DRACO
Sentii la mano di Charlotte afferrare la mia.
La sua presa non era salda, non mi stava trattenendo, mi stava quasi accompagnando.
Non appena mi vide vacillare dinnanzi alla richiesta di mia madre, lei stava venendo con me.
Lei aveva preso la mia mano per accompagnarmi, per non lasciarmi.
Narcissa, quindi, aveva ragione?
Bastava ingannare le persone per portarle dalla nostra parte?
Non potevo.
Io non ero quello che realmente Charlotte voleva o meritava.
E gle lo sputai in faccia, davanti a tutti, senza un minimo di risentimento.
Lei presto avrebbe trovato la persona giusta e quella persona non ero io.Lo sguardo di mia madre era troppo intenso e difficile da ignorare.
Non potevo farle questo.
Non potevo lasciarla.
Lei aveva solo me.
Charlotte, invece, era circondata da tanti amici e dalla madre.
Lei l'avrebbe capito.Dovevo tornare al mio posto, quello che mi era stato assegnato da quando ero nato. Quello che mio padre aveva deciso fosse il mio.
Così lentamente, con il cuore a pezzi, camminai verso Voldemort per raggiungere mia madre.
Solo da lì avrei potuto capire meglio la situazione e studiare la prossima mossa.
Non avrei mai permesso che fosse fatto del male a Charlotte, questa era fuori discussione.
Perché si, lei non era la mia ragazza, non la meritavo, ma restava sempre la mia persona preferita e nessuno mai avrebbe potuto toccarla.
Se Voldemort davvero aveva vinto la guerra, io ero l'unico a poter salvare Charlotte dalla sua testardaggine ma non volevo farlo ingannandola.
Lei doveva sapere la verità.
Ha solo diciotto anni. L'avrei distrutta, se non l'avevo già fatto. Dovevo troncare questa storia per il suo bene prima che fosse troppo tardi.Eravamo uno di fronte all'altro. Di nuovo.
Vedevo i suoi grandi occhi azzurri frantumarsi.
La mia sincerità l'aveva colpita in pieno. La sua espressione triste non accennava a cambiare. E questo mi distruggeva.
Non appena abbassai lo sguardo per non essere sopraffatto dal volto di Charlotte, vidi Potter alzarsi dalle braccia di Hagrid e fronteggiare Voldemort.
Accennai un breve sorrisetto mentre tutti gli altri studenti rimasero entusiasti e sbalorditi.
Harry non era morto.
Era lì che sfidava nuovamente il Signore Oscuro.
La guerra non era finita.Non so cosa mi prese in quel momento, forse la voglia di riscattare la mia dannata esistenza, forse il senso di protezione nei confronti di Chatlotte o semplicemente il desiderio di dimostrare che non ero marcio dentro, ma scattai verso Potter e gli lanciai la bacchetta.
Lui mi guardò spiazzato.
" Mi hai detto tu di farne buon uso". Replicai al suo sguardo.
Poi corsi dagli altri, da tutti i miei compagni di scuola. Corsi verso il lato opposto rispetto al quale ero sempre stato: quello del bene, del giusto!
Corsi da Charlotte.
Era arrivato il momento di riaccendere quella luce in me che alcuni avvenimenti avevano spento.
Era arrivato il momento di combattere per validi motivi e smetterla di nascondermi dietro fragili scuse.
Era arrivato il momento di custodire la mia anima per evitare che potesse essere strappata via dal mio corpo di nuovo.Arrivai da lei.
Non sapevo se potessi abbracciarla. In quel momento mi sembrava così fragile e delicata.
Mi avvicinai un po' di più.
Lei non mi respinse.
Forse il gesto fatto nei confronti di Potter le aveva fatto capire che non ero proprio una mela marcia, un caso perso irrecuperabile.
Forse aveva capito che mi ero allontanato da lei perché potessi ritornare solo più sicuro di me e di quello che volevo.
Le gettai le braccia intorno al collo.
Lei però non si mosse. Rimase immobile con le mani lungo i fianchi.
Ebbi la paura di aver perso per sempre la mia persona speciale."Nonostante tutto, ricordi?!" Le sussurrai all'orecchio.
Lei, però, mi guardava in silenzio."È il 2 maggio, il nostro giorno...il giorno del nonostante tutto" Continuai a fatica.
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O forse sei tu?
Romance" Io e Draco ci conoscevamo troppo bene, sapevamo i nostri punti deboli e un qualsiasi tipo di avvicinamento che andava oltre quell'apparente amicizia ci avrebbe distrutto. Ci saremmo distrutti e avremmo incasinato le nostre vite se solo uno dei due...