14 - MAGIA OSCURA

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15 dicembre 1975

Caro Moony,
se quello che mi dici è vero, sarei stato ben felice di condividere la stanza con te, per ascoltare la stessa roba e coalizzarci contro i nostri nemici alias compagni di stanza con gusti musicali di merda. Ci pensi? Io e te compagni di stanza?
Non ho mai sentito parlare dei Creedence, sai? Mi dovrai presentare tutta questa musica.
E riguardo al disco, te lo restituirò non appena lo rivorrai. Puoi fidarti, sono un uomo di parola, io.
Come sono stati questi giorni? Eri alla partita, ieri?
Tuo, Padfoot

Remus lesse la lettera quella mattina, poi la mise in un cassetto, assieme a tutte le altre. Ormai erano numerose, gli piaceva collezionarle e rileggerle quando si sentiva solo.

Quella mattina, in Sala Grande, riuscì finalmente a interfacciarsi con le ragazze.

"Remus!" lo salutò Lily.

"Hey, Evans." la salutò James con fare ironico, per farle notare che non aveva incluso lui nel suo saluto.

La ragazza, ovviamente, lo ignorò.
"Come stai? Ti sei ripreso?" chiese a Remus, sembrando ancora un tantino preoccupata.

"Lily, ho bisogno di parlarti." sputò subito Remus.

"Certo, dimmi. Ci allontaniamo o..."

"No, tranquilla. Va bene. Voglio solo sapere com'è andata l'altra notte."

"Oh." la ragazza si ammutolì per un seconeo. "Non ricordi nulla?"

"Ricordo... fino a un certo punto. Quando Mulciber ed Avery mi hanno minacciato con la bacchetta, è arrivata Pandora, e poi è arrivato-"

"Sì, Regulus Black." disse, subito, Lily.

"Che cosa?!" Peter e James erano sbalorditi.

"Sì, ehm... lunga storia." spiegò Lily.

"Ho come la sensazione che mi abbia salvato il culo." continuò Remus. "Ho qualche rimasuglio di ricordo sfocato."

James e Peter avevano ancora gli occhi sgranati per la sorpresa.

"Allora?" continuò Remus verso Lily. "Poi cos'è successo? Perché da lì in poi non ricordo proprio più niente."

"Beh... sì, in effetti, sei stato abbastanza un vegetale da lì in poi." Lily ridacchiò. "Ti hanno portato in bagno, io vi ho raggiunti poco dopo. È stato strano anche per me trovarmi in quella situazione dove tu eri a terra ed eri assistito da Regulus Black e Dora." Ridacchiò un po'. Poi, con aria mortificata, ammise: "Hai vomitato un po' di volte."

"Cazzo." Remus sospirò. "E poi?"

"Ti hanno portato sul letto di Regulus. Lui e suo fratello."

"Sirius Black?" domandò Peter, curioso e ancora scioccato, imitando gli occhi sgranati di James.

"Sì." rispose Lily, quasi con naturalezza, come se fosse ovvio. "Ti hanno portato sul suo letto e ti hanno fatto bere qualcosa, non so cosa fosse, ma almeno, da quel momento in poi, non hai più vomitato."

Remus ascoltava la ragazza parlare, profondamente disgustato da se stesso.

Avrebbe dovuto ringraziarli? In realtà, solo il pensiero di dover spontaneamente rivolgere parola ai Black gli faceva rivoltare lo stomaco.

"A quel punto, io, Marlene e Dorcas ti abbiamo riportato al dormitorio.".

Remus non parlò. Semplicemente, continuò a fissare il vuoto, incapace di guardare in faccia la sua amica per il disgusto che provava verso se stesso.

Solo dopo una ventina di secondi, riuscì a rispondere, ancora non distogliendo lo sguardo dal muro:

"Oh. Va bene. Va bene; grazie, Lily." Remus sospirò. "Scusami. Credo che chiuderò con l'alcol per un po'."

LETTERE ANONIME ~ Sirius Black & Remus LupinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora