La stanza di Sirius era diversa da quella di Remus. Era fredda ed erano in due. Lui e suo fratello, il quale, nell'ultimo periodo, sembrava davvero stargli col fiato sul collo.
E fu così anche appena Sirius tornò dalla festa. Era molto tardi, cercò di fare piano per non svegliare suo fratello.
Inutile anche solo pensarlo poiché, appena Sirius fu pronto per la notte e si mise a letto, Regulus parlò.
"Lupin, quindi".
A Sirius venne un colpo al cuore. Sentire quel nome uscire dalla bocca di suo fratello all'improvviso, nel bel mezzo della notte.
"Sei sveglio" Sirius constatò.
"Cosa ci fai con lui?"
Sirius, quella sera, aveva agito in modo sconsiderato. Si era fatto vedere con quei Grifondoro, soprattutto con Remus, fregandosene di chi avrebbe potuto vederlo. Non aveva pensato a suo fratello. In realtà avrebbe potuto, ma aveva deliberatamente scelto di non pensarci.
Poco prima aveva fatto a James quei discorsi sul mettere in pericolo Remus, per poi badare solamente ai suoi interessi. Anzi, non aveva badato neanche a quelli.
Ora praticamente tutti quelli che erano alla festa lo avevano visto così tremendamente a suo agio con quella gente, e aveva paura, ora che era tornato forse poco più lucido, che la voce si sarebbe sparsa in fretta.
Pensò poi, cercando di tranquillizzare se stesso, che la gente avrebbe avuto di meglio da fare che pensare e parlare di lui, considerando che tra circa un mese ci sarebbero stati gli esami di fine anno. Sperò con tutto il cuore di avere ragione.
"L'ho conosciuto, abbiamo chiacchierato" Sirius cercò di disinnescare la bomba che suo fratello sembrava voler fare esplodere.
"Tanto da andare fino al suo dormitorio?"
"Ho dovuto aiutarlo a soccorrere dei suoi amici ubriachi"
"Potter"
Questa volta, anziché continuare a rispondere a spada tratta come aveva fatto fino a questo momento, sospirò. "Mi chiedo perché continuo a risponderti, se tutto ciò che fai è accusarmi".
"Non ti sto accusando"
"No?"
"A dire la verità sono venuto a quella festa perché ero curioso. Volevo vedere la ragazza".
"Non c'è nessuna ragazza"
"Non mentirmi, Sirius"
"Tu non usare questo tono accusatorio con me. Sei più piccolo di me di più di un anno"
"Un anno e un mese"
"È comunque più di un anno"
"Comunque ti ho visto felice, oggi. Per la vittoria dei Grifondoro".
"Felice? Reg, sai che non m'importa del Quidditch. Ma ti soste-"
"Non è questo" Regulus lo interruppe.
Sirius rimase per un po' in silenzio, non sapendo a cosa suo fratello volesse arrivare. Solo dopo circa un minuto di attesa, Sirius si lamentò. "E allora cosa?"
Regulus lasciò passare altri secondi prima di rispondere. "Niente. Buonanotte".
E poi lo si poté sentire rigirarsi nel suo piumone. E si poté sentire Sirius sbuffare, e girarsi dall'altro lato.
Non riuscì a chiudere occhio subito, però, quella notte. Rimuginò abbastanza. Pensò a cosa avrebbe dovuto fare. Il suo più grande desiderio era quello di stare con Remus, parlargli ogni volta che poteva senza nessuno che interferisse. Voleva la pace. Voleva normalità. Lo voleva così tanto che decise che, forse, non gli importava del resto.
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LETTERE ANONIME ~ Sirius Black & Remus Lupin
FanfictionSirius Black è stato smistato in Serpeverde, Remus Lupin in Grifondoro. Tra la rivalità delle due case e i due fronti della guerra, Moony e Padfoot comunicano attraverso due pseudonimi e mille lettere, senza sapere il vero volto l'uno dell'altro. Un...