12 - LA FESTA SERPEVERDE

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Alla fine, sebbene con un po' di riluttanza da parte di James, i ragazzi sgattaiolarono a coppie fuori dai dormitori Grifondoro per recarsi nei sotterranei.

Prima andarono Lily e Mary, successivamente James e Peter, infine Remus e Marlene.

Quest'ultima, nell'ultimo periodo, era particolarmente silenziosa e sulle sue.

Non che, in genere, fosse la persona più estroversa del mondo, ma Remus notò che qualcosa non andava.

In quel momento, la guardava impegnarsi tanto per camminare piano, con estrema concentrazione, affinché non venissero visti.

Era truccata con della matita nera dentro l'occhio, e il mascara, coperti parzialmente dalla sua frangia bionda. Marlene era davvero bella, Remus l'aveva sempre pensato.

Intanto si stavano muovendo in fretta, erano quasi nei sotterranei.

"Hey, tutto bene?" tentò Remus, in un lieve sussurro.

Marlene ne sembrò sorpresa, e finalmente lo guardò. "Cosa? Sì. Sì, tutto bene."

Remus sorrise leggermente.

Non ci fu tempo per altre domande: erano arrivati.

"Hissy" pronunciò la ragazza, ed entrarono.

Una volta dentro, la musica era assordante. Ad accoglierli furono Lily e Pandora.

"Finalmente!" esclamò la prima, "Siete stati lenti!"

Pandora semplicemente sorrideva.

"Potevano scoprirci!" si giustificò Marlene.

Poco più lontani e ancora poco integrati, James e Peter si guardavano intorno.

Il suono ovattato delle loro risate si intrecciava con la musica soft-elettronica che riempiva una Sala Comune in cui Remus non era mai stato.

Luci soffuse, atmosfera oscura.

In un angolo, si trovava un tavolo carico di varietà di alcolici magici: pozioni brillanti che cambiavano colore ad ogni sorso, fiale di liquore. La bevanda più ambita, notò Remus, doveva essere uno strano elisir argentato.

Non era una delle situazioni in cui Remus si sentiva molto a suo agio, prima di tutto perché era una festa, e poi, insomma... era una festa nella Sala Comune di Serpeverde.

Probabilmente fu per quel motivo che decise di assaggiare la bevanda argentata, non curante di cosa contenesse precisamente.

Tolse il tappo dalla bottiglia e ci fu un leggero sfrigolio, e poi un profumo intenso di fragola e vaniglia.

L'elisir, proprio come per magia, sembrò fare effetto immediatamente.

Iniziò a guardarsi intorno nel vero senso della parola: girava su se stesso e guardava.

La Sala Comune di Serpeverde era uno spazio ampio e sontuoso.
Le pareti erano rivestite di tappezzeria verde smeraldo. Almeno, a Remus il colore sembrava quello, nonostante le luci mobili e fioche e l'effetto di quella strana bevanda.

Bevanda che, tra l'altro, era straordinariamente buona. Remus ne fece un altro abbondante sorso.

C'erano diversi dipinti, con personaggi vivi e non. La libreria, ma in generale tutti i mobili, erano di legno scuro, e conferivano all'ambiente un'atmosfera regale e austera.

Tappeti spessi e morbidi, sempre di colori scuri, coprivano il pavimento in pietra. Erano quel tipo di tappeti che assorbono il rumore dei passi quando ci si cammina, notò il ragazzo.

A parte quello, Remus non poté osservare molto altro: le persone si muovevano o molto velocemente, a ritmo di quella musica, o molto lentamente.

Fece un terzo sorso.

LETTERE ANONIME ~ Sirius Black & Remus LupinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora