Poco più avanti di me c'era Oliver Wood.
A questa guerra avevano partecipato davvero tutti.
Aveva tra le braccia un corpo.
Da lontano non potevo capire chi fosse.
Non avevo la forza di avvicinarmi.
Oliver mi guardò e i suoi occhi si incontrarono con i miei.
Ero felice di vederlo.
Era sempre stato un ragazzo gentile, altruista e carino.
Era stato il mio primo bacio.
Gli volevo bene e forse mi sentii rincuorata quando mi sorrise.
Non era un sorriso sereno anzi, era un sorriso compassionevole, comprensivo, umano.
Era semplicemente sollevato di vedermi, come in fondo anche io.
Ma stringeva tra le braccia un cadavere e io non sapevo di chi.
Oliver aveva bisogno di me, dai suoi occhi scesero lentamente delle lacrime non appena il suo sguardo si posò sul piccolo corpo che teneva.
Mi avvicinai a fatica.

Il mio cuore si fermò quando vidi i capelli biondi e le labbra socchiuse di Collin.
Girai lo sguardo e stretta da una morsa al petto cercai di trattenere le lacrime senza riuscirci.

"È stato bravissimo. Ha lottato con determinazione e tenacia" Sussurrò Oliver.
Io non riuscì a parlare.
L'unica cosa che ero in grado di fare era singhiozzare.

"Ti prego non ce la faccio da solo" Mi supplicò prima di entrare in Sala Grande con il corpo del coraggioso Grifondoro.
Così entrati con lui.

Le gambe mi tremavano, il cuore batteva all'impazzata e il senso di impotenza e sofferenza prese il sopravvento.
Gli studenti si facevano forza a vicenda, sorseggiavano qualche intruglio preparato da Madama Chips e ponevano i corpi dei loro compagni con premura e rispetto.
Vidi Lupin e Tonks.
Lavanda.
Poi udii un pianto disperato.
George era tra le braccia di Molly e piangeva come non aveva mai fatto prima.
Mi mancò la terra sotto i piedi  così tanto da avvertire la sensazione di sprofondare nel baratro, un vuoto allo stomaco e l'ansia di aver perso per sempre una persona importante della mia vita.
Era così: Fred non c'era più e io mi sentii morire dentro.
Corsi da loro, da mia madre, da Ron e da Ginny.
Loro erano vivi ma questo non mi fece sentire meglio.
Faceva solo un po' meno male, ma era comunque un dolore troppo grande da sopportare.
Avevo sempre vissuto con la paura di perdere le persone a me care e questo continuava a succedere.
Il mio mondo si sgretolava sempre di più.

Mi gettai sul corpo ormai freddo di Fred.
Lui, però, aveva un'aria serena, tranquilla. Le sue labbra era leggermente distese come se prima di morire avesse fatto una battuta delle sue e avesse riso di cuore.
Questo pensiero mi fece sorride, ma era un sorriso amaro perché lacrimoni iniziarono a bagnare le mie guance.
Mi tirai su e vidi Harry e Hermione. Stavano bene e questo un po' mi rallegrò.
Il mio sguardo però continuava a vagare per la stanza.
Non lo trovavo, non riuscivo a trovare Draco.
Non vedevo i suoi capelli biondi o i suoi occhi ghiaccio tra le persone. Li avrei riconosciuti ovunque. Lui però non c'era.
Così mi accovacciai per terra e mi sedetti.
Mi sedetti per aspettarlo, perché lui me l'aveva promesso che sarebbe tornato.
Abbracciai le mie ginocchia fissando il vuoto e continuai ad aspettarlo.
Mi sentivo appesa ad un filo che rimaneva a galla a mala pena.
Poi arrivò la tempesta che spezzò via ogni cosa e mi fece crollare ancora di più.

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