Angel's pov.
Ryan mi guarda incuriosito e poi si solleva sulle proprie ginocchia.
"Ci vediamo in giro Angel". Và via cercando di sembrare schivo ma spesso si volta indietro a guardarmi nel mentre.
"Ti piace, vero?" Cassidy mi dà una pacca sulla coscia ridacchiando mentre divento rossa come un peperone alla sua affermazione.
"Chi? Quello?" Rispondo incerta cercando di sembrare sicura di me.
Sento il dito di Cassy nella pancia e un furbo sorriso si fa strada sul suo viso dai lineamenti messicani.
"Cassy!" Inizia a farmi il solletico facendomi rumorosamente spostare dalla panchina al pavimento.
"Dai dillo, e dai ammettilo e dai!" Continua mentre ride fino alle lacrime ed io con lei mentre tento inutilmente di fermarla.
"E va bene, sì! Dannazione, mi piace, come potrebbe non piacermi!" Urlo fra le risate notando che tutti i piloti, i militari e i miei professori si sono voltati a guardarci.
Come volevasi dimostrare, anche lui ha sentito, e si è chiaramente messo a ridere insieme al suo collega con gli occhiali da sole.
Non ha sentito il suo nome ma ha capito perfettamente che parlavamo di lui.
"Ecco, grazie Cassidy". Dico alla ragazza dandole una botta sul braccio, e finisce per mettermi il broncio.
Ma subito dopo si rimette a ridere sotto i miei occhi infuriati.
"Smettila Cassy!" Le dico nuovamente.
"Dai, ho contribuito a rompere il ghiaccio". Mormora ammiccante.
"Se non ti fosse chiaro, si era già rotto da un pezzo il ghiaccio con quel tipo, ma con te c'è stato il disgelo più totale". Ribatto borbottando.
"È il primo giorno che lo vedo e ho già fatto la figura dell'imbecille". Aggiungo incrociando le braccia al petto.
"Andiamo a farci un giro, così smetteremo di avere tutti gli occhi addosso". Le dico strattonandola per un braccio fuori dall'entrata principale.
Mi segue lasciandosi trasportare senza indugio e tenendo sempre un mezzo sorriso sul volto.
Sbuffo e continuo a trascinarla finché non giungiamo ai piedi di un monumento dell'aviazione all'esterno sotto cui ci sono varie panchine di legno.
"Stiamo qui". Le dico sospirando profondamente.
Il tempo di scostare la frangia dalla mia fronte e sbattere le palpebre che Cassy comincia a ridere di nuovo rumorosamente sbattendo il palmo della mano sulla mia gamba.
Mi volto e vedo Ryan che sta arrivando con un sorriso da ebete stampato in faccia, e comprendo che era questo il motivo delle risate di Cassidy.
"Che diavolo vuole adesso" mi volto frettolosamente a guardarlo arrivare: "basta Cassidy ti scongiuro" le ripeto dandole un pizzicotto sul braccio.
"Ahi!" Urla fra le risate per poi strofinarsi il punto indolenzito.
"Ciao Angel, ci si rivede". Esordisce beffardo Ryan posizionandosi davanti a noi.
"Già, da quanto tempo". Aggiungo sarcastica sbuffando per l'atteggiamento infantile di Cassy e per quello da buffone di Ryan.
"Mi chiedevo". Comincia a parlare.
"Ti andrebbe di fare un giretto qui intorno?" Domanda, e guarda Cassidy subito dopo facendo segno con la testa di andare via.
"Uh uh, volete stare soli soletti". Aggiunge con un tono euforico misto a malizioso.
"Beh, non c'è che da chiedere". Aggiunge sollevandosi.
Spalanco gli occhi e l'afferro dal bordo della gonna nera della nostra uniforme.
"Cassidy non permetterti". Bisbiglio, e lei in tutta risposta ridacchia.
"Dai, non ti mangio mica". Aggiunge Ryan che nel frattempo ha sentito ogni cosa.
Sollevo gli occhi al cielo.
"Va bene, a dopo Cassy". Dico lanciando fuori un sospiro rassegnato, abbandonando le braccia sul legno della panchina in cui mi trovo.
Cassidy và quindi via, e Ryan sorride, stavolta senza fare quel ghigno da sbruffone.
Porge la mano in avanti.
"Forza, andiamo". Aggiunge.
Lo guardo ironicamente, faccio che prendere la sua mano ma subito dopo mi liscio i capelli.
Ryan mi guarda perplesso inizialmente e subito dopo scoppia a ridere.
"Ben mi sta". Dice, visto che prima aveva baciato la sua mano invece che la mia quando si é presentato.
"Andiamo". Dice mettendo un braccio attorno alle mie spalle, e divento immediatamente incandescente.
"Allora, ti dà fastidio che un ragazzo così grande rispetto a te ti si avvicini così tanto?" Domanda voltandosi a guardarmi.
"Niente affatto in realtà". Aggiungo.
Dopotutto sono sopra l'età del consenso e poi, come potrebbe infastidirmi avere la sua bella faccia intorno?
Sorride.
"Potrebbe essere un problema per l'aviazione, non vedrebbero di buon occhio vederci così vicini". Aggiunge tornando poco serio.
"Ti conosco da sole ore eppure siamo già da soli qui fuori a parlare come se ci conoscessimo da una vita". Dice, ed io abbasso lo sguardo sorridendo.
"Ciao Maverick". Dice una donna dinanzi a noi, uscita da una delle strutture.
È bionda, vestita elegantemente e beh, anche bellissima.
"Maverick è il mio nome di battaglia. Comunque ciao Natalie". Aggiunge chiarendo la situazione a me e poi salutando lei.
"Non fare ritardo alla riunione e" dice fermandosi un attimo per poi continuare: "pensa alle donne mature". Aggiunge con una punta di cattiveria nei miei confronti.
È affar suo quello che sceglie qualcuno per la sua vita forse?
"È invidiosa Angel". Risponde Ryan una volta che la donna è andata via.
"Tu sei bellissima". Dice, ed a quel punto divampano le fiamme dell'inferno sul mio viso.Nessuno me lo aveva mai detto.
Non riesco a dirgli grazie che sento il mio professore chiamare me e tutti gli altri per raggiungere il portaerei.
Sorrido e mi allontano da lui velocemente per raggiungerli.
Mi guarda andare via dispiaciuto mentre fa segno con la mano.
Spero di stare ancora con lui.
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B O H E M I A N R H A P S O D Y
ChickLitRyan James- uomo, aviatore, intelligente, di bell'aspetto- Angel Boyle- sedicenne che cerca di farsi strada continuando a perdersi ogni dannata volta- niente é quello che sembra, e tutto può ribaltarsi all'improvviso/ una parte dal libro: lo afferro...