Via

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Parigi non era di certo la città migliore per ritrovarsi.
Era la città dell'amore, delle coppie felici, dei baci.
Ed io che stavo "soffrendo per amore" non ero nel posto giusto.
L'estate la passai per di più in casa.
La villa dei mie nonni mi offriva qualsiasi tipo di comfort ma il mio tempo lo trascorrevo principalmente nella mia stanza.
Mia madre, a modo suo cercava di starmi vicino.
Ogni giorno rientrava a casa con un regalo diverso. Vestiti, borse, scarpe, libri; andava per fino nei negozi babbani per comprarmi i vestiti di ultima tendenza della moda parigina.
Lo apprezzavo, ma non mi serviva questo.

Mio nonno ogni pomeriggio mi proponeva di suonare qualcosa al piano. Ogni tanto lo accontentavo ma erano di più le volte in cui trovavo una scusa per evitare qualsiasi tipo di conversazione.
Da piccola parlavamo spesso. Lui è sempre stato il padre che non ho mai avuto. Mi piaceva parlare con lui, ma ora mi metteva a disagio.
Lui voleva sapere come stavo ed io non volevo ferirlo. Non potevo dirgli che mi ero innamorata di un mangiamorte.
Mia nonna invece...bhe...lasciamo perdere!
Ogni volta che me la ritrovavo davanti mi proponeva di proseguire i miei studi qui a Parigi.
<< La Beauxbatons è la scuola perfetta per te, mia cara. Molte nipote delle mie amiche la frequentano. La maggior parte delle studentesse sono purosangue. Ti troverai benissimo.>>
Io ovviamente la ignoravo.

Di notte continuavo a sognarlo. Appena riuscivo a prendere sonno il volto di Draco mi appariva davanti.
Combattevo contro le paure che mi soffocavano  prima di addormentarmi.
Non sempre sognavo il suo ultimo sguardo, spesso mi capitava di sognare il Draco bambino, quello spensierato, quello sorridente ma non appena mi avvicinavo a quella figura, lui andava via.
Ritornava all'improvviso quell'adulto che sulla torre di astronomia puntava la sua bacchetta contro Silente.
Spesso confondevo il sogno con la realtà; spesso quell'immagine di Draco era così forte e intensa che mi faceva svegliare di soprassalto.
Ogni maledetta notte continuavo a sognarlo.
E per quanto ci provassi non riuscivo, neanche nei sogni, a cambiare ciò che era successo.
Anche di notte lui continuava ad andare via da me.

———————————

"A tua nonna farebbe piacere se ogni tanto cenassi con noi" Mi rimproverò mia madre una volta piombata nella mia stanza!

"Preferisco cenare in camera così non mi distraggo dallo studio" Le risposi

"Non fai altro che studiare..."

"Senza lo studio non potrei essere la migliore studentessa di Hogwarts!" La interruppi

"Charlotte che ti succede? Sono preoccupata" Gli occhi di mia madre mi fissavano e mi mettevano a disagio.
Lei voleva aiutarmi, lo so, ma non poteva. Nessuno poteva riuscirci.

"...é per Draco, vero?"

Non la risposi.
Non sapevo cosa dire.
Ero immobile davanti a lei.
Mia madre si avvicinò e mi abbraccio fortissimo, come non aveva mai fatto.

"Lo so...ti capisco...io..."

Avrei voluto risponderle che lei non poteva capire quello che provavo. Che lei non poteva immaginare minimamente cosa pensavo, cosa sognavo la notte e quanto dolore c'era nel mio cuore.
Ma mi limitai a dirle "Grazie"

"Settimana prossima ci sarà il matrimonio di Billy e Fleur, avevo pensato che potremmo andare qualche giorno prima così tu potrai stare un po' con i tuoi amici. Ti farà bene"

"Va bene mamma"

Quella stessa sera decisi di cenare con i miei nonni e mia madre.
Indossai qualcosa di carino ma comodo e scesi in sala da pranzo.
Furono sorpresi per la mia presenza, ma furono anche tanto contenti!

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