Futuro

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DRACO
La mattina mi svegliai accanto a lei.
La stringevo forte tra le mie braccia, come se da un momento all'altro lei potesse andare via da me.
Dormiva tranquilla.
Aveva un viso perfetto, i lineamenti rilassati e i capelli sciolti lungo le spalle.
Amavo svegliarmi prima di lei solo per poterla mirare in silenzio.
Quanto avrei voluto che il tempo si potesse fermare e lasciarmi esattamente in questa posizione: io accanto a lei e lei stretta al mio petto.

Dopo qualche minuto iniziò a svegliarsi lentamente.
Piano piano aprii i suoi occhioni azzurri che si incrociarono subito con i miei.
Appena mi vide sorrise.
E lì il mio cuore esplose di gioia.
Ero finalmente felice.

"Buongiorno Malfoy!" Mi sussurrò poggiando la testa nell'incavo del mio collo.
Amavo quando faceva così.
Quando si faceva piccola piccola e mi avvolgeva le braccia intorno al collo.

"Buongiorno Charli." Le diedi poi un delicato bacio sulla bocca.

"È la mattina di Natale." Esclamò tirandosi su dal letto.
Era contenta come una bambina piccola.
Diceva di odiare il Natale, ma in fondo io sapevo che lo amava proprio come ogni persona gentile e altruista.
E Charlotte era così, la persona più buona mai conosciuta.
Dietro quella sua aria da stronza menefreghista si nascondeva un animo nobile e cortese.

"Ci staranno aspettando per la colazione!" Disse infilandosi le prime cose recuperate in giro.

"Vado sotto la doccia!"

"Mmm" Le risposi ancora assonnato.

"E tu vieni con me!" Mi ordinò ridendo.
Ovviamente non me lo feci dire due volte.
E dopo una doccia durata un po' troppo e una veloce sistemata scendemmo in sala da pranzo.

La colazione era già servita da un pezzo. Il tavolo era pieno di cibo dolce e salato e ad attenderci c'erano tutti i suoi amici, che piano piano stavano diventando anche i miei!
Ron non ci aveva assolutamente aspettato, stava divorando ogni pietanza da almeno un quarto d'ora.
Hermione lo rimproverava e Harry se la rideva.
Erano buffi quei tre.
Ci accomodammo anche io Charlotte e dopo qualche sorrisetto complice iniziammo a mangiare qualcosa.
La colazione, però, venne interrotta dall'arrivo di Amelie.

"Vi ho portato i regali ragazzi." Annunciò euforica.
Così distribuii ad ognuno di noi un pacchetto.
Lo scartammo curiosi.
Era strano vedere intorno a me tutto quell'affetto, quella serenità e quell'armonia.
In quella stanza c'erano persone tanto diverse ma così legate che quasi sembravano essere un unica entità.
Presi Charlotte e la portai in disparte.
Era arrivato il momento del mio regalo di Natale.

"Ho una cosa per te." Ridacchiai un po' imbarazzato nascondendo le mani dietro la schiena.
Lei mi guardò con circospezione.

"Hai un regalo per me, Malfoy?"

"Mmm diciamo di sì!" Le allungai una teca con all interno una rosa rossa.
Mentre la prese notai che al dito indossava l'anello che mia madre le aveva regalato qualche natale fa.
L'aveva rimesso.
L'anello della famiglia Malfoy lo custodiva lei.
Non potevo esserne più felice.
Sapevo che sarebbe diventata presto la Signora Malfoy e il sol pensiero mi fece infuocare le guancie e farmi battere il cuore all' impazzata.

"Perché una rosa? Non devi farti perdonare nulla stavolta!" Ridacchiò.

"Questa non è una semplice rosa. È una rosa magica." Le spiegai.

"Magica?" Domandò confusa.

"Ogni volta che sarai triste un petalo cadrà ma io sono qui per prometterti che farò di tutto per farla rimanere esattamente così.Voglio che tu sia la donna più felice del mondo!"

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