Punizione

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Dovevo delle scuse ad Harry, Ron ed Hermione.
Mi ero comportata malissimo nei loro confronti. Li avevo respinti e allontanati quando loro, invece, cercavano solo di aiutarmi.
E mi mancavano.
Mi mancava stare con loro, mi mancava perfino studiare con la Granger, dover sopportare le litigate di Ron ed Hermione a causa di Lavanda e mi mancava parlare con Harry.
Loro c'erano sempre stati: anche quando ero diventata una serpeverde sfacciata, arrogante, antipatica e fastidiosa, non mi avevano voltato le spalle anzi.
Loro si preoccupavano per me, si sono sempre preoccupati.
Mi volevano bene e io ero stata proprio una stronza!

Così una mattina andai a cercarli.
Non era difficile trovarli perché o girovagavano per il castello o erano da Hagrid o semplicemente si stavano cacciando in qualche casino.
Quella volta fui fortunata: erano appena uscita dalla Sala Grande.

"Granger fossi in te studierei molto bene il capitolo 10 sono sicura che Piton interrogherà su quegli argomenti"
Avevo sbirciato gli appunti del Professore un oretta prima. Mi serviva una scusa per iniziare una conversazione con Hermione.
Lo so che sarebbe stato più facile e giusto scusarsi per il mio comportamento, ma le scuse non mi appartenevano.
Per fortuna questo loro lo sapevano.

"Ah Weasley ho detto a Lavanda che eri a lezione di pozioni, se fossi in te non mi farei vedere da quelle parti. Ho notato che i suoi baci ti infastidiscono ultimamente"

"Ah e quanto a te Potter usa la bacchetta per stirarti le camice della divisa e butta quel libro rotto, di seconda mano, che ti porti dietro dall'inizio dell'anno. Mi sembri un barbone!"

Mi guardarono straniti.
Feci un passo in avanti, mi girai e con fare altezzoso dissi: "Vi volete muovere, su andiamo"

"Dove?" Chiese Ron sconcertato

"Abbiamo lezione" Aggiunse Hermione

"Dai Granger smettila di fare la secchiona e seguitemi"

Li portai non lontano dalla casa di Hagrid, Hogwarts ha dei territori sconfinati e davvero bellissimi.
Durante le giornate di primavera era piacevole godersi un po' di sole e mirare il panorama.
Il lago mi rilassava, i fiori appena sbocciati mi mettevano allegria e le montagne intorno a noi mi davano un senso di grande libertà.
Volevo condividere tutto questo con i miei amici.

Arrivammo nel posto scelto da me.
Agitai la bacchetta e tra il prato fiorito apparve un grande telo e diversi dolciumi da mangiare.
Ci sedemmo li sopra e iniziammo ad ammirare il paesaggio.
L'avremmo visto un milioni di volte ma sembrava sempre come se fosse la prima volta tanta la bellezza che ci circondava.

"È meraviglioso" esclamò Harry

"Ne avevamo bisogno" aggiunse Ron

Passammo metà della mattinata a ridere, scherzare, a parlare e soprattutto a mangiare!
Non ci fu bisogno di scusarsi, con loro non ce ne era mai stato bisogno.
Loro sapevano perfettamente quanto ci tenessi alla nostra amicizia, così non fecero domande e non misero in mezzo argomenti per me scomodi.
Fui io ad un tratto a chiedere una cosa.

"Harry credi realmente che Draco sia un mangiamorte?"

Lui mi guardò. Non aveva il coraggio di parlare.

"Voglio la verità Harry, puoi dirmelo!"

"Non lo so Charlotte ma ho paura che nascondi qualcosa"

Il mio sguardo cambiò letteralmente, Hermione mi abbracciò subito e mi sussurro "risolveremo tutto, tranquilla!"

Quanto avrei voluto credere a quelle parole, anche in minima parte, ma sapevo che non avremmo mai potuto cambiare o risolvere una cosa così.

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