Non ho mai saputo spiegare il rapporto mio e di Draco. Non ci sono mai riuscita in 15 anni e ora mi sembrava quasi impossibile poter cercare una qualche definizione che facesse al caso nostro.
Non eravamo amici, non lo eravamo più; non eravamo amanti, non eravamo innamorati, l'amore ti rende felice e noi non lo eravamo.
Non eravamo più niente.
Eravamo diventati due perfetti sconosciuti che però si conoscevano meglio di chiunque altro.Quando ero piccola era certa di una cosa: io e Malfoy avremmo potuto "odiarci" per giorni, sfidarci per settimane ma rimanevamo sempre legati l'uno all'altra. Questa era l'unica certezza di quel rapporto folle, quasi assurdo che avevamo.
Ora, però, le mie certezze erano crollate.
Erano rimaste solo le sfide, i giochi, era rimasto solo il dispiacere di non aver fatto abbastanza e di non aver mantenuto la promessa di rimanere sempre insieme nonostante tutto.
Quel "nonostante tutto", che io ignoravo e non comprendevo, ci aveva allontanato, ci aveva reso degli estranei.Non sapevo più nulla di lui, vedevo solo il suo sguardo perso ogni volta che incrociava il mio.
Ogni giorno cercavo di lavorare su me stessa, di andare avanti e faceva molto male: sentivo molto dolore.
Lui invece sembrava che non soffrisse, o meglio sembrava che quel malessere che si portava dentro non dipendesse da me. Lui soffriva per qualcos'altro, qualcosa di più importante, di più preoccupante.
Pensavo fosse la prigionia del padre, credevo fosse la preoccupazione della madre sola a Villa Malfoy e invece Draco continuava a rimandare il suo dolore, continuava a ferire me e tutti gli altri senza un reale motivo.Forse fino a quel momento avevo vissuto nell'illusione che Draco potesse essere realmente diverso.
Sotto quei suoi ghigni pensavo si nascondesse un ragazzo buono, gentile che aveva solo tanta paura di non essere all'altezza del mondo, delle persone che lo circondavano, del padre!
Fingevo di arrabbiarmi con lui ogni volta che prendeva in giro i miei amici, fingevo perché sapevo in cuor mio che lui fosse diverso.
Non lo avevo mai ammesso ma mi ero sempre immaginata una vita con lui.
Avevo immaginato più volte di svegliarmi con lui la mattina di Natale eccitata come mia madre per i regali che avremmo dato ai nostri figli.
Avevo immaginato di giocare con lui con la neve, di costringerlo a provare quello slittino babbano di cui Hermione mi parlava.
Avevo pensato mille volte a cosa potessi provare mentre lo vedevo dormire nel lettino dei nostri figli dopo averli confortati per un brutto sogno.
Immaginavo la nostra casa, le nostre chiacchiere e anche i nostri screzi.
Immaginavo di passare una vita con lui.
Le mie erano rimaste solo belle illusioni però.Ci eravamo mostrati vulnerabili durante le vacanze di natale ma questo non era bastato.
Draco mi aveva spezzato il cuore, e lo odiavo perché lo amavo ancora.
Ero arrabbiata con lui perché pensavo che i suoi occhi non sapessero mentire e che non mi avrebbe mai deluso. Io mi fidavo di lui e sapere, invece, che era esattamente come tutti gli altri lo vedevano, faceva male.
Volevo smettere a tutti i costi di amarlo ma non ci riuscivo, così iniziai ad essere io più arida, fredda, indifferente e imperturbabile.Allontanai tutti. Non parlavo quasi più con nessuno. Mi distaccai da Pansy e mi separai bruscamente da Harry, Ron ed Hermione, loro non avrebbero capito. Malfoy, per loro, era sempre stato un patetico ragazzino viziato, per me, invece, era il mio posto sicuro.
Iniziai ad essere arrogante, saccente, sfacciata e insopportabile sia a lezione che durante le altre attività.
Il mio atteggiamento mi faceva capire perfettamente perché fossi stata smistata in Serpeverde. Ero diventata enormemente fastidiosa.Le lezioni di volo mi erano sempre piaciute. Sentire il vento in faccia mentre ero sulla scopa mi dava un senso di libertà assoluta.
Ora odiavo anche quelle. Volare con gli altri studenti mi infastidiva. Dover parlare con loro, confrontarmi e magari aiutarli mi annoiava. Avrei preferito stare sola, ma non potevo soprattutto quando quelle lezioni erano essenziali per ottenere i punti per la coppa delle case.
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O forse sei tu?
Romance" Io e Draco ci conoscevamo troppo bene, sapevamo i nostri punti deboli e un qualsiasi tipo di avvicinamento che andava oltre quell'apparente amicizia ci avrebbe distrutto. Ci saremmo distrutti e avremmo incasinato le nostre vite se solo uno dei due...