Bambini

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"Mi sei sempre piaciuta con le mie magliette del Quiddicht!" Mi disse Draco, dopo essersi concesso uno sguardo languido e fugace verso la mia direzione.
Sorrisi imbarazzata.
Spesso mi capitava di indossare le sue magliette e quelle del Quiddicht erano le mie preferite. Erano più larghe, comode e a me, che non avevo due metri di coscia, mi coprivano perfettamente le forme.
Anche quella mattina ne indossavo una. L'avevo presa in "prestito" la sera prima dal suo armadio.
Mi piaceva tenerla addosso. Sapeva di lui.
Mi era mancato il suo profumo.

"Andiamo a fare colazione? Ho una fame..." Farfugliavo mentre mi guardavo allo specchio per cercare di fare uno chignon più o meno decente con quelle quattro forcine che mi erano rimaste.

"Stai meglio così..." Arrivò Malfoy a scompigliarmi i capelli e a ridere di gusto.

"Dracooo" Lo rimproverai dopo che ero stata circa una mezz'ora a domare i miei capelli, quella mattina, ingestibili.

Era strano da spiegare, ma a parte la parentesi della notte, io e Draco sembravamo essere tornati quei due bambini di cui vi ho tanto parlato. Litigavamo, giocavamo, scherzavamo e ci prendevamo in giro come sempre. Forse anche più di prima.

Così gli andai incontro e lo abbracciai. Lui non si tirò indietro, anzi ricambiò stringendomi ancora più forte a se. Aveva capito quello che stavo provando e forse anche lui sentiva qualcosa del genere.

Scendemmo le lunghe scalinate che portavano alla sala da pranzo.

"Draco dobbiamo fare un sacco di cose prima che inizi la scuola.." Blateravo, saltellando giù per le scale.
Mancavano due giorni al 1 settembre e io non ero ancora andata a Diagon Alley per prendere tutto il materiale che serviva.
Dopo la fine della guerra, la prof McGranitt, nuova preside di Hogwarts, d'accordo con il Primo Ministro della magia, aveva concesso a noi studenti dell'ultimo anno di poter recuperare l'anno passato.
La guerra era stata atroce e noi avevamo bisogno di vivere la spensieratezza dell'ultimo anno scolastico come qualsiasi adolescente.
Ovviamente io non me lo feci dire due volte.
Anche Hermione aveva deciso di tornare e aveva convinto sia Harry che Ron. Lo ammetto quella ragazza aveva una grande arte oratoria!
Anche Luna sarebbe rientrata e anche Pansy e Blaise avrebbero recuperato l'anno.
C'eravamo tutti, o quasi.

"Io non verrò quest'anno ad Hogwarts. La scuola per me si è conclusa due anni fa." Ammise Draco a denti stretti.

"Eh?! Ma che stai dicendo?!"

"Quello che hai sentito". Ruggì per poi allontanarsi bruscamente da me.

Già era seduto a tavola quando lo raggiunsi.
"Draco..." Feci un respiro profondo per non dare di matto.
"Possiamo avere ogni tanto una conversazione da persone mature? Sai come fanno tutti? Di solito si parla, ci si confronta, si ascolta l'opinione altrui..." Sbraitai.

"Ti ascolto..." Mi disse impassibile mentre addentava un biscotto e sorseggiava del the.

"Bene...credo che sia importante per noi, per te tornare a scuola e viverci quest'ultimo anno, come avremmo dovuto fare.."

"Hai detto bene: come avremmo dovuto fare! Non l'abbiamo fatto, quindi è inutile. Io non torno"

"Per la barba di Merlino! Odio la tua testardaggine...mai una volta che mi stai a sentire. Mai una volta che mi dici si Charlotte hai ragione! Mai una dannata volta che provi a metterti nei miei panni..."
Dissi sedendomi su una sedia poco lontana da lui.

"Parli così perché per te è facile. Torni ad Hogwarts e tutti ti amano. Torni come se non fosse cambiato nulla rispetto a due anni fa. I tuoi amici sono gli stessi, la tua media è impeccabile, sempre perfetta...per te non è cambiato nulla." Mi rispose senza neanche guardarmi in faccia.

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