Mela verde

416 10 0
                                    

La prima lezione del mio sesto anno fu quella di pozioni con il prof Lumacorno.
Arrivai in ritardo, come sempre, ma per fortuna questa volta Ron e Harry furono più ritardatari di me.
Appena entrai in aula mi presentai, mi scusai e subito andai vicino a Hermione e Pansy.

"Bene ragazzi, ho preparato delle misture stamattina, qualcuno ha idea di cosa potrebbe trattarsi?" Ci chiese Lumacorno mentre apriva quei grandi pentolini davanti a noi.
Hermione alzò subito la mano e io non le diedi il tempo neanche di aprire la bocca che intervenni (anche quest'anno la sfida con la Grenger per chi fosse l'allieva migliore era iniziata)
" Nel primo calderone c'è il siero della verità, nel secondo la pozione polisucco e infine nel terzo il filtro d'amore più potente del mondo: l'amortentia."
"Molto bene signorina Leroy ( non ve l'avevo mai detto prima ma questo è il mio cognome)"

"Dovrebbe avere un odore diverso per ognuno di noi secondo ciò che ci attrae."
Respirai per un attimo con gli occhi chiusi e poi aggiunsi " Io ad esempio sento l'odore di baguette appena sfornate, mela verde e rose rosse."
Riaprii gli occhi, Draco alzo la testa e si girò verso di me. Lo guardai per un attimo e abbassai subito lo sguardo. Le mie guance si erano arrossate.

"Bene Sig. Malfoy la vedo interessata,lei cosa sente?!" Gli chiese Lumacorno.
Lui si avvicinò a calderone, chiuse gli occhi e fece un respiro profondo.
"Nulla, non sento nulla". Rispose guardandomi dritto negli occhi.

Non sentire nulla era impossibile.

La lezione si rivelò più complessa del previsto. Più che complessa, la definirei paradossale. Io e la Grenger battute, nella preparazione di una pozione, da Potter! Cosa ci può essere di più assurdo?!

I giorni passavano veloci tra una lezione e l'altra.
Io e Draco in quei giorni non parlammo, neanche per sbaglio scambiammo due parole, non ci guardavamo più.
Eravamo due estranei.

Durante il weekend eravamo soliti andare ad Hogsmad, dal terzo anno non serviva neanche più l'autorizzazione dei nostri genitori.
Anche quel pomeriggio ero lì con gli altri studenti.
Dopo aver fatto qualche giro per i negozi, entrai dai Tre Manici di scopa e subito incontrai Harry, Ron e Hermione.
"Avevate intenzione di ingozzarvi di burro birra senza aspettarmi?" Dissi divertita.
Loro mi sorrisero. Harry trovò un tavolo libero.
Prima di sedermi incrocia il lo sguardo di Draco che si apprestava ad uscire dal locale.
Hermione appena vide il mio volto cambiare improvvisamente, spostò la sedia e disse " Siediti accanto a me, dai".
Loro iniziarono a parlare, Ron ed Hermione si punzecchiavano e commentavano i baci tra Ginny e Dean.
Io invece ero assorta nei miei pensieri. Ero preoccupata per Draco: non parlavamo più, lui era sempre più distante e c'era qualcosa che lo terrorizzava profondamente ma non riuscivo a capire cosa.
È vero l'anno prima io avevo preso le distanze da lui, ero arrivata perfino a disprezzarlo per il suo comportamento ma gli volevo ancora tanto bene. Volevo aiutarlo in qualche modo, volevo stargli vicino e capire cosa gli passasse per la mente. Avevo bisogno di lui e forse lui di me.
E il fatto di essere diventati perfetti sconosciuti mi logorava.
I miei pensieri però furono interrotti dall'arrivo del professore Lumacorno "Harry, caro, che piacere vederti. Sotto Natale sono solito organizzare una piccola festicciola con gli studenti più meritevoli, mi farebbe piacere se ti unissi a noi. E ovviamente l'invito è esteso anche alla signorina Leroy e alla signorina Grenger."
"È un onore" Rispondemmo in coro io ed Hermione.

Pieni di burro birra ci incamminammo verso il castello.
Hermione era divertita, abbracciava me, Harry e Ron. Rideva, scherzava, ci prendeva sotto braccio.
"Manteniamo le distanze, per favore. Una serpeverde che abbraccia dei grigondoro potrebbe essere compromettente" Dissi, allontanandomi divertita.
Io più facevo la sostenuta, più cercavo di allontanarmi da loro, più dicevo cose dispregiative, più loro si divertivano e mi abbracciavano. Quei tre avevano la capicità di non farmi mai sentire sola.
Con loro era difficile fare la "dura" o avere il classico atteggiamento da "Serpeverde".

O forse sei tu?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora